Calnègia -1108 mt- (da Bignasco).
|
||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Il mio interessamento per la Val Bavona, iniziò dopo aver letto, anni fà, un libro di Paolo Rumiz, ovvero: "La leggenda dei monti naviganti".
Giunti in auto a Bignasco (443 mt), parcheggiamo comodamente in centro paese. Individuiamo la segnaletica color marrone, che rappresenta: il "Sentiero della Transumanza". L'itinerario si sviluppa all'interno di un bosco, molto suggestivo, per la particolarità di avere massiccia presenza di muschio che ricopre in gran parte gli enormi massi erratici e pietre cosparse. Il sentiero inizialmente rimane sul lato destro orografico del fiume Bavona, dopodichè, proseguirà sulla sponda opposta.
In tutta la prima tratta di fondovalle: Bignasco-Foroglio, è possibile a più riprese, osservare le caratteristiche della valle. Impressionanti i -BALOI- massi enormi staccatosi dalle ripide e strapiombanti pareti, movimento dovuto alla pressione dei ghiacciai sulla roccia. Numerosi -SPLÜI- ovvero caverne naturali, importanti testimonianze di un passato duro e ardito per i veri montanari d'epoca. Lunghi -MURETTI A SECCO- opere manuali d'altri tempi, utili ad indirizzare e non far disperdere i bovini destinati al pascolo. Infine -PRATI PENSILI - piccoli giardini collocati sui massi muniti di scalette rudimentali per giungervi sopra di esso.
Arriviamo così, a Foroglio (697 mt) tappa intermedia dell'escursione, dopo aver attraversato suggestivi nuclei di baite, tra questi cito: Mondada (566 mt), Fontana (620 mt), Sabbione (647 mt) e Ritorto (650 mt). A Foroglio è impossibile non fermarmi qualche minuto,ammirando la maestosa e potente cascata. Dopodiche' il sentiero sale decisamente in maniera ripida, si cammina a mezzacosta, spesso su gradoni ben definiti e protetti da corrimano, nei punti in cui si espone. Si arriva a Puntid (890 mt), rinomato agglomerato di baite, famoso per la presenza del bellissimo ponte in pietra ad arco. Sotto di esso, scorre impetuosamente il fiume Calnègia, che levigherà con maestria i massi che compongono il suo letto dando delle forme particolari inserite in un contesto naturale stupendo.
L'itinerario continua sul lato destro orografico del fiume Calnègia, l'ambiente diverrà sempre più selvaggio e incontaminato. Arriviamo così, al bivio per Gerra, riconoscibile dal semplice ponte in legno. A questo punto, viriamo a destra per Gerra (1045 mt), nucleo di baite e ruderi in pietra, ambiente surreale delimitato da enormi ed impressionanti macigni di origine franosa, sotto i quali, l'uomo che viveva in questa valle conservava le proprie primizie e generi alimentari. Superate le baite di Gerra, notiamo che la portata del letto del fiume, consente di proseguire intuitivamente verso Calnègia, senza dover tornare al bivio citato in precedenza, dove e' collocato il segnavia per Calnègia, bivio comunque raggiungibile in pochi minuti. In questa maniera è possibile ricollegarsi al sentiero principale che superando ancora qualche morbido metro di dislivello permette di attraversare un'ampia prateria selvaggia, dove si guadano agevolmente dei corsi d'acqua che discendono dalle pareti rocciose laterali; alcune di queste cascate sono ancora ibernate e ghiacciate.
Finalmente dopo circa 4 ore di cammino eccoci a: CALNÈGIA (1108 mt), meditando la bellezza di questo luogo sotto l'imponente mole del Madone di Formazzöö. Accompagnati dal soffio del vento e lo scrosciare del fiume Calnègia, consumiamo un pasto nella solitudine di questa valle. Per la discesa utilizziamo lo stesso tragitto utilizzato all'andata, sostando al Grotto dei Baloi a Fontana, dissetandoci con un paio di Calanda Braü.
NOTE : Bignasco - Calnègia considerare circa 25 km tra andata e ritorno superando un dislivello di 700 mt, sentieri intuibili e segnalati: T2 agevole la classificazione tecnica della gita.
