Kurzbericht 

2 ottobre 2016: rifugio Cuney m.2652 (AO): giornata appropriata per un escursione azzeccata!


Publiziert von Alberto , 19. Oktober 2016 um 13:46. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Aostatal
Tour Datum: 2 Oktober 2016
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 3:45
Aufstieg: 960 m
Strecke:Porliod m. 1880 [p ] con area pic-nic con postazioni per barbecue, 2 fontane e 2 wc - Larset m. 1930 (bar-ristorante situato a 500 metri dal parcheggio) - seguiamo il segnavia n° 11B - Tsa de Fontaney m.2307 - Col du Salvé m.2568 - segnavia alta via n° 1/11 - bivio con tracciato in parte esposto e con catene - rifugio Cuney m. 2653 km. 6,58 disl. +820 -75 minuti effettivi 150 (ore 2,30) RITORNO: p. ore 13,50 dal rifugio Cuney m. 2653 - bivio per Porliod con segnavia n° 11C che raggiunge la nuova strada sterrata in ottime condizioni che giunge fino alla quota 2530 per scendere a servire la Tsa de - Chavalery m. 2435 (il sentiero ne taglia alcuni tratti) - a. ore 17,15 a Larset m. 1930 (bar-ristorante situato a 500 metri dal parcheggio) km. 8,500 disl. +140 -835 minuti effettivi 161 (ore 2,40)
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Milano - autostrada A4 MI/TO - seguire per Aosta e uscire a Nus - entrare nell'abitato e prima di uscire seguire le indicazioni in blu per Saint Barthélemy,prendere a salire a destra la strada che conduce a Petit/Fénis - Blavy - Val Dessus - Les Fabriques - Lignan con wc e fontana - Porliod m. 1880 [p ] con numerosi posti auto, zona con punti per barbecue ,2 fontane e wc
Unterkunftmöglichkeiten:rifugio Cuney m.2652
Kartennummer:carta escursionistica comunità montana Monte Emilius 1: 25.000

Vista da Alberto: Dopo l'anticipato avviso che solitamente Andrea mi manda per eventuale escursione,anche questa volta mi propone un' escursione in una zona che ho già visitato,tranne la meta,una delle tante che si possono raggiungere anche compiendo un giro ad anello.

La meteo è insistente avvisa che al nord non sarà una giornata da cime e lunghe camminate,a meno che si voglia prendere qualche metro cubo di acqua: sicuramente sabato,per coloro che non possono cambiare giorno,avranno potuto constatare che non era una gran giornata,ma se si va in una delle tante strutture per passare in allegra compagnia una giornata anche se uggiosa,va più che bene,sempre se si è disposti ad accettare dislivelli contenuti raggiungibili su percorsi che riducano al minimo il rischio di farsi male (anche se può succedere,ed è successo, percorrendo strade sterrate).

Andrea mi avvisa che ci si metterà d'accordo sabato,in modo tale da poter meglio valutare se è il caso di andare in valle d'Aosta o rimandare ad altra data l'escursione: così si valutano le meteo che concordano insistentemente che ad ovest,in particolare la valle d'Aosta,non vi sarà pioggia ma un miglioramento.

Le meteo vanno considerate sempre con la dovuta precauzione: alzarsi presto,intraprendere un viaggio decisamente non proprio breve ed oltre tutto non proprio economico visto il costo dell'autostrada,sempre meglio essere sicuri che non si vada incorrere ad un inutile decisione,oltre al tempo di percorrenza del sentiero e la quota da raggiungere.

Poi,come mi è capitato,partito con la pioggia in auto,arrivato al luogo di partenza per effettuare l'escursione,il cielo si prendeva più spazio tra le nubi e via via migliorava sempre più regalandomi una giornata inaspettatamente senza più una nube: cosa che può capitare anche al contrario!

Andrea mi conferma ciò che ho riscontrato e vuole sentire un mio parere: rimandare...ok,e se poi è peggio nel prossimo fine settimana? E visto che da qualche annetto a metà di ottobre pesta una sacco di neve,lassù non ci si va più.

Ma gli altri che ne pensano? Mi dice che lasciano la decisione a me...però,fanno tutti "Ponzio Pilato" he he he...grande responsabilità!

Secondo me si può andare,Andrea accetta e si parte alla volta della Vallee e mentre siamo ai suoi confini,ben si nota che il tempo è decisamente favorevole rispetto alla Lombardia e verso est.

Certo,non è una giornata senza nuvole ma meglio di così non si poteva pretendere,anzi,ci è andata di gran lusso.

Giunti alla località di Porliod m.1880 dove si trova un grande parcheggio attrezzato per pic-nic con wc a disposizione,fontane,panche e tavoli con postazioni per barbecue e alberi per chi ama l'ombra e la frescura.

