Becca France 2312 m
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Fino all’ultimo siamo indecisi su dove passare questo fine settimana, per altro vorremmo evitare la follia Pasquetta!
Leggo un report di un anello all’asciutto in Valle d’Aosta, la cosa ci sembra ottima, abbinandolo a una ciaspolata il giorno successivo. Così detto/fatto. Prenotiamo un B&B per sabato sera e si va…
La classica partenza per la Becca France sarebbe Bellun ma noi vorremmo allungarla un poco per cui guardando la cartina vediamo che poco sopra Sarre, frazione Fochat o Belair (i cartelli sono vicini per cui…), parte il sentiero per Bellun. Lasciata l’auto, percorriamo pochi metri su asfalto dopo di che imbocchiamo un bel sentiero che in poco più di un’ora ci porta a Bellun.
Passiamo davanti alla chiesetta e poco oltre svoltiamo a sx ed entriamo nel bosco. Il sentiero sempre ben evidente e ben segnalato sale con tratti anche piuttosto ripidi.
Poco dopo i 2100 m, i segni cessano, la traccia si sdoppia e, per salire in cima direttamente, bisogna tenersi a dx. La traccia prosegue sul filo di cresta. Così facendo, si possono vedere benissimo i resti dell’enorme frana che nel 1654 distrusse il villaggio di Thora.
Ultimo ripido strappo e siamo in cima. Da qui vediamo la prosecuzione del giro e quello che vediamo sembra tutt’altro che asciutto. Ma, confidiamo in quanto ho letto! Proseguiamo quindi sulla facile cresta dove, a parte un paio di punti dove siamo costretti a entrare nella neve, la restante è tutta evitabile. Dopo una breve discesa risaliamo ad un cucuzzulo poco più alto della cima dove è stata messa una piccola santella. Da qui è chiaro che l’anello non sarà all’asciutto, mannaggia a chi ha scritto il report ci diciamo…
A questo punto l’obiettivo è quello di raggiungere la sterrata di collegamento degli alpeggi che dalla cima ci sembrava, almeno lungo i bordi, abbastanza asciutta. La cosa però non è così semplice. La neve tiene poco. Fortunatamente il passaggio di due torrentelli parzialmente coperti non ci crea problemi e tra un’imprecazione e l’altra raggiungiamo la sterrata. Man mano che scendiamo la neve diminuisce e finalmente all’asciutto raggiungiamo l’alpeggio di Morgnoz, dove facciamo sosta pranzo e il punto della situazione. Volendo fare l’anello che avevamo in mente, dovremmo, anche se ancora per poco, tornare nella neve ma, poichè non dobbiamo per forza tornare a Bellun, decidiamo di continuare su questo lato della valle e scendere direttamente a Sarre.
Proseguiamo quindi lungo il sentiero che scende alla sterrata per Thouraz. Raggiuntolo, percorriamo un breve tratto di asfalto, fino al tornante, dove ritroviamo il sentiero che ripidamente scende a Caillod. Altro breve tratto di asfalto e ancora ripidamente scendiamo alla frazione Rovine di Sarre. Passiamo in mezzo alle case fino a incrociare una strada, al di là della quale vediamo un sentiero che entra nel boschetto e che pensiamo possa portarci direttamente al posteggio. Lo seguiamo e tempo pochi minuti siamo all’auto.
Bell’anello, consigliato. Consigliata anche la partenza da Sarre, entrambi i sentieri, quello per Bellun e quello da Thouraz sono molto belli, anche se il secondo un po’ meno comodo!
Riletto il report incriminato, mi accorgo che c’è scritto che il percorso era totalmente privo di neve fino alla cima e, non avendo trovato tracce sulla cresta e oltre, presumo sia sceso dalla stessa parte!
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