Poker + 1 o + 3?
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Careser 3186 m - Campisol 3159 m - Mezzena 3121 m - Rossa di Saent 3347 m e Punta Martello 3357 m
Ci hanno chiesto se ci abbiamo preso gusto, beh con una giornata del genere abbiamo voluto strafare e a sera si sentiva e tanto. Cinque 3000 di seguito...mai fatti...e dei cinque 3 anche risaliti e anche i pochi metri di risalita alla Mezzena sono stati duri, lo giuro!
Siamo ancora in Trentino, per un altro bel giro di 3000 e, con l’occasione andare a trovare i gestori del Rifugio Dorigoni.
Arriviamo al parcheggio del Coler che ancora non c’è nessuno. La sbarra è alzata ma, il gettone per il macchinoso pagamento, la macchinetta non lo dà, proviamo più volte ma niente da fare e quindi parcheggiamo, vedremo al ritorno.
Costeggiamo il torrente Rabbies. Prendiamo il sentiero delle cascate e raggiunto il Doss de le Cros deviamo per il Baito Campisol. Continuiamo in ripida salita fino a raggiungerlo. La giornata è strepitosa ma con forte e freddo vento che al momento 'però non dà molto fastidio.
Proseguiamo sul sentiero che va verso la Val Maleda, sentiero che però abbandoniamo poco dopo, nel punto in cui comincia a scendere. Non ci sono indicazioni e al momento la traccia, causa erba alta, non è visibile all’inizio ma, dando uno sguardo poco più in alto si vede che c’è traccia di passaggio. Salendo, diventa sempre più evidente e, una volta entrati nel vallone compaiono degli ometti che accompagnano fino al Baito Campisol Alto. Da qui in poi per noi, non c’è più nulla da cercare se non di raggiungere nel miglior modo possibile, la dorsale alla nostra dx che porta alla cima Careser. Sembra vicina ma è ingannevole. Raggiunta la dorsale ricompaiono gli ometti. La seguiamo fino a raggiungere la cresta che separa la Val di Rabbi dalla Val di Pejo. Andiamo a sx e tocchiamo prima Cima Careser e poi Cima Campisol.
Torniamo quindi a Cima Careser, nel frattempo sono arrivate le prime due anime della giornata, scendiamo alla Bocca di Saent sud dove incrociamo qualche altra persona, le uniche della giornata a parte attorno al rifugio! Saliamo dunque a Cima Mezzena. Il percorso per la Rossa di Saent presenta solo un punto un poco più impegnativo, dove bisogna utilizzare le mani, ma la presenza di ometti aiuta a scegliere i passaggi migliori.
Giunti in cima dobbiamo fare il punto della situazione. Vorremmo proseguire per la Punta Martello, è vicina ma il percorso è di quelli che richiedono tempo, tra l’altro lungo la discesa dalla Rossa e fino al punto più basso, ci sono delle lingue di neve, forse evitabili forse no, chissà!
Senza controllare l’ora, decidiamo di proseguire, la giornata merita. Lasciamo gli zaini sulla Rossa, portandoci dietro il minimo indispensabile per la traversata. La discesa tra blocchi di pietre sarebbe semplice se non fosse che troviamo un po’ di vetrato e che, per evitare di mettere i ramponi, dobbiamo fare un po’ di “ghirigori” per bypassare i nevai. Raggiunto il punto più basso, la risalita alla Punta Martello è facile e pulita. Dalla cima percorriamo brevemente l’ampia cresta fino all’ometto terminale, il panorama è eccezionale!!!
Brevissima sosta e ritorno alla Rossa. Ricompattati gli zaini ritorniamo a Cima Mezzena e quindi su sentiero bollato scendiamo al Rifugio Dorigoni, dove ci accorgiamo che sono le 16.45. Altro che due chiacchiere ormai, abbiamo giusto il tempo di mangiare qualcosa e poi dovremo scappare, se già i gestori non stanno cenando!
Mangiamo e chiacchieriamo contemporaneamente ma un’oretta se ne va. Salutiamo gli amici promettendo loro che torneremo con più calma entro la fine della stagione.
Discesa con il classico 106 che dopo aver percorso un bellissimo pianoro precipita a Pra Saent con il Sentiero degli Alpinisti. Breve risalita e quindi nuovamente per le cascate torniamo al posteggio…ormai chiuso!
Tutto ciò per non pagare il parcheggio!!!!
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