Pizzo Erra 2417mt - un bel anello ma poco micologico


Publiziert von giorgio59m (Girovagando) , 14. September 2017 um 15:48. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum:13 September 2017
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   Gruppo Pizzo Molare 
Zeitbedarf: 5:00
Aufstieg: 970 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Autostrada per il Gottardo, uscire a Faido, allo stop prendere a destra per Lavorgo. A Lavorgo, poco dopo la stazione, stradina a sinistra che sale per Calonico/Sobrio. Salire i tornanti, al primo bivio prendere a sinistra per Calonico, da qui proseguire per Angone.

   
 

Torniamo sul Pizzo Erra, ma per boschi

           Vista da Giorgio     -    (giorgio59m)     


Devo consumare ferie, quindi uscita infrasettimanale, solo il Barba può accompagnarmi.

Le recenti piogge e nevicate limitano la scelta, a questo si aggiunge la voglia (quasi una malattia) di poter abbinare la ricerca di qualche bel Boletus, quindi il percorso deve svilupparsi in parte nel bosco.

Torniamo in una cima già visitata, ma la salita si sviluppa su un altro lato. Meta prefissata è il Pizzo d' Erra, bella elavazione dopo il Matro verso nord.

Partiamo da Angone, mai stati qui prima, un bel nucleo di baite in un grande spazio prativo sopra Calonico.

Parcheggiamo proprio vicino alla palina che indica il sentiero, alle 08:15 siamo in cammino. Salita subito decisa, passiamo una prima baita quindi un pò di bosco che ci porta ad iniziare le ricerche ....

Altro bel prato ed altre baite in alto, il sentiero ci passerà vicino, siamo a Fragéira Q1713. Ancora un pò di sentiero e ci ritroviamo sulla strada.

Strada ben battuta, sterrata ma larga, guardo la cartina, è quella di servizio che porta alla baracca per gli operai della manutenzione dei paravalanghe.

Visto che a questa quota ci sono ormai solo larici, e gli amati boletus edulis non amano questo habitat, seguiamo la strada.

Passiamo dalla baita in disuso di Grasso Vecchio, poi sempre seguendo la strada ci dirigiamo verso il Pizzo Erra, che non vediamo.

Da diverso tempo sentiamo il rumore di un elicottero, non di passaggio, ma che si muove nella stessa area, probabilmente ci sono lavori in corso.

Arrivati sotto la baracca di servizio ci è tutto chiaro, ci sono varie squadre di operai che montano paravalanghe tra il Pizzo Erra ed il Pizzo Alto, un' altra squadra che prepara il metallo e aggancia il carico all' elicottero che le porta in quota.

Arriviamo alla baracca sempre su strada (percorribile ma chiusa al traffico), dove facciamo una breve sosta. L' idea iniziale è di salire in bocchetta tra l' Erra ed Pizzo Alto, ma è proprio dove si svolgono i lavori, l'elicottero ci passa sopra la testa con le grandi strutture dei paravalanghe, meglio cambiare direzione.

Anche un timido tentativo di attraversare il cantiere fallisce, le squadre ci "invitano" a direzionarci verso il Pizzo Erra, e non verso il Pizzo Alto.

Torniamo verso la baracca e poco sopra c'e' il sentierino che salendo tra le varie barriere metalliche porta alla cresta e poi alla vetta del Pizzo Erra con la caratterisca opera metallica in vetta. Sono le 11;05

Sosta di una decina di minuti, si potrebbe percorrere in cresta verso NO e raggiungere il Pizzo Alto a 2356mt, ma cambierebbe il percorso di ritorno programmato, quindi la seconda vetta viene rimandata.

Scendiamo sulla cresta SE del Pizzo Erra in direzione del Matro, questa parte del percorso l'abbiamo già fatta. Alla bocchetta Q2200 prendiamo il sentiero, o meglio tracce di sentiero, che scende verso la strada tagliafuoco tra la Fopascia e la Cascina dei Piai.

Sentiero orami in disuso completo, anche sulla CNS è presente solo a tratti. Visto che lo abbiamo già percorso la volta scorsa ci riproviamo perchè scende piuttosto diretto nella nostra direzione.

Perso e riperso varie volte, ad un certo punto decidiamo per una discesa diretta su prato/pietra/rododendri, tanto prima o poi si incontra la strada.

Così è, e alle 12:30 ci accampiamo vicino al laghetto della cascina di Piai a Q1960 per pranzare.

