Cima di Corte Lorenzo (1574 m)
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Previsioni nuvolose e voglia di toccare la roccia con mano ci fanno scegliere una destinazione nel vicino Ossolano, percorsa da Bruno alcuni anni prima. Oggi nel gruppo io (Federico), Simone, Martina e Bruno.
Parcheggiamo l’auto all’Alpe Ruspesso (950 m) lungo la strada prima della barriera. I posti disponibili non sono molti e dissestati, perciò la norma è lasciare l’auto lungo la strada. La prima tappa sarà Alpe Vercio (828 m), alla quale si giunge seguendo il sentiero W41a che percorre il versante nord-ovest del Monte Faiè. Perdiamo subito 100m di quota rispetto al parcheggio.
Giunti all’Alpe Vercio attraversiamo le baite e vediamo la chiesa in lontananza. Oggi purtroppo la tranquillità del luogo è interrotta dalle motoseghe di chi sta facendo manutenzione del bosco limitrofo. Teniamo la destra proseguendo sul sentiero W41a verso la Colma di Vercio. Il sentiero dapprima sale lungo il bosco spoglio, fino ad aprirsi in una splendida vista delle Val D’Ossola e delle montagne che la circondano sul lato occidentale.
Alla Colma di Vercio (1255 m) facciamo un breve sosta per rifocillarci e fare due risate. Imbocchiamo il sentiero alto sulla sinistra verso la Cima di Corte Lorenzo. Un cartello in legno (non immediatamente visibile) appeso ad un faggio avverte, a ragione, che il percorso è per esperti.
Seguiamo il sentiero a tratti ripido che nelle zone in ombra è ancora ricoperto da una discreta quantità di neve (anche 40cm). Sprovvisti di ramponi superiamo con attenzione questi tratti giungendo a Carbunisc (1475m). Qui il sentiero scende ripido su neve. Proviamo ad aggirarla dove possibile camminando sull’erba, che per quanto “robusta” resta ripida. Appena scesi alla selletta è presente un tratto attrezzato con catena per superare con sicurezza una placca.
Risaliamo e giungiamo al Sassarüt (1523m), dove si apre la vista sulla Cima Corte Lorenzo. Vediamo che il sentiero prosegue scendendo ed è totalmente ricoperto da neve. Qui Bruno decide di fermarsi, e alla vista della cresta a tratti esposta da superare, anche Simone opta per non proseguire. Non consci della copiosità della neve rimasta non abbiamo pensato di portare uno spezzone di corda.
Mentre cercavo di convincere Bruno e Simone a proseguire, Martina era già scesa e percorreva la cresta verso la destinazione. Io la seguo scendendo con attenzione le parti innevate. La prima parte della cresta è molto esposta verso nord-ovest. Tratti attrezzati con catene aiutano a scendere o salire dei canali più o meno innevati. A circa metà cresta vedo in lontananza che Simone ha deciso di seguirmi, perciò lo aspetto. Proseguiamo qualche decina di metri ma un tratto esposto e innevato fa desistere Simone. Proseguo solo io per raggiungere Martina, ormai quasi in vetta.
Terminata la cresta si risale una colma per poi ridiscenderla in un breve tratto di cresta non difficile, fino al traverso attrezzato ed esposto, superabile senza particolari problemi per la presenza di ottimi appoggi, sebbene non troppo comodi.
Il sentiero si fa ripido e raggiungo Martina sulla vetta della Cima Corte Lorenzo (1574 m). Foto di rito, pranzo veloce e scendiamo raggiungendo gli altri sul Sassarüt.
Tornati alla Colma di Vercio facciamo un’altra pausa e decidiamo di toccare il Monte Faiè (1352 m), quindi scendere verso l’Alpe Ruspesso percorrendo il tranquillo Sentiero Natura. Giunti all’Alpe Ruspesso ci dissetiamo con l’ottima acqua delle sue fonti e rientriamo nel varesotto.
Escursione divertente e adatta a chi piace toccare con mano la montagna per potere salire. Chi se la sente sappia che non è mai necessario usare le catene lungo tutto il tragitto. Nel caso si volesse accompagnare un escursionista alle prime armi o amico delle vertigini, imbrago e spezzone di corda sono consigliati.
