Ancora in Val Grande....anzi a zonzo in Val Grande!!!!


Publiziert von cristina , 25. Januar 2017 um 09:37. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum:22 Januar 2017
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 1 Tage
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Milano-Gravellona Toce uscita Verbania. Seguire indicazioni per Cambiasca poi Aureno. Prima di Aureno deviare a sx, indicazione Scareno, termine della strada. Posteggi due alle prime case e qualcuno più su vicino alla fermata del bus.

I programmi erano altri ma, poiché ieri avevamo visto che la Val Grande era quasi pulita e non frequentandola spesso, decidiamo di approfittare dell’ancora bella giornata per tornarci. Purtroppo non conoscendola, ieri abbiamo fatto un po’ di confusione nel riconoscere le cime e, il giro che avevamo pensato di fare, diventa subito evidente che in questa stagione non è possibile farlo, a meno di non farlo di corsa, imbroccando subito i sentieri e non trovando intoppi tipo il ghiaccio e magari anche con una cartina migliore della nostra, dove i sentieri segnati sono parecchi ma nella realtà sono solo due.

Oggi partiamo da Scareno che pensavamo fosse un alpeggio, poiché la cartina indica una strada bianca per raggiungerlo, invece è un paesino a tutti gli effetti anche se bisogna avere una gran botta di fortuna per trovare posteggio.

Il sentiero che cerchiamo è quello per l’Alpe Piaggia, non si può sbagliare…sembra l’unico!

Una bellissima mulattiera, sentiero, in leggera discesa e in un ambiente meraviglioso raggiunge il Ponte del Drago …. le inferriate rosse potevano risparmiarsele però! Attenzione al ghiaccio…

Superato il ponte, prendiamo a salire fino a raggiungere l’Alpe Piaggia. Il cartello con i tempi per il P.so della Forcola ci fa subito capire che probabilmente il nostro giro sarà impossibile, soprattutto se andremo a infilarci nella valletta innevata che vediamo. A ciò si aggiunge che, causa neve, distrazione o non so che altro, perdiamo il sentiero e ci ritroviamo in mezzo ai rovi su una traccetta di sentiero malmessa. Dopo varie litigate con rovi e rami torniamo all’Alpe Piaggia e forse vediamo, dove abbiamo sbagliato. Non avendo però voglia di riprovare, del resto a questo punto il giro pensato è saltato, cambiamo programma e puntiamo al P.so di Folungo.

Riprendiamo la salita, finalmente al sole ma anche qui le varie anse del sentiero ci riservano un po’ di sorprese, tutte senza problemi fino all’attraversamento del torrente. Ghiaccio vivo, il ponte non c’è, questione di poco ma senza ramponi non si passa. Quindi o mettiamo i ramponi anche se per pochi metri non fa piacere perdere tempo nel farlo, oppure cerchiamo di salire in qualche modo e trovare un punto più stretto dove passare, la cosa più veloce ci sembrano i ramponi per cui…

Attraversiamo il torrente e tolti i ramponi, riprendiamo a salire e finalmente raggiungiamo il P.so Folungo, dove scopriamo che la nostra meta è ancora lontana! Eh sì, ora ci accorgiamo dell’errore fatto ieri nel riconoscere le cime…

Dopo una breve sosta e con un’altra idea in mente, proseguiamo per il Bivacco Vadà per salire al Monte Vadà e vedere di tornare per cresta.

Purtroppo giunti in cima troviamo una situazione poco bella, neve fresca e paglione, una combinazione deleteria, con i ramponi avremmo proseguito ma con i ramponcini a quattro punte non ci facciamo un cippa! Cambio di programma nuovamente. Torniamo al bivacco e quindi al P.so Folungo come fatto prima.

Davanti a noi il Bavarione, mai salito e soprattutto non penso verremmo qua apposta per farlo, per cui un ultimo sforzo e raggiungiamo la cima dove a sorpresa si sta che è una meraviglia e finalmente possiamo fare sosta pranzo.

Tra una cosa e l’altra la giornata è comunque passata. Il ritorno dal P.so a Scareno è dato per due ore. Noi abbiamo forse una mezz’oretta in più di luce ma, non volendo rischiare di trovarci al buio tra l’alpe Piaggia e Scareno dove ci sono dei tratti con ghiaccio vivo, lasciamo stare la deviazione per l’alpe Biogna, dove in teoria, ci dovrebbe essere un sentiero che scende al Ponte del Drago direttamente.

Insomma alla fine è stato un giro alla scoperta della Val Grande a noi semisconosciuta. Il giro che pensavamo di fare va nel cassetto e sarà rispolverato più avanti con giornate più lunghe e senza neve e ghiaccio!

Come dicevo sempre una bella giornata!


Tourengänger: cristina, Marco27
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (15)


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Marco27 hat gesagt: Bivacco Vadà
Gesendet am 25. Januar 2017 um 12:30
Se qualcuno conosce di più la zona e/o è più informato, ci spieghi per favore a chi, e a cosa dovrebbe servire quel casermone che si vede nelle foto (dal momento che è chiuso). Condanno ovviamente ogni tipo di vandalismo, ma ha ragione il tizio che gliel'ha scritto sulla porta : ecomostro inutile....

