Anello al Mont Fallère 3061


Publiziert von rochi , 7. September 2020 um 08:30.

Region: Welt » Italien » Aostatal
Tour Datum: 6 September 2020
Wandern Schwierigkeit: T3+ - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 7:45
Aufstieg: 1350 m
Abstieg: 1350 m

Forse ultima gita della stagione sui tremila valdostani, quella di oggi è stata la più bella: ambiente strepitoso e severo, meteo perfetto, percorso non banale e da parte mia, sebbene lontana dai soliti standard, una condizione psico fisica quantomeno accettabile.
Lascio l'auto al comodo parcheggio dell'Hotel Notre Maison di Vetan Superiore e risalgo una prima rampa dietro indicazioni del Rifugio du Fallère.
Presto mi trovo a camminare su ampi pascoli pianeggianti, sino ad intercettare un largo sentiero che velocemente traversa verso est. Dopo un'inversione di marcia, prendo a salire un crestone boschivo ove sono già visibili le splendide sculture in legno che caratterizzano questo luogo.
Uscito in ambiente aperto, continuo a salire deciso il crestone ed intercetto la ponderale al rifugio. Finita la fatica, cammino ora un chilometro e mezzo in ambiente bucolico abbellito da altre sculture e dal panorama che si fa sempre più ampio.
Giunto al rifugio in un'ora e mezza, mi concedo una pausa e riparto alla volta di un alpeggio in fondo al valle, raggiunto il quale risalgo di traverso un costone e sbuco in un pianoro .
Sempre su sentiero evidente e segnalato, attraverso il pianoro per deviare poco dopo a destra ed attaccare la salita vera e propria al monte. In questo punto si tratta di superare un ampio costone ove la traccia compie ben trentatre ravvicinati tornanti, neanche il tempo di un'AveMaria tra uno e l'altro.
Poco tempo per respirare in cima al costone, comincio ad arrancare con pendenze da ginocchia in gola sulla cresta sud ovest del Fallère. Il primo tratto è solo fatica, più in alto, il sentiero è sdrucciolevole e, in un caso, facilitato da catene e pioli metallici.
La salita all'edificio sommitale richiede infine un po' di attenzione e abbondante uso delle mani.
Dopo tre ore e mezzo abbondanti dalla partenza, eccomi finalmente alla bella Madonnina di vetta!
Verso sud il panorama è top: le valli di Cogne, Savaranche e Grisanche sono proprio davanti, sovrastate dalle loro, tavolta giganti cime, con la Grivola già imbiancata nelle vesti di superstar. Chiudo gli occhi, entro in mood "qualche milione di anni fa" e immagino questi profondi solchi vallivi percorsi da infinite colate glaciali che scivolano a valle.
Poi torno in me, mi giro a trecentosessanta gradi e, un po' deluso, constato che il Bianco e il rosa sono coperti dalle nuvole. 
Emozionante però, vedere laggiù, il bacino di Place Moulin in Valpelline, teatro di una gita solo bellezza dell'anno scorso con mia moglie.
Decido a questo punto di compiere un giro ad anello ma per far questo dovrò prima affrontare la cresta ovest del monte: si tratta di due o trecento metri di saliscendi sul versante sud estramemte esposti su terreno cedevole. Il tratto è fortunatamente tutto assicurato da buone catene e con la dovuta calma, mantenendo la faccia a monte per non guardare giù passo, esibendomi peraltro in alcuni passi di disarrampicata valutabili sul secondo grado.
Alla fine della cresta, le difficoltà sono finite, scendo ora nel cuore della parete sud agevolato da buon sentiero solo un pò infido nella parte alta. poi infiniti e monotoni tornanti a giungere al fornale sottostante dove intercetto la ponderale che mi conduce dapprima ad un alpeggio e quindi, ancora per sentiero discendente all'alpe Loè.
Dall'alpe, un tratturo mi riporta sulla ponderale che comodamente torna a Vetan, dove riesco a perdermi e sono quindi costretto ad un ulteriore, non gradito, attraversamento di prati per ritrovare l'auto che mi attende da quasi otto ore.
L'anello può ovviamente essere compiuto al contrario, tuttavia consiglio il senso di marcia che ho compiuto io. Salire dal mio versante di discesa è infatti, oltre che molto lungo, a tratti particolarmente noioso e demotivante.
Sviluppo: 16 km circa; SE: 29.5 km circa.

Tourengänger: rochi


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Kommentare (1)


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GAQA hat gesagt:
Gesendet am 8. September 2020 um 07:11
Ciao Rochi. Felice per te che sei riuscito nel raggiungere un altro dei 3000 valdostani.
Un saluto.
Alessandro.


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