Parcheggiamo l’auto all’Alpe Ruspesso (950 m) lungo la strada prima della barriera. I posti disponibili non sono molti e dissestati, perciò la norma è lasciare l’auto lungo la strada. La prima tappa sarà Alpe Vercio (828 m), alla quale si giunge seguendo il sentiero W41a che percorre il versante nord-ovest del Monte Faiè. Perdiamo subito 100m di quota rispetto al parcheggio.
Giunti all’Alpe Vercio attraversiamo le baite e vediamo la chiesa in lontananza. Oggi purtroppo la tranquillità del luogo è interrotta dalle motoseghe di chi sta facendo manutenzione del bosco limitrofo. Teniamo la destra proseguendo sul sentiero W41a verso la Colma di Vercio. Il sentiero dapprima sale lungo il bosco spoglio, fino ad aprirsi in una splendida vista delle Val D’Ossola e delle montagne che la circondano sul lato occidentale.
Alla Colma di Vercio (1255 m) facciamo un breve sosta per rifocillarci e fare due risate. Imbocchiamo il sentiero alto sulla sinistra verso la Cima di Corte Lorenzo. Un cartello in legno (non immediatamente visibile) appeso ad un faggio avverte, a ragione, che il percorso è per esperti.
Seguiamo il sentiero a tratti ripido che nelle zone in ombra è ancora ricoperto da una discreta quantità di neve (anche 40cm). Sprovvisti di ramponi superiamo con attenzione questi tratti giungendo a Carbunisc (1475m). Qui il sentiero scende ripido su neve. Proviamo ad aggirarla dove possibile camminando sull’erba, che per quanto “robusta” resta ripida. Appena scesi alla selletta è presente un tratto attrezzato con catena per superare con sicurezza una placca.
Risaliamo e giungiamo al Sassarüt (1523m), dove si apre la vista sulla Cima Corte Lorenzo. Vediamo che il sentiero prosegue scendendo ed è totalmente ricoperto da neve. Qui Bruno decide di fermarsi, e alla vista della cresta a tratti esposta da superare, anche Simone opta per non proseguire. Non consci della copiosità della neve rimasta non abbiamo pensato di portare uno spezzone di corda.
Mentre cercavo di convincere Bruno e Simone a proseguire, Martina era già scesa e percorreva la cresta verso la destinazione. Io la seguo scendendo con attenzione le parti innevate. La prima parte della cresta è molto esposta verso nord-ovest. Tratti attrezzati con catene aiutano a scendere o salire dei canali più o meno innevati. A circa metà cresta vedo in lontananza che Simone ha deciso di seguirmi, perciò lo aspetto. Proseguiamo qualche decina di metri ma un tratto esposto e innevato fa desistere Simone. Proseguo solo io per raggiungere Martina, ormai quasi in vetta.
Terminata la cresta si risale una colma per poi ridiscenderla in un breve tratto di cresta non difficile, fino al traverso attrezzato ed esposto, superabile senza particolari problemi per la presenza di ottimi appoggi, sebbene non troppo comodi.
Il sentiero si fa ripido e raggiungo Martina sulla vetta della Cima Corte Lorenzo (1574 m). Foto di rito, pranzo veloce e scendiamo raggiungendo gli altri sul Sassarüt.
Tornati alla Colma di Vercio facciamo un’altra pausa e decidiamo di toccare il Monte Faiè (1352 m), quindi scendere verso l’Alpe Ruspesso percorrendo il tranquillo Sentiero Natura. Giunti all’Alpe Ruspesso ci dissetiamo con l’ottima acqua delle sue fonti e rientriamo nel varesotto.
Escursione divertente e adatta a chi piace toccare con mano la montagna per potere salire. Chi se la sente sappia che non è mai necessario usare le catene lungo tutto il tragitto. Nel caso si volesse accompagnare un escursionista alle prime armi o amico delle vertigini, imbrago e spezzone di corda sono consigliati.
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