Cima senza nome Q. 2405 e Cima di Pinadee (2486 m)


Publiziert von micaela , 29. Juli 2015 um 01:52.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum:27 Juli 2015
Wandern Schwierigkeit: T3+ - anspruchsvolles Bergwandern
Hochtouren Schwierigkeit: L
Klettern Schwierigkeit: I (UIAA-Skala)
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   Gruppo Cima di Pinadee   Gruppo Rheinwaldhorn   Gruppo Pizzo di Cassimoi 
Zeitbedarf: 1 Tage 8:45
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Autostrada del Gottardo, uscire a Biasca. Seguire Malvaglia - Acquarossa - Olivone - Campo Blenio - Ghirone - Diga del Luzzone. Al cospetto della diga, al bivio seguire: Val Carassino. Dopo il secondo tunnel proseguire fino agli ampi parcheggi dei Prati di Compietto, ai lati della sterrata.
Unterkunftmöglichkeiten:Capanne Adula del CAS e lell' UTOE, nella val di Carassino.
Kartennummer:CNS 1253 - Olivone

Giuseppe Brenna:
Guida delle Alpi Ticinesi, vol. 3: "Dal Passo del San Gottardo al Pizzo di Claro".
Leggere il capitolo 10, da pagina 409: "Dalla cima Sgiu alla Cima di Bresciana", una lettura che affascina, anche se mai saliti lassù, anche se sprofondati nella poltrona...
Grande, l' amore del Brenna per le montagne, grandi la sua esperienza, le sue conoscenze nei vari campi, grande la sua poetica scrittura.
Mille volte lette e rilette, le sue guide, oramai unte e bisunte (ma prezioso tesoro!), mille volte divorate, col batticuore, con ammirazione, con condivisione, con rispetto...
                                      -----------------------------------------------------------------------

Si, ieri, il Torrone di Nav, l' ho solo sgranocchiato, non ne ho masticato l' ultimo boccone, il più gustoso...
Delusi?
E io, allora, cosa dovrei dire? Come mi dovrei sentire?
Comunque, i circa 350 metri di dislivello non saliti ieri sul Torrone, li ho poi fatti salendo alla capanna Adula-CAS, perciò pari sono coi compagni di gita!

Accolta ieri dalla sorridente, cordiale Monica, guardiana della capanna, mi butto sul letto dopo aver messo la sveglia sulle 20.00, ora di cena. Mi sveglio a fatica: maledetta sia la sveglia! Ho tanti di quei giorni di ritardo di sonno, e a te interessa solo trapanare orecchie e cervelli!!!
Buona la cena...anche se non viene servito Torrone come dessert!
A nanna subito!
Ben coperta dal piumone, che la notte è fresca.
Che dormita!
Quasi dieci ore, era ora.

Ore 10.00, partenza. Umide le pietre, le erbe sul sentiero.
Già salita sulla Cima di Bresciana un mese fa, decido di percorrere l' itinerario che porta ai laghetti della Colma, poi salire in cresta cercando la cosiddetta "via di fuga" (Ce ne sono due, le potete vedere e stampare dal sito "www.capannaadula.ch/documenti"), e poi, vedrò! Le cime della Via Alta della val Carassino sono numerose, il percorso di cresta affascinante...
Rarissimi i bolli giallo fluo, meglio! E si confondono con i licheni, pure loro fosforescenti perché baciati dal sole, sulle pietre!
Pochi gli ometti, ma siti in posizioni strategiche: li si vede da molto lontano.
Folate di nebbia venute dalle valli di Blenio e Leventina si alzano e scavalcano la cresta sovrastante e mi corrono incontro. Poi torna a splendere il sole, prepotentemente!
Il sentiero me lo invento, quando non ne vedo le tracce: è misto il terreno, poco esposto, ne difficile ne ripido, segue in traversata la cresta tra cime Bresciana e Colma, più o meno duecento metri sotto la stessa.
Arriva il piatto principale! No! no! niente Torrone, ma ganne! ganne! ganne!

Lunghissima, la pausa pranzo, seduta accanto a un accigliato lucertolone preistorico di pietra bianca, dagli artigli affilati, le fauci paurose, i canini aguzzi.
Ammiro le cime, le creste dall' altra parte della valle Carassino.
Oramai, non trovo più aggettivi per dire il mio batticuore, per condividere coi voi la Bellezza...

                    Pennellate lanciate di getto dal Creatore.
                    E la Bellezza fu.
                    Cinciallegre ammutolite.

Osservo la chiara via di salita al  "mio" Torrone di Nav di ieri, altra pennellata sublime. Le placconate rilucono, baciate dal sole, invitanti, fiabesche...
Ma girare la moviola all' indietro, non si può...

In lontananza il grande ometto adagiato nella Forca di Pinadee mi guida. Liberamente, lungamente, con intenso compiacimento passo di pioda in pioda, nelle grandi ganne che si succedono.
Cosa? Quassù? Un ragno ha teso un lungo filo, uno solo, tra due piode. La luce del sole me l' ha fatto apparire, rilucente ricamo, giusto in tempo per schivarlo...
Mi avvicino ai bolli bianco- blu dell' Alta Via, ma uno stambecco, poi due, poi un bel gruppo non sembra intenzionato a lasciarmi via libera: versi a più voci risuonano nell' anfiteatro roccioso.
Mi dirigo verso la bastionata della Colma: mi fa subito pensare alla Barchessa, come vien detta la capanna Cristallina, ma più bella, rossiccia. Massiccia, ma senza pesantezza. Che possente visione!