Alle ore 8,30 siamo in cammino,ovviamente il Bradipo ha scelto tale luogo di partenza perché l'escursione risulta più breve rispetto il partire da Lignan,considerazione che ho fatto visto che io e Giuseppe non rifiutiamo percorsi più brevi: eventualmente,con il tempo risparmiato si può valutare se procedere nella traversata per raggiungere il bivacco Reboulaz e fare ritorno per il sentiero che già conosco.

Mentre procediamo scappa qualche gocciolina sporadica,il vento spinge le nubi e piano piano il cielo prevale anche se è un susseguirsi di variabilità ma senza pioggia che desterebbe preoccupazione,non tanto per il tracciato che lo definirei più che facile,almeno fino al colle se non poco oltre,perché il tratto del traverso anche se un buon sentiero,in caso di scrosci d'acqua potrebbe causare cadute di sassi e rendere pericolosa la traversata.

Giunti al Col du Salvé si nota il lontano rifugio a cui non manca molto in quanto dislivello ma se paragonato con le tempistiche è oltre i tempi: mancano 45 minuti,mentre pochi passi dopo si trova una vecchia segnaletica che indica l'alternativa al tracciato classico.

Da Bradipo che sono,considerando l'alternativa classica è ovvio che la scelgo anche se si deve scendere un poco per poi risalire,inoltre penso a Giuseppe che potrebbe avere delle difficoltà come me se si trovasse su un percorso esposto e con catene: poi,potrebbe darsi che sia fattibile senza problemi,ma,considerando le tempistiche che stiamo superando,meglio procedere sicuri su tracciato classico.

Alle ore 12,10 giungiamo alla destinazione che Andrea ha scelto: il rifugio Cuney con il vicino santuario ancora aperto che merita una visita e che ci ospita per il pranzetto considerando che fuori il sole non era stabile,le nuvole ne coprivano i suoi caldi raggi e l'aria ovviamente non era proprio invitante per fare un picnic all'esterno vista la quota considerevole e la temperatura quando l'ombra prevaleva: si tenga presente che sabato ha nevicato sulle cime della valle d'Aosta,quindi la temperatura si è praticamente abbassata e,giacca a vento,guanti,fascia in pile per le "paraboliche" andava più che bene.

Dopo il pranzetto entriamo nel piccolo rifugio dove il malcapitato Bradipo si attiene alle usanze della zona,senza osservare bene cosa proponeva in alternativa il menù: si decide per la "coppa dell'amicizia" che i molti sanno cosa sia ma io ne avevo solo una vaga idea,confermatami dopo il suo assaggio leggermente graduato.

Diciamo che le 2 sostanze che vi si trovavano al suo interno si sentivano anche se una era la predominante,in quanto (per uno come me) i suoi effetti ne risentivo nella capa (testa) oltre a ciò,anche i padiglioni auricolari non necessitavano più di una fascia che ne riscaldasse le loro sfortunata posizione esterna,ma bensì avevano bisogno di un certo raffreddamento (anche un estintore sarebbe stato appropriato).

Comunque,avendo anche la capacità di esercitare ancora del potere sulle mie funzionalità celebrali,desisto nel proseguire questo continuo giro d'amicizia e lascio il passo a chi riesce a connettere nonostante la briosità che questa bevanda riesce a dare agli individui che ne saggiano il suo nettare: mi pare che questa poetica rappresentanza di tale bevanda,debba ricercarsi sui fumi che ancora oggi sto smaltendo he he he!

Bene,come capita in tutte le uscite,anche oggi il tempo stringe,quindi ci avviamo verso il rientro,però tramite altro percorso che propongo,considerando che le tempistiche lo danno più lungo di 15 minuti,tramite la bella strada sterrata che vi giunge fino ai 2530 metri,dove ci si innesta tramite il sentiero: volendo la si può tagliare con altri tratti di sentiero ma essendo panoramica la percorriamo interamente fino al parcheggio.

Felici per aver trascorso una bella giornata in un luogo di meritevole visita che da la possibilità ai più esosi di compiere un bellissimo anello e magari risalendo cime panoramiche adatte anche ai soggetti come il Bradipo delle Alpi.

Ora resta di andare a fare spesa locale e la decisione se cenare fuori onde evitare code intense sull'autostrada,ma a quanto pare c'è poco movimento e all'innesto sulla Milano - Torino ci si arriva senza problemi dove il movimento è un po più intenso ma ad ogni modo le tempistiche sono state favorevoli: possiamo dire che tra la meteo e il presunto traffico INESISTENTE del rientro,siamo stati fortunatissimi!!!!!

Ringrazio Andrea per la scelta della meta e a tutti gli amici per aver avuto fiducia in me in quanto alla scelta dell'itinerario migliore e più consolo: cosa che cercherò sempre di mettere in conto perché la mia politica a riguardo,è di pensare a coloro che faticano di più,una cosa che raramente viene presa in considerazione dalla moltitudine di escursionisti che organizzano per gli amici.

 

Alla prossima!


Tourengänger: Alberto, gonzo


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