Campra - Pian Segno.
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Ritrovo alle 8,30 con Monica e Francesca per andare a Campra a fare sci di fondo. Mi sono portato sia gli sci da skating che quelli da alternato, quando arriviamo al centro fondo però notiamo che la strada per il Passo di Lucomagno è chiusa, memore delle numerose salite al passo fatte ai tempi in cui la cantonale veniva chiusa durante la stagione invernale, io e Monica decidiamo di tralasciare lo sci di fondo propriamente detto per darci al fondo-escursionismo.
Monica ha un paio di "squamati", io metto una sciolina blu mischiata con un po' di verde, dovrebbe tenere!
I primi 100 metri di strada li percorriamo con gli sci in mano poi la neve sopra l'asfalto, almeno ai lati, diviene abbastanza consistente da poterli calzare.
Arriviamo alla prima galleria, qui è giocoforza levare gli sci, il "portage" con gli sci da fondo è comunque ben poca cosa rispetto a quello da farsi con gli attrezzi da scialpinismo, ricalziamo gli sci, arriviamo alla galleria paravalanghe dove però la neve è penetrata, qui teniamo gli sci ai piedi.
Poco dopo deviamo a sinistra per l'Alpe Sagno seguendo le tracce delle motoslitte. Incontriamo infatti uno di questi mezzi con un guidatore veramente gentile che ci lascia passare e, addirittura, spegne il motore. Lo salutiamo e ci dirigiamo verso le baite di Piano, proseguiamo fino al ponte sul Rio Lareccio e quindi, visto che l'appuntamento con Francesca è per le 13,30, decidiamo di tornare.
Per non rifare lo stesso tragitto attraversiamo il pianoro verso l'Alpe Segno e risaliamo quindi verso la cantonale, da qui torniamo al bivio di quota 1645 metri e prendiamo la stradina che percorre il lato idrografico sinistro della valle del Brenno, le tracce delle motoslitte ci permettono di scendere rapidamente, incontriamo e superiamo qualche ciaspolatore, noi siamo decisamente più veloci.
Arriviamo alla Bolla del Corno dove termina la stradina.
In dieci minuti siamo di nuovo a Campra in perfetto orario per l'appuntamento con Francesca.
Partiti per fare fondo abbiamo poi optato per una tranquilla escursione in mezzo al silenzio in questa magnifica zona, alla fine ci siamo divertiti molto: gli sci da fondo rispetto alle ciaspole danno senz'altro più soddisfazione.
La valutazione è WT1 perchè comunque non si può certo parlare di scialpinismo ma neppure di escursione a piedi.
Non avendo previsto di fare un'escursione ho lasciato la macchina fotografica a casa per cui le foto sono state scattate con il telefono e sono quindi quello che sono.
Monica ha un paio di "squamati", io metto una sciolina blu mischiata con un po' di verde, dovrebbe tenere!
I primi 100 metri di strada li percorriamo con gli sci in mano poi la neve sopra l'asfalto, almeno ai lati, diviene abbastanza consistente da poterli calzare.
Arriviamo alla prima galleria, qui è giocoforza levare gli sci, il "portage" con gli sci da fondo è comunque ben poca cosa rispetto a quello da farsi con gli attrezzi da scialpinismo, ricalziamo gli sci, arriviamo alla galleria paravalanghe dove però la neve è penetrata, qui teniamo gli sci ai piedi.
Poco dopo deviamo a sinistra per l'Alpe Sagno seguendo le tracce delle motoslitte. Incontriamo infatti uno di questi mezzi con un guidatore veramente gentile che ci lascia passare e, addirittura, spegne il motore. Lo salutiamo e ci dirigiamo verso le baite di Piano, proseguiamo fino al ponte sul Rio Lareccio e quindi, visto che l'appuntamento con Francesca è per le 13,30, decidiamo di tornare.
Per non rifare lo stesso tragitto attraversiamo il pianoro verso l'Alpe Segno e risaliamo quindi verso la cantonale, da qui torniamo al bivio di quota 1645 metri e prendiamo la stradina che percorre il lato idrografico sinistro della valle del Brenno, le tracce delle motoslitte ci permettono di scendere rapidamente, incontriamo e superiamo qualche ciaspolatore, noi siamo decisamente più veloci.
Arriviamo alla Bolla del Corno dove termina la stradina.
In dieci minuti siamo di nuovo a Campra in perfetto orario per l'appuntamento con Francesca.
Partiti per fare fondo abbiamo poi optato per una tranquilla escursione in mezzo al silenzio in questa magnifica zona, alla fine ci siamo divertiti molto: gli sci da fondo rispetto alle ciaspole danno senz'altro più soddisfazione.
La valutazione è WT1 perchè comunque non si può certo parlare di scialpinismo ma neppure di escursione a piedi.
Non avendo previsto di fare un'escursione ho lasciato la macchina fotografica a casa per cui le foto sono state scattate con il telefono e sono quindi quello che sono.
Tourengänger:
paoloski

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