GM hat gesagt: RE:
Gesendet am 25. Januar 2017 um 13:45
vi assicuro che il sentiero da Piaggia alla Forcola è una faticosa ravanata anche d'estate. oramai piu' una traccia che un sentiero ...

da Piaggia potevate salire al Vadà direttamente sul costone del Pian dei Morti, vi veniva fuori un giro piu' bello!

il bivacco è la barzelletta del parco già da diversi anni. si potrebbe definire comune caso italico di clientelismo politico-edilizio?

cristina hat gesagt: RE:
Gesendet am 25. Januar 2017 um 14:53
Peccato che sulla cartina quello della Forcola sia segnato come sentiero mentre l'altro come traccia e sai, non conoscendo la zona volevamo andare più sul sicuro. Quello del Pian dei Morti, se è quello che penso io dovremmo averlo visto mentre scendevamo, è quello che parte proprio da bivacco e si attacca a quello per il P.so Folungo?

Grazie per l'info.

Ciao Cri

Marco27 hat gesagt: RE:
Gesendet am 25. Januar 2017 um 15:24
Ero certo che quello che stavamo percorrendo era il "sentiero" giusto, perché fra noi e il torrente non c'era nulla e sopra non dava comunque l'idea di poter ospitare passaggi migliori del nostro che, per quanto invaso dagli sterpi, è indiscutibilmente un sentiero. O almeno lo è stato. Grazie !


Nevermind hat gesagt: RE:
Gesendet am 25. Januar 2017 um 15:27
In zona la situazione sentieri è molto cambiata negli ultimi anni per cui l'unica utilità di una Kompass è quella dell'accensione di un eventuale falò per avvertire i soccorsi :-PPPP Vi consiglio di fare tesoro dei vari consigli dei local hikriani o di consultare il forum del sito invalgrande.it. Ariciao Giuliano

GM hat gesagt: RE:
Gesendet am 25. Januar 2017 um 16:08
per il Pian dei Morti da Piaggia invece che prendere il sentiero a dx del costone dovevate semplicemente salirci in groppa. non presenta difficoltà e esce proprio all'altezza del bivacco.

se la vostra intenzione di andare alla Forcola era per salire alla Marona conviene, una volta arrivati a Onunchio, salire dritti sul soprastante costone (ci sono bolli) e quasi in cima contornarlo sulla sinistra. si sbuca alla base della scala santa. molto molto meglio del sentiero per la forcola

bye
G

cristina hat gesagt: RE:
Gesendet am 25. Januar 2017 um 22:21
Grazie mille, in pratica mi stai dicendo che sono meglio le tracce dei sentieri indicati sulla Kompass on line :-)))). Eh si la nostra metà iniziale era proprio la Marina.... Va beh sarà per la prossima volta!!!

GM hat gesagt: RE:
Gesendet am 26. Januar 2017 um 08:58
io (e come me molti altri) per la val grande ho sempre usato la carta svizzera CNS 50.000 Foglio 285 Domodossola

Nevermind hat gesagt: RE:Bivacco Vadà
Gesendet am 25. Januar 2017 um 14:40
Un po' di anni fa il Parco decise di ricostruire il Bivacco Pian Vadà distrutto dai tedeschi durante il rastrellamento del '44. Purtroppo la progettazione è stata male eseguita; inoltre, essendo un bivacco facilmente raggiungibile, (ma questo lo si è pensato solo dopo la costruzione) sarebbe probabilmente andato incontro a vandalismi, per cui si è deciso di tenerlo chiuso (non ho idea di dove si possano reperire le chiavi). Se vogliamo aggiungere "fuoco" alla polemica, potremmo anche parlare delle difficoltà che avete incontrato a guadare il torrente prima del Corte Bavarione e che sarebbero state eliminate se la passerella costruita un po' di anni fa non fosse stata spazzata via dalla prima piena. Purtroppo Il Parco Val Grande, a fronte di un meritorio recupero di bivacchi e sentieri, ha commesso anche qualche errore clamoroso (aggiungerei a questi anche la costruzione del sovradimensionato rifugio Parpinasca). Ciao Giulianp

cristina hat gesagt: RE:Bivacco Vadà
Gesendet am 25. Januar 2017 um 15:09
I soliti lavori del piffero :-((((

Nevermind hat gesagt: RE:Bivacco Vadà
Gesendet am 25. Januar 2017 um 15:44
Aggiungici poi anche la dabbenaggine degli utenti che lasciano aperti i bivacchi che vengono resi inagibili dalle capre (Ragozzale) o che provocano incendi dolosi agli stessi (Vald) e avrai, in un territorio ristretto, un bel quadro rappresentativo di un certa realtà italiana....Un saluto Giuliano

GM hat gesagt: RE:
Gesendet am 25. Januar 2017 um 16:10
errore non è stato ricostruirlo (a me piace anche) ma chiamarlo "bivacco".

in montagna il bivacco è un'altra cosa.

bastavo chiamarlo "alberghetto" o qualcosa di simile

Marco27 hat gesagt: RE:Bivacco Vadà
Gesendet am 25. Januar 2017 um 15:27
Si, del Parpinasca avevo letto ai tempi, mi pare sull'opera omnia del verbano, ossia il sito dell'amico Flavio ( che anche tu ben conosci ;-) )

Nevermind hat gesagt:
Gesendet am 25. Januar 2017 um 15:57
certo, flavio-cappef, scrive anche su hikr, anzi ne approfitto per salutarlo....

Marco27 hat gesagt: RE:
Gesendet am 26. Januar 2017 um 10:07
Si, ci siamo incontrati in Val Ganna l'anno passato... Ti ricordi ? Quella volta che ci conoscemmo eravamo entrambi in giro con la stampa delle sue foto... :-D


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