Chiusarella e Chiusarelletta
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Stasera il tempo a mia disposizione non è molto per cui decido di limitarmi a salire al Chiusarella anche se, strada facendo, mi viene l'idea di salire anche al vicino Chiusarelletta, devo esserci stato una ventina di anni fa e ne ho solo un vago ricordo. L'aggiunta non dovrebbe richiedere più di una ventina i minuti fra salire e scendere...dovrei farcela! Faccio il mio solito giro che mi permette di non correre sempre solo sulla Strada Militare, un po' monotona, per cui salgo di fianco al Roccolo, poi torno verso la Cascina Ravetta e da qui rggiungo il Ripetitore, scendo al Pian Valdes per poi correre sulla strada sterrata fino al "rifugio" da dove taglio sul versante orientale del Chiusarella, non sono ancora abbastanza in forma per salire di corsa come una volta, per cui mi limito a salire con un buon passo. Alla sella riprendo la corsa, aggiro la croce e raggiungo la vetta vera e propria. Un paio di foto e scendo per il ripido sentiero sul versante Nord Est, fino alla Strada Militare che qui è contornata da un muro che seguo per un centinaio di metri finchè posso salire verso il Chiusarelletta, ritrovo una labile traccia invasa da alberi e rovi, il fondo è di erba paglierina piuttosto scivolosa, salendo i rovi si diradano e raggiungo la cima, caratterizzata da alcuni massi affioranti, la vegetazione sta invadendo tutto, c'è solo una piccola schiarita sul versante meridionale da cui prendo una foto del Chiusarella che da qui ha un aspetto decisamente severo. Scendo sul versante meridionale, senza traccia abbassandomi rapidamente nella faggeta, raggiungo di nuovo la strada e riparto correndo seguendo la strada, poi taglio e mi abbasso per la costa che punta verso l'Alpe Ravetta, quella per intenderci che fino ad una trentina di anni fa veniva vandalizzata dai motociclisti, quasi al termine devio a destra e con un po' di saliscendi sono di nuovo a Pian Valdes. Per non ripercorrere i sentieri fatti all'andata prendo il "single track" che taglia il versante occidentale passando sotto il ripetitore, poi giù nella pineta che, come sempre, porta chiari segni di aratura da parte dei cinghiali, e ancora giù per un altro delle miriadi di sentieri del Chiusarella, breve tratto di Strada Militare e poi deviazione a sinistra per passare sotto i "Mirti" e raggiungere la chiesa di San Sebastiano a Bregazzana.
La vegetazione della sommità del Chiusarelletta è sempre stata leggermente differente rispetto a quella del Chiusarella ma, con il rimboschimento incipiente che lo caratterizza, presto questa diversità sarà solo un ricordo, speriamo che il Parco del Campo dei Fiori ne prenda atto e faccia qualcosa.
I sentieri del Chiusarella e della Martica sono veramente innumerevoli e, se non li si conosce, capita spesso non di perdersi ma di salire, senza volerlo, ogni volta per un percorso diverso. Ma, forse, oltre che per la vegetazione straordinaria e per il panorama, anche questo è uno degli "atout" di questo massiccio.
La vegetazione della sommità del Chiusarelletta è sempre stata leggermente differente rispetto a quella del Chiusarella ma, con il rimboschimento incipiente che lo caratterizza, presto questa diversità sarà solo un ricordo, speriamo che il Parco del Campo dei Fiori ne prenda atto e faccia qualcosa.
I sentieri del Chiusarella e della Martica sono veramente innumerevoli e, se non li si conosce, capita spesso non di perdersi ma di salire, senza volerlo, ogni volta per un percorso diverso. Ma, forse, oltre che per la vegetazione straordinaria e per il panorama, anche questo è uno degli "atout" di questo massiccio.
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