Pizzo Montalto, Cime del Rosso e Co... "con steccato (io)"
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Aspettando la neve, ma non impazientemente, continuo con questo felice prolungamento della stagione escursionistica… un po’ anche alpinistica… andando a muovere i miei primi passi su alcune splendide cime che, pur trovandosi all’interno del territorio dei miei più consueti girovagamenti montani, ovvero l’Ossola e le sue Valli, non ho mai salito… e se voglio riuscire un giorno a chiudere tutto il cerchio delle cime Ossolane non posso di certo evitare… sfruttando così la tiepida giornata per completare un divertente e facile… nonostante il mio danno… anello-tour, collegando passi e creste tra la Valle Antrona-Loranco, la Val Bognanco e Zwischbergen
Cheggio ore 8: Dal piazzale dello skilift inizio la salita del vallone del Fornalino… classico skialp già fatto in un paio di occasioni… portandomi fino alle giavine prima del Passo da dove, sulla sx, appare in bella evidenza il doppio canale… che BB ha fatto con gli sci preferendo tra i due, senza alcun motivo, quello dx.
Una volta messi i ramponi, che praticamente non toglierò più fin quasi al rientro a Cheggio, salgo sino alla biforcazione V sfruttando quindi il più facile conoide sx che in realtà andrebbe a ricollegarsi con il canale parallelo (quello giusto), ma, non volendo perder quota, decido di continuare diretto sulla rocciosa spalla che fuoriesce in cresta praticamente sulla staccata duplice guglia quotata 2550 (Andolla-Sempione Cai-Tci), ottimo punto risto-panoramico sul frontale versante E del Montalto.
Scendo al colletto 2520… anche se a me pare ben più basso… per riprendere la cresta dorsale che conduce al Pizzo Montalto… alto, alto…
Pizzo Montalto ore 10,45: Bello e solitario Montalto con panorama 360… peccato solo che oggi il cielo velato e la spessa coltre di nuvole frontaliere vogliano nascondermi i giganti alpini...
Sempre belli da vedere…
Riprendo la marcia abbassandomi sul costone N sino all’ingresso del canale conoide che mi conduce al Lago Panei (mt 2330) dal quale, con un breve traverso, raggiungo l’omonima Bocchetta (mt 2325) punto di collegamento tra le valli di Loranco e Bognanco.
Una volta passato sul lato B (Bognanco) proseguo in direzione dell’intaglio del Passo Castello aggirando alcuni difficoltosi salti rocciosi che ostacolano il lineare percorso di cresta per il Monte della Preja oltre ai quali un ripido pendio porta diretto… alla punta con ometto…
Cacciata anche questa in paniere procedo un po’ per cresta e un po’ per canaletti verso il Passo Castello (mt 2366) oltre il quale, già che ci sono, porgo omaggio anche alla quota 2485.
Poi c’è il Passo della Preja (mt 2322) e la traccia SGF che sale la dorsale del Cima del Rosso Sud… tutto in sequenza no problem…
Ora mi tocca fare la traversata a/r alla Cima del Rosso (mt 2624)… con “scarpucio mezzano” da infrazione al metatarso pollice sx… microfratture x macrodolore… che si rivelerà molto più facile di quel che appare da lontano.
Cima del Rosso ore 14,25: Su e giù… giù e su… il tempo scorre ma il male resta…
Micropausa prima di tornare sui miei passi alla Cima S e continuare sulla cresta di confine sino al Passo del Busin, altro collegamento, ora in disuso, tra Cheggio e l’Alpe Pontimia.
Ci starebbe anche il Pizzo del Busin… è proprio qui, giusto una quindicina di minuti… male a parte quando mai ci tornerò?
Sempre una in meno delle xxxx cime ossolane.
Fugace a/r al Busin… da non confondere con il gemello della Formazza… e giù per il vallone all’Alpe Preja, all’Alpe di Teste, all’Alpe Bisi e al piccolo bacio (Bacino) dei Cavalli.
Piazzale skilift ore 17,30: Gonfio pollice e morale… e anche questa è andata! …o steccata!

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