Capanna Gana Rossa "a modo nostro"


Publiziert von giorgio59m (Girovagando) , 28. September 2021 um 09:12. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum:26 September 2021
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   Gruppo Pizzo Molare 
Zeitbedarf: 5:00
Aufstieg: 880 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Autostrada per il Gottardo, uscire a Biasca e seguire per il Passo del Lucomagno. Raggiungere Olivone e proseguire. Arrivati a Campra si prosegue passando 3 gallerie, all'uscita della terza deviazione a destra con indicazioni Parchggio Cacciatori. Ampio parcheggio a pagamento (5CHF al giorno)

   
 

La banda dei matti e le vecchie abitudini

           Vista da Giorgio     -    (giorgio59m)     


Domenica scorsa, solito turno quindicinale, abbiamo dovuto rimandare causa temporali praticamente ovunque, questa settimana si esce, non c'e' pioggia che ci può fermare.
Le previsioni sono incerte, per qualche maledizione, il meteo è buono per 6 giorni tranne la domenica.
Allora si va alla ricerca di "dove si prende meno acqua", ma non promette bene, non c'è posto sulla mete-swiss che non indica pioggia o temporali.
Puntiamo quindi ad una capanna/rifugio, dove potersi riscaldare e pranzare al coperto. Ci sarebbe anche da festeggiare il compleanno di Angelo, quindi prepariamo il necessario, ma alla fine il festeggiato declina per problemi di salute, noi festeggeremo comunque (ci vuole una qualsiasi buona ragione per festeggiare, o no?).
Alla fine decidiamo per due possibili mete: la Camona da Medel (zona a noi sconosciuta, capanna gestita) ed il Rifugio Gana Rossa, questo lo conosciamo fin troppo bene, anche se quasi sempre nella sua veste bianca, in inverno.
Partiamo da casa con cielo molto nuvoloso ed un primo controllo alle previsioni attorno alle due mete ci fanno scegliere per il rifugio Gana Rossa.
Ci siamo saliti sempre dalla Leventina e da ogni percorso possibile, ma prendendo spunto da una escursione dell' amico Marcellopropongo agli amici di farlo strano, ovvero di salire dal lato della Valle di S.Maria, scavallare alla Sella di Or Languosa e scendere al noto rifugio.
L'idea piace, sempre bello scoprire percorsi diversi, anche se ben sappiamo che gli ultimi 400mt di dislivello e circa 1km saranno senza sentiero.
Partiamo alle 08:00 dal Parcheggio Cacciatori del Piano di Segno, è un gran bel posto, ben noto ai cercatori di funghi, ma oggi è immerso nell'umidità e nelle nuvole. Non ci scoraggiamo, anzi contenti che non piove.
Ci avviamo a piedi verso le baite di Pian Segno (la strada è chiusa al traffico) per circa 600mt poi una palina a sinistra ci indica la direzione per il passo Bareta, dove si può scendere alla Capanna Gorda, al rifugio Nido d'Aquila o proseguire verso la Capanna Piandioss.
Inizia una bella salita tra i larici e gli abeti, su bel sentiero ma reso molto sdruciolevole dalle pietre e radici bagnate dalla pioggia notturna.
In poco più di 10min sbuchiamo bella bella radura di Bronich, con un alpeggio, posto stupendo.
Il sentiero prosegue con debole salita nel bosco, a Q1990 troviamo un baitello di cacciatori, sistemato bene ed in questo periodo abitato.
Si prosegue sempre su ottimo sentiero, pulito e a tratti anche molto largo, pensiamo sia largo per la manutenzione della linea ad alta tensione.
I pilastri dell'alta tensione sono il punto di riferimento ideale di tutta l'escursione:
la capanna si trova sotto il tragitto della linea sul lato Leventina, un pilastro si trova proprio alla sella di Or Languosa, ed un altro pilastro si trova sulla cresta della Cima di Gana Rossa che scende verso la Valle di S.Maria.