Giunti in auto a Bignasco (443 mt), parcheggiamo comodamente in centro paese. Individuiamo la segnaletica color marrone, che rappresenta: il "Sentiero della Transumanza". L'itinerario si sviluppa all'interno di un bosco, molto suggestivo, per la particolarità di avere massiccia presenza di muschio che ricopre in gran parte gli enormi massi erratici e pietre cosparse. Il sentiero inizialmente rimane sul lato destro orografico del fiume Bavona, dopodichè, proseguirà sulla sponda opposta.
In tutta la prima tratta di fondovalle: Bignasco-Foroglio, è possibile a più riprese, osservare le caratteristiche della valle. Impressionanti i -BALOI- massi enormi staccatosi dalle ripide e strapiombanti pareti, movimento dovuto alla pressione dei ghiacciai sulla roccia. Numerosi -SPLÜI- ovvero caverne naturali, importanti testimonianze di un passato duro e ardito per i veri montanari d'epoca. Lunghi -MURETTI A SECCO- opere manuali d'altri tempi, utili ad indirizzare e non far disperdere i bovini destinati al pascolo. Infine -PRATI PENSILI - piccoli giardini collocati sui massi muniti di scalette rudimentali per giungervi sopra di esso.
Arriviamo così, a Foroglio (697 mt) tappa intermedia dell'escursione, dopo aver attraversato suggestivi nuclei di baite, tra questi cito: Mondada (566 mt), Fontana (620 mt), Sabbione (647 mt) e Ritorto (650 mt). A Foroglio è impossibile non fermarmi qualche minuto,ammirando la maestosa e potente cascata. Dopodiche' il sentiero sale decisamente in maniera ripida, si cammina a mezzacosta, spesso su gradoni ben definiti e protetti da corrimano, nei punti in cui si espone. Si arriva a Puntid (890 mt), rinomato agglomerato di baite, famoso per la presenza del bellissimo ponte in pietra ad arco. Sotto di esso, scorre impetuosamente il fiume Calnègia, che levigherà con maestria i massi che compongono il suo letto dando delle forme particolari inserite in un contesto naturale stupendo.
L'itinerario continua sul lato destro orografico del fiume Calnègia, l'ambiente diverrà sempre più selvaggio e incontaminato. Arriviamo così, al bivio per Gerra, riconoscibile dal semplice ponte in legno. A questo punto, viriamo a destra per Gerra (1045 mt), nucleo di baite e ruderi in pietra, ambiente surreale delimitato da enormi ed impressionanti macigni di origine franosa, sotto i quali, l'uomo che viveva in questa valle conservava le proprie primizie e generi alimentari. Superate le baite di Gerra, notiamo che la portata del letto del fiume, consente di proseguire intuitivamente verso Calnègia, senza dover tornare al bivio citato in precedenza, dove e' collocato il segnavia per Calnègia, bivio comunque raggiungibile in pochi minuti. In questa maniera è possibile ricollegarsi al sentiero principale che superando ancora qualche morbido metro di dislivello permette di attraversare un'ampia prateria selvaggia, dove si guadano agevolmente dei corsi d'acqua che discendono dalle pareti rocciose laterali; alcune di queste cascate sono ancora ibernate e ghiacciate.
Finalmente dopo circa 4 ore di cammino eccoci a: CALNÈGIA (1108 mt), meditando la bellezza di questo luogo sotto l'imponente mole del Madone di Formazzöö. Accompagnati dal soffio del vento e lo scrosciare del fiume Calnègia, consumiamo un pasto nella solitudine di questa valle. Per la discesa utilizziamo lo stesso tragitto utilizzato all'andata, sostando al Grotto dei Baloi a Fontana, dissetandoci con un paio di Calanda Braü.
NOTE : Bignasco - Calnègia considerare circa 25 km tra andata e ritorno superando un dislivello di 700 mt, sentieri intuibili e segnalati: T2 agevole la classificazione tecnica della gita.
Communities: Ticino Selvaggio, Hikr in italiano
Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Kommentare (16)