Val Sarentino - Dal Morgenrast 2351 m al San Cassiano 2581 m
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Alla scoperta dei Monti Sarentini.
Alle 7.30 siamo a San Martino (Reinswald), gli impianti aprono tra un’ora ma poco importa, al momento riusciamo ancora a evitarli…
Nella speranza di salire per sentieri e non lungo la pista da sci, imbocchiamo il sentiero N. 9, tutto bene fino all’incontro con delle mucche che ci scambiano per i malgari penso, cosa da non credere ci corrono appresso, beh ci piacciono, hanno un muso dolce…ma sono grosse! Nella fretta di uscire dal recinto perdiamo i segnavia e finiamo sulla temuta pista da sci. Smadonnando e sbuffando raggiungiamo una malghetta, poco sopra grazie al cielo passa il sentiero 8A, sentiero naturalistico sulla fauna. Sculture e cartelli sugli animali ci accompagnano fino a Malga Pfnatschalm.
Proseguiamo ora su comodo sentiero verso la prima cima e inizio della cresta, la Morgenrast, la cui croce è già da un po’ che vediamo.
Dalla cima vediamo la prima parte della cresta e in lontananza il San Cassiano. Ancora una ventina di minuti e finalmente le piste da sci spariscono definitivamente dalla nostra vista.
Raggiungiamo la seconda cima, la Plankenhorn e quindi la Getrumspitze. Qualche catena aiuta nei passaggi un po’ più esposti.
Ora dovrebbe mancare solo il San Cassiano, ma qualcosa non torna, c’è una croce in più, una a sx e una a dx. Il San Cassiano dovrebbe essere quello a sx e l’altra cosa sarà! La Ritzlarspitze? Boh…
Raggiungiamo un colletto, dove si può scendere direttamente al rifugio Latzfonser Kreuz per cui ci sembra indifferente salire prima a dx o a sx. Scegliamo la sx per la semplice ragione che il San Cassiano è ora al sole. Arriviamo in cima in pochi minuti e…mannaggia là sotto c’è un’altra croce e quindi un’altra cima…che facciamo?!?! Muble muble muble, ci confermano che da quella cima si può scendere direttamente al rifugio per cui il gioco è fatto!
Torniamo al colle e saliamo alla cima misteriosa che scopriamo essere la Samspitze e non la Ritzalerspitze, ritorniamo sul San Cassiano e scendiamo poi alla Ritzalerspitze. Fare attenzione alla discesa di un canletto un po’ a sfasciumi.
Sosta in cima e quindi giù al rifugio. Anche qui qualche catena aiuta nei punti più esposti.
Lungo tutto il giro avremo incontrato si e no una dozzina di persone e in pratica tutte sotto queste tre croci attorno al rifugio, al rifugio il pienone…
Troviamo un tavolino sgangherato un po’ fuori mano e facciamo festa ai panini!
Non ci resta ora che una breve risalita al P.so del Lucolo e quindi ritorno al posteggio passando dalla Getrumalm.
Bellissima zona, basta tapparsi gli occhi fino al raggiungimento della cresta per non vedere (almeno per noi) le piste da sci. Una volta in cresta basta camminare guardando avanti o a sx ancora per una ventina di minuti, poi spariscono per sempre fino al ritorno al posteggio!
Un merito al comprensorio va dato però. In estate sono stati istituiti numerosi percorsi a tema adatti ai bambini. Infatti penso di non aver mai visto tanti bambini in montagna in una volta sola!
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