Lungo il sentiero li incontriamo varie volte e giunti sotto la cima della Gana Rossa ci indicano con precisione la cresta che dobbiamo percorrere.
La visibilità è sempre scarsa, la Gana Rossa la vediamo per pochi minuti, ma la cresta di salita è bene vidente.
Qui commettiamo un errore.
Sapendo che non c'e' sentiero sulla carta svizzera, non seguiamo la traccia di Marcello, che ha proseguito sul sentiero per il passo Bareta fino ad una piccola elevazione quotata 2050mt sulla CNS per deviare poi a destra per la cresta. 
Pensando di dover comunque arrivare in cresta abbandoniamo il sentiero poco prima, individuando ad occhio un possibile percorso nell'erba fino ad un pilastro dell' alta tensione.
Duecento metri di pura salita, erba bagnata, pietre viscide, rododendri bagnati, pendenze parecchio importanti.
Impieghiamo una buona mezz'ora per salite al pilastro, una faticaccia notevole e tante scivolate.
Al pilastro troviamo una traccia di sentiero che percorre proprio la cresta, se avessimo proseguito sicuramente avremmo faticato molto-molto meno.
Qualche minuto per fiatare e ripartiamo, non piove ancora, ma meglio camminare asciutti, anche se dalle ginocchia in giù siamo completamente bagnati.
Ora seguiamo la traccia di sentiero, abbastanza evidente, la rinforziamo con deglio ometti di sasso nei punti più incerti.
A Q2280 circa il sentierino abbandona la cresta, per deviare a sinistra in direzione di un ennesimo pilastro.
Raggiunto il pilastro tocchiamo la massima altitudine di oggi, 2380mt, poco sotto la vera Sella di Or Languosa.
Siamo a cavallo tra la Valle di S.Maria e la Leventina, purtroppo la vista è ofuscata in tutte le direzioni, seguendo i soliti pilastri vediamo il tetto del rifugio, poco più di 100mt sotto di noi.
Si scende seguendo le bollature bianco-blu-bianco che portano al rifugio, dove arriviamo asciutti, almeno dalle ginocchia in sù, alle 10:30.
Siamo soli, di matti in giro con questo tempo non ce ne sono tanti.
Accendiamo la stufa cercando di asciugarci al meglio.
Fuori inizia a piovere e piuttosto bene.
Alle 11:30 pranziamo, è presto certo ma seguendo le previsioni puntiamo a lasciare la capanna tra alle 12:30.
Consumati i panini (grazie agli amici, io stupidamente l'ho dimenticato a casa e  hanno condiviso con me una parte del loro), attacchiamo il dolce la Nuvola, noto dolce di Como.
Le nuvole fuori continuano a scaricare acqua in buona quantità, noi scarichiamo la nuvola innaffiandola con del buon prosecco.
Pulizie e pagamenti (busta e cassa in capanna), continuando a spiare sia le previsioni (animazione passaggio perturbazione) che fuori dalla finestra.
Alle 13:00 decidiamo di partire anche se piove piuttosto bene.
Risaliamo alla sella, sotto il pilastro e scendiamo seguendo il sentierino e gli ometti che abbiamo lasciato.
Ora seguiamo la cresta quasi fino in fondo, dove commettiamo un ultimo errore.
Una cinquantina di metri sopra il sentiero per il passo Bareta, vedo una bella traccia che scende a sinistra e convinco gli altri a seguirmi, la direzione è giusta.
La traccia si perde poi tra i rododendri quindi discesa wild fino al sentiero, se si proseguiva in cresta era certamente meglio.
Ora sul sentiero è tutto più tranquillo, anche la pioggia è calata un pò.
Al baitello dei cacciatori finalmente smette e possiamo scrollarci di dosso la pioggia accumulata sulle mantelle e kway.
Passaggio a Bronich e discesa verso Pian Segno dove possiamo anche vedere le tante baite che alla mattina non avevamo visto per la foschia.
Un bel giro, breve ma intenso, lunghi traversi con poca pendenza ed un bel tratto wild (molto wild all'andata) per 900mt di dislivello, penso che in una giornata così non si poteva sperare di meglio.

