Motto Crostel (2302 m)
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Bella passeggiata fra lariceti, peccete e pascoli fino al crinale tra Leventina e Valle di Blenio. Gita ideale per tutta la famiglia. Il toponimo “Crostel” deriverebbe da cristallo, cristallo di rocca ovviamente, di cui le montagne leventinesi sono ricche.
Inizio dell’escursione: ore 7:15
Fine dell’escursione: ore 12:35
Pressione atmosferica, ore 9.00: 1022 hPa
Isoterma di 0°C, ore 9.00: 3500 m
Temperatura alla partenza: 10°C
Temperatura al rientro: 21°C
Sorgere del sole: 6:42
Tramonto del sole: 20:05
L’ispirazione per questa escursione mi è venuta leggendo i rapporti di turistalpi (Enrico), che ringrazio.
Parto da casa, come sempre, ad un orario antelucano, per arrivare all’inizio della gita all’alba. Questa volta non ho tenuto in considerazione l’orografia e l’esposizione. Infatti, camminerò per circa un’ora e un quarto con cielo terso, ma senza il sole.
Decido di partire da Monte Angone (1557 m), alpeggio che conosco da una precedente escursione in zona, con meta il Pizzo Erra. Per raggiungere il punto di partenza, da Lavorgo mi devo sciroppare circa 12 km d’auto su stradine amene ma non proprio rilassanti, con tratti senza protezione verso valle. Passo dalle località di Probello, Calonico (961 m), Tóss (1165 m), Giüsenca (1290 m), Ravatói (1389 m), Groggio, Partus e finalmente arrivo a Monte Angone (1557 m). Trovo un spiazzo dove lasciare l’auto poco sopra il paese, a quota 1583 m. Mi incammino sulla sterrata del Consorzio Ripari Antivalangari Pizzo Erra, che sale nella pecceta in direzione di Fragéira (1770 m) e Grasso Vecchio (1836 m). Le montagne del versante destro della Valle Leventina si accendono, colpite dal sole. Mi impressiona il Pizzo Campo Tencia (3072 m): così “pelato” non l’avevo mai visto. Anche il Ghiacciaio Grande di Croslina si è ridotto moltissimo: raggiungerà a malapena i 500 m di lunghezza.
Il silenzio mattutino è rotto da ripetuti e collerici richiami di due cercatori di funghi che si sono allontanati troppo l’uno dall’altro. Incredibile: nell’era dei telefonini e dei GPS si arriva ad una buona mezz’ora di disturbo della quiete della foresta.
A quota 1891 m abbandono la sterrata del consorzio e svolto a sinistra, verso la Cascina di Laghetto (2016 m): il paesaggio è sempre più bello. Alle 8:30 il sole comincia ad illuminare anche questo versante. Fantastica la radura della Cascina di Laghetto! Mi concedo una sosta sulla panchina del casolare, quindi proseguo per circa 600 m fino al Passo Crastum (2118 m), spartiacque tra Leventina e Valle di Blenio. Il toponimo “Crastum” ha proprio il significato di cresta.
Ad Est si vedono gli impianti sciistici di Nara 2000, con gli agglomerati di Püsced, Cancorì, Foppa, Addì, Pro Marsgial, Piede del Sasso, Pianezza, ecc.
Una coppia di gheppi perlustra in continuazione il versante bleniese. A Sud emergono dal crinale il Pizzo Erra (2416 m), il Pizzo Alto (2356 m) e il Pizzo Caslett (2293 m). Mi incammino sulla facile cresta in direzione Nord. Dopo circa 25 min di tranquilla salita (2:20 h dalla partenza), con numerose soste fotografiche, raggiungo l’omino di vetta: Motto Crostel (2305 m) geschafft!
Si sta veramente bene qui, tant’è vero che mi fermo per circa un’ora. Niente vento sferzante, temperatura elevata, nessun escremento, per contro bellissimo panorama! Il Pizzo Molare (2585 m) è la vetta più vicina (2,6 km in linea d’aria) tra quelle conosciute dalla massa degli escursionisti del fine settimana. Il libro di vetta è conservato in un cilindro di PVC, affisso alla centralina meteorologica. Scrivo gli abituali saluti e incollo l’etichetta con la volpe. Gli ultimi due escursionisti arrivati sul Crostel, dieci giorni fa, sono personaggi assai noti, dei volti televisivi.
Dalla Bassa di Nara giunge il suono dei campanacci delle bestie al pascolo. Stupendo il colpo d’occhio sui villaggi della Leventina. La giornata è talmente limpida che riesco a distinguere persino la Capanna Campo Tencia (2140 m), ad oltre 10 km di distanza.
All’orizzonte, dietro il Pizzo Cristallina, fra tante montagne rocciose svetta il candido Aletschhorn (4195 m).

A Nord posso fotografare altre importanti cime che ho raggiunto negli ultimi anni: lo Scopi (3190 m), il Piz Medel (3211 m), il Piz Valdraus (3096 m), il Piz Gaglianera (3168 m), l’Adula (3402 m).
Alle 10:40 riprendo il cammino in discesa, seguendo lo stesso percorso di salita. Dedico qualche minuto per visitare il nucleo di Monte Angone e a Calonico la Casa Regina, tipica costruzione Walser in legno risalente al 1684 e restaurata a partire dal 1984. Interessanti il timpano aperto e le incisioni sugli stipiti delle finestre e sull’architrave principale.
Piacevolissima escursione di fine estate, facile, adatta a tutti, in un pregevole ambiente naturalistico. La gita avrebbe ulteriori valori aggiunti con i colori autunnali, oppure con la neve, quale meta di una ciaspolata.
Tempo di salita: 2:20 h
Tempo totale: 5 h 20 min
Dislivello in salita: 736 m
Sviluppo complessivo: 12,5 km
Difficoltà: T2
Coordinate Motto Crostel: 709.698 / 146.982
Copertura cellulare: buona
Libro di vetta: sì
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