Quasi un'oretta di pausa, non vi ancora detto che la rete per i boletus è vuota, all'andata solo un esemplare completamente marcio, ma la speranza .,.

Proseguiamo lungo la strada dell' Alpe dei Piai fino ad un bivio dove prendiamo a sinistra. Qui inizia la discesa lunga e con molti zig-zag fortunatamente nel bosco, come da programma.

Qualche bell' esemplare lo troviamo, pochi a dire il vero alla fine saranno solo 4, ma c'erano vari bei esemplari grandi e marci.

Il Barba ne trova uno veramente bello e sano, proprio da foto.

Purtroppo la ricerca offre scarsi risultati, il bosco c'e' ma spesso è misto con larici dove crescono i "boletus elegans", volgarmente Laricini.

Di questa varietà si potevano riempire zaini e borse, ma normalmente non li raccolgo, non è di grande pregio.

Attenzione su questo sentiero, si incontrano un paio di bivi, tenere sempre la sinistra, quindi verso N.

Alle 14:50 siamo a Suaggia, piccolo nucleo di baite molto belle. Da qui su sterrata torniamo in una ventina di minuti ad Angone, sempre con lo sguardo (infruttuoso) ai bordi del bosco.

Alla fine oltre 13km di passeggiata, una bella vetta, peccato per "il resto", ma accontentiamoci.

Alla prossima


 

 
 
   
 

            Vista da Luciano   -    (barba43)

 

Giorgio mi telefona dicendomi che ha qualche giorno di ferie da consumare, mi propone un giro metà vetta e metà funghi,  in questo momento ho anch' io qualche giorno libero, diciamo.....

Così che inventa una cima fatta già nel lontano 2011 il Pizzo Erra, bella vetta, anche un pò adrenalitica salendo zizzagando in mezzo ai paravalanghe. Arrivati in cima, con le orecchie che fischiavano come il rumore dell 'elicottero che stava trasportando mastodontiche paravalanghe appena sotta la cima.
Una piccola sosta, per poi ridiscendere dalla parte opposta, fino ad inoltrarsi nella pineta alla ricerca di qualche Boletus,  purtroppo la ricerca è stata poco redditizia, solo quattro funghi abbastanza belli però.

Si  scendeva fino all'auto guardando sempre nel bosco, anche se vedendo alla mattina solo 5 gradi ad Angone mi ero quasi già scoraggiato, comunque un bel risottino con porcini me lo posso gustare, arrivati all'auto via per casa per non incontrare la coda dei frontalieri italiani.


              ciao a tutti belli e brutti


 

 
 
     
 
RIASSUNTO del PERCORSO
Percorso Totale : 13,6 Km totali, 7h:00m totali, 5:00m di cammino
Andata : 6,4 Km, 4:15 lorde, 45m soste
Ritorno : 7,0 Km, 2:00 lorde, 20m soste
Dislivello : 870 mt di assoluto , 970mt di relativo
Libro di vetta: SI in vetta
Copertura cellulare: Buona sul percorso
Partecipanti :

Giorgio, Barba

 
 
   
   

Altre foto, diario, tracce sul nostro sito     

www.girovagando.net        escursione # 290

  

 

 
 



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Kommentare (6)


Kommentar hinzufügen

igor hat gesagt:
Gesendet am 14. September 2017 um 18:11
Bello qs pizzo ! Bravi ! Se no. Fosse che sto week danno ancora brutto ci farei un giro ! Ciaoo

Barba43 (Girovagando) hat gesagt: RE:
Gesendet am 14. September 2017 um 20:30
Grazie igor, è vero è una bella cima vedrai ti soddisferà.
ciao

Gesendet am 14. September 2017 um 18:14
Bravi raga. Così si fa!!! W le ferie ancora da fare e w la pensione anticipata

Barba43 (Girovagando) hat gesagt: RE:
Gesendet am 14. September 2017 um 20:33
Le ferie vanno bene per chi lavora,
la pensione è guadagnata, ( ma lo sai che età o) ah ah ah
ciao paolino

GIBI hat gesagt:
Gesendet am 15. September 2017 um 13:28
Pur conoscendo abbastanza la zona di Sobrio e del Matro questa cima manca anche nel mio paniere ... la metto subito nel mio personale calendario !

... la pensione anticipata ? ... il mio sogno bello e impossibile !

ciao Giorgio

Gesendet am 15. September 2017 um 13:39
Mai dire mai Giorgio, tieni duro che ti manca poco, poi farai
fuoco e fiamme nelle grandi vette.
ciao


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