 
 
   
 

            Vista da Paolo   -    (brown)

 

Si riparte con la nuvola fantozziana domenicale.

Noi della Girovagando abbiamo l'abbonamento gratuito.

E quindi calcoli su calcoli per capire il posto con meno acqua e programmazione degli orari per prenderne meno. La Gana Rossa ci chiama ma questa volta dal versante opposto .

Mai provata questa salita e cosi' partiamo dal parcheggio cacciatori di Pian Segno dalla valle di Santa Maria prima del Lucomagno. La prima parte del sentiero molto facile e con poca pendenza mentre giunti alla cresta per raggiungere la bocchetta le pendenze sono verticali.
Prima di iniziare il muro del pianto, parte non molto lontano una coturnice che avevamo sentito cantare gia' in lontananza.

Giunti in colma ci riposiamo e riprendiamo fiato mentre sentiamo un concerto di cervi che bramiscono insistentemente nei boschi sotto di noi.

L'ultimo strappo ripido ci aspetta prima di arrivare all'ultimo traliccio che fa da faro per individuare il passaggio.

Con l'umidita' i cavi scaricano e tutto intorno si sente un forte scricchiolio un pochino inquietante.
Cento metri piu' in basso la capanna ci aspetta e non appena entrati inizia a piovere copiosamente .

Almeno ci e' andata bene la salita.

La capanna la conosciamo bene e sappiamo gia' come muoverci cosi' che pranziamo e festeggiamo con dolci e spumante come al nostro solito.

Per cosa abbiamo festeggiato? nessun motivo particolare!!

Anzi le prove per i festeggiamenti del compleanno di Angelo visto che  lui alla fine non e' potuto venire.
Ritorno sotto l'acqua per meta' del percorso e alle 15 siamo di nuovo al parcheggio pronti per il rientro a casa.
Abbiamo sfruttato al massimo la giornata per raggiungere una vecchia conoscenza su un nuovo percorso .

A presto
Paolo 

 

 
 
   
 

            Vista da Gimmy     -    (barba43)


Chissà per quale strana teoria meteorologica ,ultimamente il meteo è bello  o o comunque discreto in settimana e alla domenica ----acqua  

Vabbè  lasciando da parte il discorso meteo,che ha comunque condizionato la giornata,parliamo di questa escursione.
Raggiungere la Gana rossa da questa parte è  stata comunque una cosa inedita,  il percorso del sentiero tranquillo, a parte le rocce bagnate, ad un certo punto via con un pezzo  wild ,(vederlo dal basso sembrava molto piu' facile)
un taglione  fatto solo all' andata molto impegnativo ,oltre alla pendenza importante ,il tutto reso viscido da rocce ,terra e vegetazione bagnata.
In capanna un pò di calduccio,panino ,poi nuvola, ( dolce comasco) prosecco 
caffè ,grappetta ,vov,e dopo una pausa riposante di circa un' ora
via al ritorno sotto l' acqua (che lavata), !!!!!!!!


CIAO ALLA PROSSIMA

 
 
 
   
 

            Vista da Luciano   -    (barba43)

 

Una promessa e debito, infatti la settimana scorsa  a Giorgio  gli avevo detto, vengo la prossima,  infatti non pensavo che era brutto tempo anche questa Domenica, poi per festeggiare l'Amico Angelo ci mancherebbe restare a casa, anche se all'ultimo momento il festeggiato per problemi personali ha rinunciato.
Comunque non è la prima volta che si prende acqua, almeno durante la salita non ha piovuto, ma la discesa ne ha buttato giù anche per la parte della salita.

Una salita come ormai siamo abituare a fare, certo che la ravanata  fuori sentiero su erba bagnata e radici di Rododendri e ceppi di Mirtilli, li mi han tolto il respiro, che avevo la lingua come quella del Camaleonte, ....tranne che lui prendeva la preda.

Comunque arrivati in cima, una pausa per assestare i battiti, per poi scendere giù al Rifugio ormai Battezzato e Ribattezzato altre volte con pranzi Luculliani, terminata la festa purtroppo si doveva scendere pioggia si o pioggia no.


                                      ciao a tutti belli e brutti

 

 
 
     
 
RIASSUNTO del PERCORSO
Percorso Totale : 9,1 Km totali, 6h:00m totali, 4:20m di cammino
Andata : 4,5 Km, 2:35 lorde, 10m soste
Ritorno : 4,4 Km, 2:00 lorde, 05m soste
Dislivello :  730 mt di assoluto , 900mt di relativo
Libro di vetta:  In capanna
Copertura cellulare:  Buona, in capanna avvicinarsi alle finestre o alla porta
Partecipanti :

 Giorgio, Paolo, Gimmy, Barba

 
 
   
   

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Kommentare (3)


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numbers hat gesagt: Grandi!!!
Gesendet am 28. September 2021 um 12:53
Mai mollare !!!
Meteo davvero ostico nel periodo.

Concordo, non serve un motivo particolare x far festa con gli amici :):):)

Ciao

GIBI hat gesagt:
Gesendet am 29. September 2021 um 09:09
Sempre bello ed appagante raggiungere la Gana Rossa ... fatto poi in modo strano ancora dì più .. Complimenti !

Ciao Giorgio

Amedeo hat gesagt:
Gesendet am 29. September 2021 um 10:15
Mai fatta da quel percorso, a presto, spero!?
Ciao
Amedeo


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