Spettro di Brocken al Chiusarella
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Abitando a Bregazzana, Martica e Chiusarella sono le montagne che visito più spesso.
Vi vado sovente di corsa ma mi piace anche salire dai sentieri meno battuti. Sono due montagne particolari, divise fra loro da una linea di faglia, cosicchè sono molto diverse: rocce calcaree e tufi sul Chiusarella, porfidi in Martica.
Nonostante l'abitudine ogni volta riesco a ricavarne un'esperienza differente: può essere l'incontro con gli animali, nel corso degli anni mi sono trovato spesso a vedere, anche da molto vicino, cinghiali, caprioli, volpi, tassi, martore, scoiattoli, picchi e poiane. Non parliamo poi dei tanti fiori che vivono nel sottobosco delle quote inferiori e nei prati magri delle zone più alte.
Domenica mattina sono uscito di casa alle 8,20 per la solita corsa fino alla cima dell Chiusarella. Solito percorso: strada militare, roccolo, Cascina Ravetta, ripetitore, Pian Valdes e poi su fino in cima, un itinerario che mi permette di aumentare un po' il dislivello aggiungendovi qualche salita e qualche discesa. Salendo ho fatto qualche foto al mare di nebbia che copriva la pianura, in cima mi guardo intorno, il panorama è sempre splendido, con il Monte Rosa che si staglia netto ad Ovest e le cime del Comasco, del Lecchese e della Svizzera a Est ed a Nord. A Sud una coltre di nebbia in rapido dissolvimento che copre la pianura.
Sotto di me ci sono delle nubi agitate dal vento da Nord. Il sole è ancora piuttosto basso sull'orizzonte, sembrano le condizioni ideali per la formazione di uno Spettro di Brocken...pochi minuti e la nebbia sospinta dal vento si alza fino ad essere illuminata dal sole. All'improvviso ecco apparire lo spettro: vedo la mia ombra proiettata sulle nubi e circondata da un'aureola multicolore: Il vento muove il vapore acqueo e lo spettro appare e scompare di continuo, a volte si allontana per poi avvicinarsi subitaneamente, anche le dimensioni variano di continuo.
Il vento ha ormai portato in alto tutta la nebbia che stagnava sul fondovalle e qui, riscaldata dal sole si è subito dissolta. Ho scattato qualche decina di fotografie, mi è sembrato che il tutto sia durato per almeno mezz'ora ed invece controllando bene i tempi mi accorgo che in meno di cinque minuti il fenomeno si è esaurito.
Faccio ancora qualche foto alle montagne intorno e poi scendo. Stanno arrivando decine di persone a piedi ed in MTB, peccato che ormai non ci sia da vedere che il panorama.
Lo Spettro di Brocken, o Gloria che dir si voglia, è sempre uno spettacolo tanto inatteso quanto emozionante.
Pur andando in montagna da cinquant'anni fino al 2013 non mi è mai capitato di vederlo poi, da quella prima volta sopra il Klausenpass con Anna e Monica, altre due volte salendo al Madone da Mergoscia e scendendo dalla Cima di Trosa, sempre con Monica.
Quello che si può dire è che ci vuole una buona dose di fortuna per vederlo: le condizioni in cui questo fenomeno ottico può manifestarsi sono abbastanza peculiari: sole basso sull'orizzonte, nebbia a bassa quota, il trovarsi su una cima o una cresta.
La particolarità è che se anche vi sono più persone ognuno vedrà solo la sua ombra aureolata, i pochi gradi di distanza che separano una persona dall'altra fanno si che ognuno abbia la sua aureola. Per condividerla bisogna proprio stare molto vicini.
Vi vado sovente di corsa ma mi piace anche salire dai sentieri meno battuti. Sono due montagne particolari, divise fra loro da una linea di faglia, cosicchè sono molto diverse: rocce calcaree e tufi sul Chiusarella, porfidi in Martica.
Nonostante l'abitudine ogni volta riesco a ricavarne un'esperienza differente: può essere l'incontro con gli animali, nel corso degli anni mi sono trovato spesso a vedere, anche da molto vicino, cinghiali, caprioli, volpi, tassi, martore, scoiattoli, picchi e poiane. Non parliamo poi dei tanti fiori che vivono nel sottobosco delle quote inferiori e nei prati magri delle zone più alte.
Domenica mattina sono uscito di casa alle 8,20 per la solita corsa fino alla cima dell Chiusarella. Solito percorso: strada militare, roccolo, Cascina Ravetta, ripetitore, Pian Valdes e poi su fino in cima, un itinerario che mi permette di aumentare un po' il dislivello aggiungendovi qualche salita e qualche discesa. Salendo ho fatto qualche foto al mare di nebbia che copriva la pianura, in cima mi guardo intorno, il panorama è sempre splendido, con il Monte Rosa che si staglia netto ad Ovest e le cime del Comasco, del Lecchese e della Svizzera a Est ed a Nord. A Sud una coltre di nebbia in rapido dissolvimento che copre la pianura.
Sotto di me ci sono delle nubi agitate dal vento da Nord. Il sole è ancora piuttosto basso sull'orizzonte, sembrano le condizioni ideali per la formazione di uno Spettro di Brocken...pochi minuti e la nebbia sospinta dal vento si alza fino ad essere illuminata dal sole. All'improvviso ecco apparire lo spettro: vedo la mia ombra proiettata sulle nubi e circondata da un'aureola multicolore: Il vento muove il vapore acqueo e lo spettro appare e scompare di continuo, a volte si allontana per poi avvicinarsi subitaneamente, anche le dimensioni variano di continuo.
Il vento ha ormai portato in alto tutta la nebbia che stagnava sul fondovalle e qui, riscaldata dal sole si è subito dissolta. Ho scattato qualche decina di fotografie, mi è sembrato che il tutto sia durato per almeno mezz'ora ed invece controllando bene i tempi mi accorgo che in meno di cinque minuti il fenomeno si è esaurito.
Faccio ancora qualche foto alle montagne intorno e poi scendo. Stanno arrivando decine di persone a piedi ed in MTB, peccato che ormai non ci sia da vedere che il panorama.
Lo Spettro di Brocken, o Gloria che dir si voglia, è sempre uno spettacolo tanto inatteso quanto emozionante.
Pur andando in montagna da cinquant'anni fino al 2013 non mi è mai capitato di vederlo poi, da quella prima volta sopra il Klausenpass con Anna e Monica, altre due volte salendo al Madone da Mergoscia e scendendo dalla Cima di Trosa, sempre con Monica.
Quello che si può dire è che ci vuole una buona dose di fortuna per vederlo: le condizioni in cui questo fenomeno ottico può manifestarsi sono abbastanza peculiari: sole basso sull'orizzonte, nebbia a bassa quota, il trovarsi su una cima o una cresta.
La particolarità è che se anche vi sono più persone ognuno vedrà solo la sua ombra aureolata, i pochi gradi di distanza che separano una persona dall'altra fanno si che ognuno abbia la sua aureola. Per condividerla bisogna proprio stare molto vicini.
Tourengänger:
paoloski

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Kommentare (7)