Pizzo Caslett (2293 m) - Bike & Hike

Escursione nella Media Leventina, per visitare una cima posta sulla cresta che collega il Passo Crastumo al Pizzo Alto.

Il toponimo “caslett”, che significa castello, si riferisce alla torretta rocciosa visibile da lontano, persino da Faido, che si trova a circa 220 m a NW dalla cima principale quotata 2293 m.

Il Dizionario di toponomastica lombarda di Dante Olivieri, alla voce casletto, riporta diverse località che hanno la stessa radice: Casletto (frazione di Rogeno), Caslino d’Erba, Caslino al Piano, Scasletto (BG), Caslaccio (castellaccio, Balerna), Caslaccio (Castel San Pietro), Caslaccio (S. Antonino), Caslano (castellano, Luganese).

Inizio dell’escursione: ore 7.50

Fine dell’escursione: ore 13:45

Pressione atmosferica, ore 9.00: 1027 hPa

Temperatura alla partenza: 12°C

Temperatura al rientro: 23°C

Isoterma di 0°C, ore 9.00: 4300 m

Velocità media del vento: 5 km/h

Alba: 7.22

Tramonto: 19.05

Sveglia alle 5:10, partenza da casa alle 6:18, arrivo ad Anzonico (in dialetto Anzóni),   frazione di Faido, alle 7:28, dopo 91 km d’auto.

È una splendida giornata d’inizio autunno mite e senza vento. Alle 7:50 monto in sella alla mia e-mtb e mi avvio sulla Stráda d’Angón, che inizia in prossimità della Chiesa di Sant’Antonio da Padova (1000 m).

Sorprendentemente il fondo stradale è perfetto. È un piacere pedalare su questo manto di asfalto fine, circondato dal verde. Passo davanti a numerose cascine, in buona parte ristrutturate e trasformate in case di vacanza. Al Monte Angone (1570 m) i proprietari dei rustici sono arrivati in auto. Fervono i preparativi per la grigliata domenicale all’aperto. Ai margini della grande radura di questo monte cominciano i bellissimi boschi di resinose. Dopo il Monte Angone, la strada presenta anche degli strappi importanti, che consumano molta carica della batteria. Per distrazione e per la mancanza di un segnavia, ad un bivio continuo alla destra in direzione del Pizzo Erra. Mi rendo conto dello sbaglio dopo 1,1 km. Pazienza torno alla quota di 1885 m e imbocco la stradina, sbarrata da una catena, che sale in direzione NNW. Sento un forte e straziante bramito di cervo, che si ripete con una frequenza regolare. Più che un desiderio di segnalare la propria presenza e supremazia territoriale, sembrerebbe appunto un lamento.

Il computer di bordo mi segnala che la batteria si sta esaurendo. Cerco di risparmiarla più che posso con delle vigorose pedalate, ciò nonostante alla Cascina di Laghetto (2016 m) è rimasto solo il 2% di carica.

Scambio qualche chiacchiera con Markus, l’affittuario della baita, e con lui osservo le belle cime sul versante opposto della Valle Leventina. Il ghiacciaio del Campo Tencia è quasi impercettibile; ma anche quello del Galenstock, il Tiefengletscher, non è certamente in buona salute. Per il secondo anno consecutivo la neve ha protetto poco il ghiaccio.

Spingo la bici fino alla radura successiva, trecento metri più avanti e la parcheggio presso un rudere.

Il paesaggio è fantastico. Il Motto Crostel (2300 m) svetta a nord, a circa 700 m di distanza. La mia meta è dalla parte opposta, in direzione sud. Il pascolo è invaso dai cespugli di mirtilli e rododendri: si sta trasformando in un rododendro-vaccinieto.

Alle 10:00 inizia la parte di gita a piedi. Il sentiero mi porta dapprima sulla dorsale che separa la Leventina dalla Valle di Blenio. Vedo distintamente gli impianti turistici e il ristorante di Cancorì (1451 m), nel comprensorio di Nara.

Mi avvio, sul sentiero demarcato in bianco-blu, in direzione SSE, passando dalla Bassa di Laghetto (2116 m). In poco più di mezz’ora raggiungo la base del “castello”. Una lieve traccia di sentiero, anzi, forse una pesta di animali, mi indirizza al rialzo roccioso, per niente banale. Poso i bastoncini, tolgo lo zaino e affronto la scalata, che valuto di secondo grado. In breve arrivo all’omino di pietre alla quota di circa 2265 m. Dopo un po’ mi rendo conto che questa non è la cima principale. Tornato alla base proseguo per una ventina di metri e trovo una via più semplice per scalare la torretta, che non supera il primo grado di difficoltà. Seconda salita e questa volta, dalla cima vedo la vera vetta, con tanto di croce, che dista sì e no 230 m lineari. La raggiungo alle 11:45. Una bellissima minuscola croce si erge sulla cima. C’è pure un quaderno di vetta custodito in un cilindro nero di PVC. 

                                              Pizzo Caslett (2293 m)

Mi ritengo pienamente soddisfatto per aver sfruttato la bella giornata autunnale in questo paesaggio incantevole, inondato dall’intenso bramito dei cervi.

Ennesima bellissima gita Bike & Hike sul versante sinistro della Leventina, che mi ha permesso di rivisitare alcuni monti e alpeggi, ma anche di salire per la prima volta sul Pizzo Caslett e di scalare il vicino “castello”.

Tempo totale: 5 h 55 min

Tempo di salita: 3 h fino al “castello” + 10 min per la vetta

Tempi parziali

Anzonico (992 m) – Cascina di Laghetto (2016 m): 1 h 40 min (mtb)

Cascina di Laghetto (2016 m) – Alpe di Crastumo (2052 m): 10 min (mtb)

Alpe di Crastumo (2052 m) – “Castello” (2265 m): 55 min

“Castello” (2265 m) – Pizzo Caslett (2293 m): 10 min

Coordinate Pizzo Caslett: 710'746 / 145'205    

Dislivello in salita: 1387 m

Quota massima: 2293 m

Quota minima: 992 m

Sviluppo complessivo: 27,78 km

Difficoltà mtb: F

Difficoltà escursionismo: T3

Difficoltà salita al “Castello” da una via alternativa: 2° grado, dalla via normale: 1° grado.

Consumo della batteria da 500Wh: 98%

Libro di vetta: sì

Copertura della rete cellulare: Swisscom, buona.