Monte Covreto 1593 e Monte Paglione 1553 m


Publiziert von cristina , 26. November 2013 um 12:45. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Locarnese
Tour Datum:23 November 2013
Wandern Schwierigkeit: T3+ - anspruchsvolles Bergwandern
Hochtouren Schwierigkeit: L
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Monte Gambarogno   CH-TI   I 
Strecke:Dirinella-Scaviano-Monti di Caviano-Rif.Alpetto-Covreto-Paglione-Monti S.Abbondio-Caviano-Dirinella
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Milano Chiasso. Autostrada Svizzera uscita Monte-Ceneri seguire indicazioni per Gambarogno fino alla Dogana di Dirinella. Posteggi gratuiti vicino alla dogana oppure nei pressi dell'imbocco del sentiero.
Kartennummer:Kompass N. 90 1:50.000 Lago Maggiore-Lago di Varese

Neve, neve è tutta la settimana che ne viene e venerdì quando guardo le webcam mi viene lo sconforto….non che non mi piace intendiamoci ma avrei preferito aspettasse ancora un poco!

Venerdì sera mi sento con Poge, ma come mi chiedo ancora niente sci? Da domenica è la risposta. Gli propongo un giro sul lago Maggiore, e entrambi speriamo che la neve a quelle quote e sul lago non sia scesa così copiosa, anche se avendo nevicato a Varese non è che ci speri molto!

 Arrivati a Dirinella la situazione è già abbastanza evidente ma la speranza è l’ultima a morire!

Imbocchiamo una ripida e molto scivolosa mulattiera che tagliando un paio di volte la strada passa Scaiano, Cento Campi e Monti di Caviano fino giungere al rifugio Alpetto dove tutti e tre, senza dire niente, abbiamo ben capito che dobbiamo rivedere i nostri programmi.

Cartina alla mano e guardando i vari sentieri decidiamo di puntare al Paglione e scendere a S. Abbondio, dovremmo così sia riuscire a fare una cimetta sia un anello, non è lungo per cui anche con tutta questa neve dovremmo farcela.

Lasciamo il rifugio e a mano a mano che saliamo la neve sale con noi, i due maschietti si danno il cambio a pistare. Poco prima di lasciare il bosco siamo costretti ad una sosta copertura himalayana, il vento sta buffando alla grande!

Alla nostra sx vediamo la dorsale del Covreto e non sembra granché innevata, seguendo però i paletti segnavia questi ci portano a fare un traverso dove la neve ci fa patire parecchio, a fatica raggiungiamo l’altra dorsale e il gioco sembra fatto…sembra!

La croce e ormai a portata di mano ma gli ultimi due metri sono da comiche almeno per me che li osservo dal basso, peccato non averli potuti filmare. Sembra l’arrivo in extremis su un 8000, raggiungono la cima strisciando, tutto a causa di un quantitativo abnorme di neve riportata dal vento e dal vento che soffia imperterrito, e sì perché attorno alla croce si scorge l’erba!

Il mio arrivo è meno comico, anche se devo usare le ginocchia per arrampicarmi sull’ultimo gradino di neve, finalmente in cima ci godiamo il panorama, qualche sorso di te, un po’ di cioccolata dopo di che proseguiamo lungo la cresta in direzione del Monte Paglione. Qui la neve è meno, il vento la portata via e solo in alcuni punti si sprofonda. Raggiungiamo velocemente l’altra cima e diamo una ricontrollata alla cartina. Il sentiero per S. Abbondio passa sotto la cima per cui senza dover tornare al colletto ci avviamo in discesa, lungo la massima pendenza, con l’intenzione di rintracciare il nostro sentiero. Altre comiche, neve oltre la vita, se prendiamo una buca ci finiamo dentro per intero e speriamo di aver guardato bene la cartina perché se dovessimo risalire….

Finalmente Andrea adocchia la traccia di sentiero e poco oltre spunta un bollo, ci siamo. Ora la neve anche se tanta ci permette una buona camminata. Il sentiero un poco scende, un poco va in traverso, a volte lo perdiamo poi lo ritroviamo, arriviamo a pochi metri da due cinghiali in cerca di cibo che fuggono spaventati e poco dopo riusciamo anche a vedere un cervo in fuga, di tracce di animali ce n’erano un’infinità devo dire.

