Passo Bareta (2274 m)


Publiziert von siso , 5. Oktober 2016 um 15:20.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum:28 September 2016
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Pizzo Molare   CH-TI 
Zeitbedarf: 7:15
Aufstieg: 877 m
Strecke:Parcheggio Cacciatori (1650 m) – Piano (1655 m) – Brönich (1740 m) – Ri di Gana Rossa (1753 m) – Baita a quota 1885 m – Quota 2051 m – Ör Languosa – Passo Bareta (2274 m) – Laghetto di Piancabella (2293 m).
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Autostrada A2, uscita Biasca – Valle di Blenio – Strada del Passo del Lucomagno – Campra – Quota 1644 m della strada del Lucomagno, subito dopo la galleria “Bécc di Scar”, alla congiunzione con la vecchia strada del Passo, prendere la stradina a sinistra – Posteggio Cacciatori (1650 m).
Unterkunftmöglichkeiten:Centro Pro Natura Lucomagno; Albergo Olivone & Posta.
Kartennummer:C.N.S. No. 1252 – Ambrì-Piotta - 1:25000; C.N.S. No. 1253 – Olivone - 1:25000.

Prima escursione dell’autunno 2016 in una giornata fantastica.

Per la prima volta al Passo Bareta e al Laghetto di Piancabella (2293 m) con partenza da Piano.

 

Inizio dell’escursione: ore 8:20

Fine dell’escursione: ore 15:35

Pressione atmosferica, ore 9.00: 1030 hPa

Temperatura alla partenza: 3,5°C

Isoterma di 0°C: 3700 m

Temperatura al rientro:15,5°C

Velocità media del vento: 4 km/h

Sorgere del sole: 7:20

Tramonto del sole: 19:10

 

Lasciata l’auto al Posteggio Cacciatori (1650 m), all’inizio della piana che ospita l’alpe Pian Segno (1668 m), il secondo più vasto del Canton Ticino dopo Piora, mi incammino lungo la sterrata per 380 m. Al segnavia in località Piano (1655 m), l’abbandono e svolto a sinistra seguendo le indicazioni per il Passo Bareta (2 h 40 min). Il sentiero si alza subito nel bosco; in un quarto d’ora arrivo a Brönich (1740 m), un alpeggio con tre baite ubicato in una posizione particolarmente bella, ai piedi del Pizzo di Campello. Dalla foresta sotto il Pizzo di Cadrèigh arrivano insistenti bramiti di cervi: la stagione degli amori è iniziata. 

La via supera in seguito il Ri di Gana Rossa e si sviluppa in direzione Sud, guadagnando quota senza strappi eccessivi. A 1884 m, in un rado bosco di larici, passo da una bella baita con tavolo e panche in pietra, provvista persino di un’antenna parabolica. È una collocazione ideale per un appassionato cacciatore o per chi volesse passare un po’ di tempo da eremita. Gli unici elementi che stonano sono i tralicci dell’alta tensione. L’elettrodotto segue il sentiero per circa 800 m, poi svolta a destra in direzione del Rifugio Gana Rossa. Superato il limite del bosco, il paesaggio assume degli splendidi colori autunnali, dominati dal rosso vivo delle foglie di mirtillo. Continuo in un incessante saliscendi, sorprendentemente su un sentiero ben delineato, anche se oggi sono l’unico a percorrerlo. Poco sotto il promontorio quotato dalla carta topografica 2051 m, un cervo bramisce in continuazione. È un verso straziante che udirò ancora al ritorno. Sembrerebbe insensibile persino al rumore dell’elicottero che sta volando per i lavori di ammodernamento del Centro di Sci Nordico di Campra. Dopo l’accoppiamento le femmine si separano dai maschi adulti per trovare un posto sicuro e tranquillo dove passare la gravidanza, che dura 260 giorni.

                                              Vaccinium myrtillus

Il sentiero passa a 700 m in linea d’aria sopra il terrazzo che ospita l’Alpe Ridéigra (1746 m). Una caratteristica barriera antivalanga in pietre lo protegge dalle slavine che scendono dal Pizzo Bareta.

 

L’ultimo tratto per raggiungere il passo corrisponde ad un’impennata di 120 m di dislivello. Da questo versante in inverno e primavera si staccano delle slavine che possono raggiungere anche la strada del Lucomagno. Un apposito paletto con bracci laterali permette di stimare da lontano, col binocolo, l’altezza della coltre nevosa.

Dopo poco meno di tre ore di cammino pervengo al Passo Bareta (2274 m), alle porte di un altopiano ondulato che ospita pascoli, laghetti, affioramenti rocciosi, profonde fessure e salti di roccia. È sicuramente molto meno innocuo di quanto possa apparire a prima vista. In caso di nebbia credo che sia facilissimo perdersi. Dopo una breve pausa decido di compiere un anello per scoprire la zona. Mi porto dapprima alla base della catena denominata Sasso Bianco (2416 m), poco sotto la Punta di Stou, in prossimità della Cima 2400 m del Pizzo Bareta. Quindi mi sposto di ulteriori 800 m, su terreno accidentato, per vedere il Laghetto di Piancabella (2293 m): ebbene in questo periodo non ha più una sola goccia d’acqua!

Dal laghetto mi invento la strada per ritornare al Passo: sarà meno banale del previsto. Il cosiddetto Baitino o Capanna Nido d’Aquila, alla Punta di Larescia (2195 m), è a 45 minuti di cammino.

La discesa fino a Piano è ovviamente più veloce della salita, comunque richiede molto più di 2 h, come è scritto sul segnavia del Passo Bareta (a meno di essere dei maratoneti…).

Suggerirei due ore e mezza!
 

Escursione nella regione del Lucomagno – dal latino "Lucus magnus", grande foresta sacra - in uno dei luoghi più belli del Canton Ticino. A Pian Segno gli antichi alpigiani hanno contribuito ad arricchire la bellezza del paesaggio e la biodiversità creando ambienti aperti ad altitudini dove altrimenti non ci sarebbe che foresta. Attualmente questo paradiso escursionistico è al centro di un progetto di parco nazionale: il Parc Adula. I 17 comuni coinvolti dei Grigioni e del Ticino voteranno per l’accettazione o meno del progetto il prossimo 27 novembre. 

 

Tempo di salita: 2 h 55 min fino al Passo, più 30 min fino alla quota massima di 2381 m

Tempo totale: 7 h 15 min

Dislivello in salita: 877 m

Sviluppo complessivo: 14,8 km

Difficoltà: T3

Coordinate Passo Bareta: 710′212/151′270 

Copertura della rete cellulare: Swisscom buona

Soccorso alpino CAS: 117

Soccorso REGA: 1414

Ambulanze (urgenze): 144


Tourengänger: siso


Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden

Galerie


In einem neuen Fenster öffnen · Im gleichen Fenster öffnen


Kommentare (2)


Kommentar hinzufügen

gbal hat gesagt:
Gesendet am 6. Oktober 2016 um 16:13
Gran bella escursione ben descritta come sempre anche da splendide foto.
Ciao!

siso hat gesagt: RE:
Gesendet am 6. Oktober 2016 um 20:50
Grazie Giulio,
con il bel tempo è tutto più facile e più piacevole.
A presto,
siso.


Kommentar hinzufügen»