La Petite Roussette (2959 m)
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Ignoravo l’esistenza della Petite Roussette. Sulla CNS non esiste ed il Brandt non ne parla. Ne sentii parlare qualche mese fa su camptocamp e la trovai una meta interessante : facile ma non banale.. su una cresta laterale ma con un panorama di tutto rispetto.. insomma, una cima ideale per incominciare la stagione in Vallese ! e così faccio.
La giornata è uggiosa. Le nubi alte, ma nere. Minaccia di piovere.
Parto dal parcheggio in alto ad Arolla in direzione Remointse de Pra Gra. Strada già fatta mille volte. Superato l’alpeggio, le cose si incominciano a fare interessanti.. Seguo il sentiero per la Cabane des Aiguilles Rouges, quindi lo abbandono per incominciare a salire in diagonale su una bella pietraia mista a terra. Raggiunta una morena, ora procedo lungo la linea di massima pendenza. Sopra di me ho una fascia rocciosa che mi infastidisce, perché ho paura di non poterla superare. La cima è invisibile, non ho idea dove sia, tranne vederla sul mio GPS. Alla fine non incontro difficoltà di sorta, e anche il tempo mi grazia facendo cadere solo qualche goccia. Dal pianoro, ben chiaro sulla CNS, sotto l’imponente Roussette, il passo alla vetta è brevissimo. Anzi, la vetta stessa è una grande spianata, il cui punto più alto è difficilmente individuabile. Mi guardo attorno, le nubi ostruiscono qua e là il panorama, ma oggi è così, non si poteva chiedere di meglio ! E la vetta è stata divertente al punto giusto !
Per la discesa mi tengo più a sinistra, tanto per variare, e sfrutto qualche nevaio. In breve sono sul sentiero che viene dal Col des Ignes.
È presto. Non piove. A questo punto una visita alla Cabane des Aiguilles Rouges ci sta ! Il sentiero che da bambino mi sembrava espostissimo ora potrei farlo ad occhi chiusi. In capanna mi prendo un tè e scambio due chiacchiere con il custode, a cui dico che ho appena fatto la Petite Roussette. “Ah, allora eri tu che ho visto scendere prima, col binocolo !”. E mi conferma che d’estate non la fa nessuno, mentre d’inverno è una meta molto frequentata.
Sulla strada di ritorno per Arolla non posso non fare una “diversione” alla Tête du Tronc, una cima insignificante, ma un bellissimo balcone sulla valle sottostante (e, come la cabane des Aiguilles Rouges, un ricordo di tanti anni indietro).
E così, il ghiaccio è rotto. Inizia questa nuova estate vallesana !

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