Piz Turba (3018 m)
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Ho voglia di neve, voglia di alta montagna, voglia di ciaspole, voglia di solitaria. Ma non ho voglia di cercar rogne. La ricerca della meta si fa difficile.. alla fine opto per un “progetto” che avevo nel cassetto da un po’ di anni.. una cosa che allora sembrava ardita (un tremila con le ciaspole), ma che poi è diventata quasi una normalità.. In fin dei conti il panorama si preannuncia interessante e la salita non dovrebbe presentare incognite (è una “classica” scialpinistica..) come alcune delle alternative che avevo studiato, ed in questo momento non mi va di rischiare un altro forfait..
La salita alla Fuorcla de la Valletta mi preoccupa un po’, quindi decido di salire allo Stallerberg e di lì seguire la dorsale, passando dall’Uf da Flüe. È più lunga ed il dislivello è maggiore, ma niente di ché, ed in più così mi faccio anche un’altra cima !
Parto da Milano alle 3 e mezza.. il viaggio per Juf sarà lungo, ma ne vale la pena.. in macchina arrivi a oltre 2100 metri – questo era il motivo per cui ai tempi avevo scelto quella cima ! Arrivo alla partenza alle 6 e mezza che il sole è già sorto. -8°C, altre due macchine parcheggiate, qualche scialpinista già lontano.. Parto. La neve è perfetta. Quel genere di neve che adoro per la salita e che raramente incontro. Dura, portante, la ciaspola fa presa senza sprofondare, si sale che è una meraviglia ! Posso tagliare tutte le curve fatte dagli scialpinisti e così in un attimo sono allo Stallerberg. Da lì la salita si fa più dolce e dopo poco sono all’Uf da Flüe. La giornata è spettacolare, non una nube ed un cielo terso come pochi. Già da qui il panorama è molto bello, ma dalla mia meta lo sarà ancora di più, ed è ancora lontana, questo è solo l’inizio.. Scendo alla Fuorcla de la Valletta. Nessuna traccia che sale dove volevo evitare di arrivare.. ecco, forse avevo ragione.. comunque valuterò meglio al ritorno, per la discesa.. Di qui in poi c’è da fare un lungo traverso. Le tracce si sono fatte più deboli, il sentiero estivo passa più in basso, ma il pendio non è esposto come temevo, per cui vado avanti tranquillo. Arrivato vicino alla Forcellina, evito di passare dal colle e punto dritto verso la cresta del Piz Forcellina. Giunto ad una specie di pianoro, mangio qualcosa e curvo verso il Piz Turba, ormai a portata di tiro. Arrivo sotto la pala finale. Qui le pendenze si fanno più sostenute e le tracce degli scialpinisti sono flebili e strette per le mie ciaspole ! ma appena sotto c'è una conca.. un’eventuale scivolata non sarebbe tremenda.. Giunto a metà della salita vorrei ramponarmi, ma è troppo tardi.. sono su un traverso e non ho lo spazio per farlo, così resto concentrato, tiro fuori la picca e vado avanti così, cercando di salire diretto, per evitare il traverso. In un attimo sono al deposito sci. Gli scialpinisti, che avevo visto comparire in gran numero in lontananza sono ancora distanti.. tolgo le ciaspole, mi rampono, lascio giù lo zaino e porto con me solo picca e macchina fotografica. Una breve crestina e sono in vetta. Il panorama è vastissimo, l’Engadina poco più in là e, ben riconoscibili, Bernina e Badile, tra gli altri.. Sto poco in vetta, non voglio scendere troppo tardi, per via della neve che potrebbe peggiorare. Torno al deposito sci, dove nel frattempo sono arrivati tantissimi scialpinisti tedescofoni, venuti da Bivio. Scambiamo qualche parola in un misto di inglese e tedesco, loro salgono in vetta ed io, dopo aver mangiato prosciutto e panfocaccia, incomincio la discesa. Tengo i ramponi per scendere dalla pala, sprofondando però alla grande. Una volta terminato il tratto ripido, metto le ciaspole e vado avanti. La neve si è smollata, ma va ancora bene. Ripercorro i miei passi, con linee dirette ed, arrivato in corrispondenza della Forcellina, decido di scendere da lì. In fondo, la pendenza non mi sembra eccessiva.. anche se non ho ancora ripreso la confidenza con le ciaspole e le pendenze di un tempo, ce la posso fare senza problemi ! e così è. Uno scialpinista, l’unico non venuto da Bivio, anche lui in solitaria, fa la mia stessa scelta, forse seguendo la mia idea. Giunto a fondovalle mi aspetta un lunghissimo tratto di strada quasi in piano.. fa un caldo boia, ma è fatta ! Guardo la mia meta di oggi, che si staglia in fondo alla valle. Non amo, come sapete, i luoghi affollati, ed oggi un po’ di gente l'ho incontrata, ma in fondo per tutto il resto della giornata sono stato in compagnia solo di me stesso.. la mia scelta di itinerario si è distinta da quella di tutti gli altri !
Grande giornata. Poco dopo le due sono alla macchina. Faccio a tempo a fermarmi a Chiasso a fare due chiacchiere con l’amico Lüzzi, con cui abbiamo sempre piacere di scambiarci aggiornamenti sulle mie ultime avventure.
Alla prossima, sono tornato !
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