A S. Abbondio facciamo sosta pranzo e dopo di che affrontiamo la parte più pericolosa dell’escursione, la discesa lungo la mulattiera con Via Crucis che ci porta a Caviano. Un vero calvario, stare in piedi è un miracolo, solo a guardarli i sassi sembrano dirti: “Appoggiati qui e vedi dove ti mando!”

Grazie al cielo le cappelle sono vicine e la Via Crucis termina velocemente anche se non abbastanza!

Seguiamo sempre i segnavia che ci conducono sul lago a 15 minuti dal posteggio.

Bella escursione, faticosa e divertente allo stesso tempo.

Il T3+ naturalmente l'ho messo in funzione delle condizioni trovate.

Dislivello  1435 - Km 14,30


Tourengänger: cristina, Marco27, Andrea!


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Kommentare (10)


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bigblue hat gesagt:
Gesendet am 26. November 2013 um 22:24
Ciao Cristina
...so che il bianco non è la tua vera passione......ma troppo bello camminarci senza ciaspole....mi hai ricordato quando andavo alla Zeda così.....correre in discesa non è così male ed è tutto mooolto morbidooo.....sapevo che sabato era uno spettacolo doppio con la neve appena scesa, l' avete preso al volo. Complimenti ragazzi per il giro "a piotte" e le belle foto.
Un saluto
Pia

cristina hat gesagt: RE:
Gesendet am 27. November 2013 um 08:24
Non è tanto la neve quanto le ciaspole che sono una rottura per me, da un po' di anni mi fanno vedere i sorci verdi ai piedi, poi la neve è limitativa ed è sicuramente più problematico organizzare i giri, ma è il suo tempo per cui facciamo buon viso a cattivo gioco, speriamo solo di non trascinarcela fin a giugno come quest'anno!

Comunque un paesaggio innevato ha il suo fascino e ti fa tornare bambina!

Ciao ciao Cri

bigblue hat gesagt: RE:
Gesendet am 27. November 2013 um 16:44
Non mi parlare di ciaspole....per me un vero sacrificio.....male alle ginocchia...ma ogni tanto per la compagnia, me le prestano:-)
Il bosco appena imbiancato è la parte più bella, anche per me.
Ciao Cri
Pia

Poncione hat gesagt:
Gesendet am 26. November 2013 um 23:02
Complimenti ancora per il vostro "ottomila", in queste condizioni anche una cima come il Paglione-Covreto diventa una meta di tutto rispetto. Ma a questo punto mi sorge la curiosità di sapere qual era la vostra meta iniziale... Forse il Gambarogno?

Ciao

cristina hat gesagt: RE:
Gesendet am 27. November 2013 um 08:27
No, l'intenzione era un anello verso il lago Delio ma dando un'occhiata alla carta ci era sembrato troppo lungo e con tratti che avrebbero potuto avere grossi accumuli di neve come gli ultimi metri sul Covreto e senza ciaspole non so, non conoscendo poi la zona non ci sarebbe piaciuto fare notte nel bosco!

Ciao ciao Cri

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 27. November 2013 um 13:18
Se il vostro itinerario era "di cresta", in effetti con quella neve sarebbe stato lunghino sì, altrimenti facendo il giro basso (Forcora, Lago Delio, Monti di Pino, Centocampi e ritorno al lago) forse era più fattibile benchè in molti punti esposto a nord, con tutte le conseguenze del caso...
Ciao

cristina hat gesagt: RE:
Gesendet am 27. November 2013 um 13:35
L'idea era la cresta, poi appunto non conoscendo bene la zona non abbiamo voluto andare ad impelagarci con quelle condizioni.

Tanto è lì, torneremo. Tra l'altro sembra una zona abbastanza sicura,

Ciao

Gesendet am 27. November 2013 um 08:47
Bhè senza ciaspole è più faticosa, almeno vi siete rinfrescati i .......
complimenti ragazzi
ciao

cristina hat gesagt: RE:
Gesendet am 27. November 2013 um 09:08
Senza dubbio...ma è stato divertente!

Ciao ciao

gbal hat gesagt:
Gesendet am 27. November 2013 um 19:24
Dico solo: "Incredibile"!
Complimenti a Messner, Kammerlander e Nives Meroi!
(....e senza ossigeno!)


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