Pizzo Erra (2416 m) da Anzonico
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Stamattina parto presto, ore 8.00 sono già ad Anzonico, salgo un poco dietro il nucleo, ma dopo la strada diventa innevata, il servizio pulizia strade qui non pulisce nel periodo invernale, decido quindi di salire fin che la macchina sale, ma purtroppo dopo 1 km devo parcheggiare e proprio da qui parte la mia escursione alla conquista del Pizzo Erra.
Inizio dell’escursione alle 08:00
Fine dell’escursione sul pizzo alle ore 11:35
Temperatura alla partenza: -5°C
Temperatura al punto di arrivo in vetta: -8°C
Rientro alle ore 15:30
Totale 26 km
Tempo totale senza pause: 6h
Temperatura al rientro: 6°C
Decido di salire per la maggior parte del tempo sulla lunghissima strada forestale che porta fino al Rifugio Erra. La giornata è magnifica, fa ancora freddo, ma presto arriverà il sole.
Dopo 15 minuti vedo una specie di sentiero che sale tra gli abeti, decido di prenderlo, magari mi accorcia un poco la risalita. Infatti inizia subito una bella pendenza che mi porta fino ai Monti di Angone, proseguo tagliando un poco nei prati.
La strada forestale è tutta bella innevata, una bellissima neve, fino a Grasso Vecchio salgo solo con gli scarponi, poi decido di montare le racchette.
Un paesaggio maestoso e incantato, non vedo l'ora di essere in vetta.
Appena sotto il Rifugio Pizzo Erra, ci sono diverse varianti di stradine che passono tra i ripari valangari, vado quindi un po' a stimo, pur di guadagnare il prima possibile quota, a tratti la neve è ghiacciata e mi porta bene, mentre avolte è talmente farinosa che faccio fatica ad inchiodare le racchette.
Quasi al rifugio e una traccia di sci che seguivo svanisce, si ferma, da qui in poi devo tracciare da solo.
Sono al rifugio, decido di farmi velocemente una prima pausa, anche perchè sono quasi 12km che non mi fermo a parte per montare le racchette.
Qualche foto e via, subito dietro il rifugio da qualche parte c'è il sentiero che sale al Pizzo Erra, da qui in poi con la neve bisogna salire un po' a stimo zig-zagando tra i ripari valangari, sono enormi, bellissimo.
Alle 11.35 sono sulla cresta che mi porta in vetta, tra la Valle di Blenio e la Valle Leventina e in un'attimo sono alla scultura di vetta dello scuoltore Paolo Selmoni di Mendrisio, qualcosa un po' di particolare e non la solita croce (vedere video dell'arrivo in cresta) *VIDEO*
Mi siedo sulla scultura, metto la giacca perchè soffia il vento e non fa caldissimo, decido però visto il tanto sole di fermarmi in vetta e mangiare qualcosina, niente di speciale un pacco di cracker ed un bel thé caldo alle foglie di coca ;).
Mi fermo in vetta per fare diverse foto sulle meravigliose cime che mi circondano, mi preparo e riprendo la discesa a zig-zag tra i ripari valangari fino al rifugio dove decido di togliere la giacca perchè fa caldo.
Torno giù senza sosta fino a dove ho lasciato la macchina e per la maggior parte del tempo al sole, ammiro il paesaggio ed è veramente incantevole.
Guardare le foto per credere.
Alla prossima con un'altra bella escursione.
Inizio dell’escursione alle 08:00
Fine dell’escursione sul pizzo alle ore 11:35
Temperatura alla partenza: -5°C
Temperatura al punto di arrivo in vetta: -8°C
Rientro alle ore 15:30
Totale 26 km
Tempo totale senza pause: 6h
Temperatura al rientro: 6°C
Decido di salire per la maggior parte del tempo sulla lunghissima strada forestale che porta fino al Rifugio Erra. La giornata è magnifica, fa ancora freddo, ma presto arriverà il sole.
Dopo 15 minuti vedo una specie di sentiero che sale tra gli abeti, decido di prenderlo, magari mi accorcia un poco la risalita. Infatti inizia subito una bella pendenza che mi porta fino ai Monti di Angone, proseguo tagliando un poco nei prati.
La strada forestale è tutta bella innevata, una bellissima neve, fino a Grasso Vecchio salgo solo con gli scarponi, poi decido di montare le racchette.
Un paesaggio maestoso e incantato, non vedo l'ora di essere in vetta.
Appena sotto il Rifugio Pizzo Erra, ci sono diverse varianti di stradine che passono tra i ripari valangari, vado quindi un po' a stimo, pur di guadagnare il prima possibile quota, a tratti la neve è ghiacciata e mi porta bene, mentre avolte è talmente farinosa che faccio fatica ad inchiodare le racchette.
Quasi al rifugio e una traccia di sci che seguivo svanisce, si ferma, da qui in poi devo tracciare da solo.
Sono al rifugio, decido di farmi velocemente una prima pausa, anche perchè sono quasi 12km che non mi fermo a parte per montare le racchette.
Qualche foto e via, subito dietro il rifugio da qualche parte c'è il sentiero che sale al Pizzo Erra, da qui in poi con la neve bisogna salire un po' a stimo zig-zagando tra i ripari valangari, sono enormi, bellissimo.
Alle 11.35 sono sulla cresta che mi porta in vetta, tra la Valle di Blenio e la Valle Leventina e in un'attimo sono alla scultura di vetta dello scuoltore Paolo Selmoni di Mendrisio, qualcosa un po' di particolare e non la solita croce (vedere video dell'arrivo in cresta) *VIDEO*
Mi siedo sulla scultura, metto la giacca perchè soffia il vento e non fa caldissimo, decido però visto il tanto sole di fermarmi in vetta e mangiare qualcosina, niente di speciale un pacco di cracker ed un bel thé caldo alle foglie di coca ;).
Mi fermo in vetta per fare diverse foto sulle meravigliose cime che mi circondano, mi preparo e riprendo la discesa a zig-zag tra i ripari valangari fino al rifugio dove decido di togliere la giacca perchè fa caldo.
Torno giù senza sosta fino a dove ho lasciato la macchina e per la maggior parte del tempo al sole, ammiro il paesaggio ed è veramente incantevole.
Guardare le foto per credere.
Alla prossima con un'altra bella escursione.
Tourengänger:
saimon

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Kommentare (2)