Tengo segreto il motivo per il quale torno sui miei passi.
La Barchessa rossa, lì arenata da milioni di anni, attenderà l' ospite.
Mi ospita invece la Cima Senza Nome a quota 2405 m: contenta che qualcuno si scosti quel poco che conviene dalla Via Alta per venirti a trovare? Anche se non hai l' ometto di cima ne il libro di vetta?
Mi ospiterà tra poco la Cima di Pinadee, ma prima torno bambina:
"Via! sciò! sciò! bolli bianco- blu! Voglio la libertà! Non vi voglio vedere, men che meno seguire! Bacchetta magica, falli scomparire! Via! via! sciò! sciò!"
Ce la metto tutta a scegliere liberamente la mia via di salita perché queste sono ganne! e molto belle, grandiose e stabili, poi!
Ganne! Ganne! Se le montagne fossero tutte fatte di ganne, eccome! che ne toccherei di ognuna la cima!
Mi gusto la salita con voluttà, non c' è miglior parola...
Lentamente, godendo ogni posare di mano sulla piacevolmente ruvida roccia, ogni accarezzarla, aggrapparvisi.
Voluttuosamente poso con cura uno scarpone dopo l' altro, come in una danza al rallentatore.
Sembra non finire mai, questa salita su ganne, vorrei non finisse mai questa voluttà.
Sulla vetta, grande ometto, libro di vetta e grande cuore di sasso.
La discesa, sensuale, lentissima come la salita, danza senza pause, come al rallentatore.
Si dilatano a dismisura i minuti. Estasi.
Corpo felice, anima contenta, esplosione lentissima di endorfine.

In discesa verso la val di Carassino, dovrei più o meno seguire la cosiddetta "via di fuga" evidenziata sulla mia cartina ricopiandola da quella trovata in capanna,  che passa a destra dei laghetti della Colma, ma ho preso gusto alla libertà! Liberata dai bolli bianco-blu vado in discesa di testa mia...
Mi crediate o no, mi ritrovo davanti al filo del ragno teso tra due massi: come? qua c' è un mare di ganne, passaggi possibili dappertutto, eppure, eccolo li che riluce come argento vivo!
Mi siedo più volte per lungamente assaporare, muta cinciallegra, la travolgente bellezza del mondo che mi attornia. 
...Spuntano piccole lacrime; che grazia, la vita...
Come nelle ganne, lascio dilatarsi il percorso a dismisura. Libera di non seguire bolli, linee rette, ma di annusare ogni pietra, ogni ciuffo, ogni cespuglio di rododendro o di ginepro.
Arrivata in valle, guado il torrente a sinistra dell' Alpe Bresciana, senza toccarla.
Poi la lunga sterrata sino ai prati di Compietto, a passo lento lento.
Muta cinciallegra.

Tourengänger: micaela
Communities: Hikr in italiano


Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden

Galerie


In einem neuen Fenster öffnen · Im gleichen Fenster öffnen


Kommentare (8)


Kommentar hinzufügen

barbara2 hat gesagt:
Gesendet am 29. Juli 2015 um 06:54
"Vedremo l'ultimo vero alpinista sulle più sterminate pietraie".
Maurice Brandt (1927-1999)

(Maurice Brandt, alpiniste émérite [membro d'onore del CAS] aux vues largement ouvertes dans toutes les disciplines de son art, amoureux passioné de la montagne connaissant les Alpes suisses comme nul autre, défenseur intransigeant de la nature alpestre, rédacteur rigoureux et persévérant d'une multitude de guides-manuels, il est surtout le promoteur d'une éthique fondée en toutes choses sur l'honnêteté. Il est difficile d'imaginer la somme de travail que cet homme exceptionnel a abattu, on ne lui trouve aucun égal dans l'histoire alpine".
Claude & Yves Remy (nella dedica a Maurice Brandt del loro libro "Gastlosen, Lausanne 1999")

Micaela, la splendida poetessa e musicista che dà a hikr un gran bel tocco di sapienza e di grazia.

Grazie, Micaela.
Barbara

micaela hat gesagt: RE:
Gesendet am 29. Juli 2015 um 07:52
Mute le parole in gola
ma non il groppo salato.
Testé voce alle dita:
Preludio e Fuga di Bach in Do Maggiore, BWV 846.
Grazie, Barbara.
Micaela

Menek hat gesagt:
Gesendet am 29. Juli 2015 um 11:21
Bellissimo e tosto giro...brava Mic! Che la Ganna sia con te...

micaela hat gesagt: RE:
Gesendet am 29. Juli 2015 um 11:38
Grazie, Menek, sempre pronto a scrivermi gentili commenti!
Ganne for ever: sai che alla sola parola: "ganna" sento scalpitare gli scarponi?
Ciao, buona giornata.
Micaela

froloccone hat gesagt:
Gesendet am 29. Juli 2015 um 20:30
WOW!!!!!!!

micaela hat gesagt: RE:
Gesendet am 29. Juli 2015 um 22:39
Grazie, Ale.
Micaela

gbal hat gesagt:
Gesendet am 3. August 2015 um 21:26
Brava Micaela. Come fare tesoro di 10 ore di meritato sonno e trasformarle in una salita piena di poesia.
Complimenti.

micaela hat gesagt: RE:
Gesendet am 4. August 2015 um 00:12
Queste tue due righe mi toccano molto. Molto.
Grazie, Giulio, fedele lettore.
Micaela


Kommentar hinzufügen»