4 malnat e 4 don alla Cima Corte Lorenzo


Publiziert von imerio , 1. Juni 2021 um 18:39.

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum:27 Mai 2021
Wandern Schwierigkeit: T3+ - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 6:30
Aufstieg: 1100 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Ruspesso si raggiunge uscendo dalla A26 allo svincolo di Verbania, per poi seguire le indicazioni per la Val Grande (Miazzina, Rovegro Cossogno).

Titolo curioso di cui si comprenderà il significato leggendo i commenti…

Descrizione: La cresta della bassa Val Grande, su cui si sviluppa questo itinerario, è caratterizzata da una grande ricchezza di vegetazione; si parte dal Lago di Mergozzo,o da Ruspesso, ai confini del Parco nazionale della ValGrande, e si percorre la cresta sopra la cava di marmo di Candoglia fino alla Cima Corte Lorenzo, che anticipa i selvaggi Corni di Nibbio.

Commenti: era da qualche anno che volevo salire questa cima e finalmente oggi, insieme ai miei compagni, sono riuscito a concretizzare questo desiderio, in una giornata dal meteo ottimale.
Partiti di buon’ora da Ruspesso, abbiamo raggiunto subito dopo l’Alpe Ompio, per proseguire e salire sul Monte Faiè.
Da lì siamo scesi brevemente fino alla Colma di Vercio da dove, proseguendo diritti (a dx. si scende a Corte Buè e a sx. a Bracchio), abbiamo iniziato a percorrere la cresta, prima boscosa e poi rocciosa, che ci ha portati sulla Cima Corte Lorenzo.
Questo secondo tratto è quello indubbiamente più impegnativo dell’escursione (EEA), dove non bisogna soffrire di vertigini ed avere piede fermo, perché si percorrono alcuni tratti esposti, utilizzando a volte le catene per maggiore sicurezza (dalla Colma di Vercio alla Cima Corte Lorenzo ci vogliono circa 1 h 40’/2 h, anche se i cartelli indicano tempi maggiori: 3 h ?).
Devo dire però che le difficoltà che si incontrano sono abbastanza progressive e pertanto, se si ha un po’ di pratica di sentieri attrezzati, ben presto si acquisisce la confidenza con la roccia e con i passaggi esposti, procedendo quindi più sicuri.
Poco prima di raggiungere la cima, ci siamo accorti che dietro di noi stavano sopraggiungendo alcuni escursionisti (erano quattro) con i quali ci siamo poi ricongiunti in vetta.
Scambiati i consueti saluti e fatte quattro chiacchiere (loro erano partiti da Bracchio, sopra il Lago di Mergozzo), ho chiesto ad uno degli escursionisti di farci una foto, e lui si è rivolto ad un suo compagno dicendo “falla tu Luca la foto, che sei abituato a farle ai matrimoni”.
Mario a questo punto gli ha chiesto se fosse un fotografo professionista che lavorava anche ai matrimoni, ma lui con grande spontaneità gli ha risposto “mah!, veramente io i matrimoni li celebro, perché sono un sacerdote, così come i miei tre compagni”…
Chiarito “l’equivoco”, abbiamo ulteriormente fraternizzato con i quattro “don”, trascorrendo sulla cima ancora un po’ di tempo, dove sono rimasto colpito dall’amicizia e dall’ottimo legame esistente tra di loro e che ci ha in qualche modo coinvolti.
Ci è spiaciuto separarci da loro per intraprendere la strada del ritorno (poi comunque ci raggiungeranno perché erano anche ben allenati), che abbiamo affrontato con tranquillità visto ormai che conoscevamo le difficoltà da superare.
Raggiunta l’Alpe Pianezza verso le 12.30, ci siamo finalmente fermati, concedendoci una lunga sosta per mangiare e riposare, godendoci il panorama sulle montagne circostanti e sui laghi visibili (Maggiore, Orta, Mergozzo, Varese, Monatee Comabbio).
Ripresa l’escursione siamo nuovamente saliti al Faiè per poi tornare verso l’Alpe Ompio, dove abbiamo fatto una deviazione per giungere al belvedere (abbiamo visto le segnalazioni poco a monte del Rifugio Fantoli) ed arrivando infine all’auto.
Escursione svolta in un ambiente veramente spettacolare, sempre a cavallo tra la Val d’Ossola e la Val Grande, su sentiero sempre ottimamente segnalato, dove bisogna avere comunque sempre attenzione, soprattutto  nei punti più impegnativi (ci sono molti su e giù anche piuttosto ripidi) dove però sono posizionate robuste catene; oggi comunque le condizioni della montagna erano ottime, con roccia e sentieri asciutti ed assenza di vento; dislivello complessivo intorno ai 1100 m per 6,5 ore di cammino effettivo.
Oggi abbiamo avvistato due caprioli e 3 - 4 cinghiali che velocemente si sono eclissati nel bosco; sul fronte delle zecche tutto bene, io comunque mi sono cosparso gambe e braccia di olio canforato e spruzzato con spray repellente (meglio abbondare) e spesso ci ispezionavamo visivamente le braccia e le gambe, soprattutto quando sentivamo qualche prurito. Dieci giorni fa alcuni amici di Fabio, percorrendo il sentiero Ponte Casletto – Ponte Velina, sono tornati a casa con 3 - 4 zecche a testa…
Filmato di Giordano da non perdere, visibile su youtube cliccando su “Accetto”  https://www.youtube.com/watch?v=nWNhmEdatFU   

Tourengänger: imerio
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (3)


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Francesco hat gesagt:
Gesendet am 1. Juni 2021 um 21:13
Questa cima manca anche a me,è nei programmi da diversi anni,prima o poi,ci saliro.
Complimenti a tutti.
Ciao

imerio hat gesagt: RE:
Gesendet am 2. Juni 2021 um 21:03
Falla Francesco, è veramente un bell'itinerario, : merita! Ciao. Imerio.

Gesendet am 3. Juni 2021 um 20:40
concordo con Francesco, da fare!
Bravi


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