Il Dito 763 m - Cima Comer 1279 m - Monte Denervo 1459 e Palina 1143 m
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Percorriamo la Bassa Via del Garda fino al bivio per la salita all’Eremo. Un percorso che probabilmente non è più molto frequentato ma che è ancora in buono stato. Un cavetto aiuta nei tratti più ripidi e un poco più esposti. Sbuchiamo così sotto l’Eremo e sotto gli occhi sbalorditi di una coppia che non sapeva dell’esistenza di quel sentiero. Ci fermiamo a chiacchierare scoprendo di essere vicini di casa in Trentino…combinazioni!
Continuiamo lungo il sentiero attrezzato che risale un ripido canale. Al suo termine, notiamo l’indicazione per il Dito che è il cocuzzolo che si vede dal Pulpito (punto panoramico al termine del canale).
Sempre con l’aiuto di un cavetto scendiamo ai piedi del Dito che risaliamo in pochi minuti. Bel panorama e vista sull’Eremo che abbiamo lasciato appena in tempo, ora la sotto è arrivata una banda di scalmanati che sta facendo un baccano incredibile, anche la coppia sembra se ne sia andata!
Saliamo ora alla Cima Comer, individuiamo l’uscita del sentiero del Luf, indicato solo su un sasso.
Arriviamo quindi alla Comer, breve sosta. Breve discesa e quindi risalita alla Cima Denervo, dove qualcuno impietosito dall’anonimità di questa cima sull’omettone nascosto tra gli alberi ha messo una piccola crocetta di rametti.
Scendiamo alla malga Denervo e quindi proseguiamo per il P.so Fobia. Attenzione ai segni che si perdono un po’ nella vegetazione. L’evidente traccia, non segnata, probabilmente va bene lo stesso, perché l’abbiamo incrociata poco dopo seguendo il sentiero ufficiale.
Il sentiero per P.so Fobia è piuttosto rovinato. Giunti alla sterrata, svoltiamo a sx, passiamo davanti ad una casa un po’ particolare, un grosso orso di peluche ci accoglie sulla staccionata e seduto a un tavolino c’è un pupazzo di Babbo Natale !?!?! Nessuno in giro!
Saliamo ancora un poco e raggiungiamo il traverso che con un qualche saliscendi arriva a P.so Lovere. Giunti al P.so svoltiamo a dx su strada asfaltata prima e poco dopo sterrata fino al bivio dove sono indicati dei roccoli di caccia. Seguiamo la traccia fino in cima al Monte Palina, cima completamente boscosa, zero panorama. Scendiamo a muzzo sul versante opposto fino a raggiungere una sterrata. Ci ricongiungiamo quindi al sentiero per Ranzone.
Scendiamo quindi la valle del Frera, attraversiamo l’alveo dell’ex torrente e risaliamo a Ranzone.
Svoltiamo a sx e seguendo la strada asfaltata arriviamo al Rifugio degli Alpini (chiuso).
Riprendiamo ora il sentiero che velocemente ci porta al bivio per il sentiero del Luf.
Nella prima parte il sentiero è attrezzato e passa sotto le pareti della Comer, bel panorama sul lago di Garda e il Monte Baldo.
Entriamo quindi nel bosco, il sentiero è sempre piuttosto stretto, solo dopo il bivio per Gargnano si allarga e diventa più comodo.
Torniamo così a Muslone facendo un bellissimo otto!
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