Covreto, Paglione e Corbaro- Alto Verbano


Publiziert von morgan , 24. Juni 2016 um 17:10.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Locarnese
Tour Datum:18 Juni 2016
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Monte Gambarogno   CH-TI   I 
Zeitbedarf: 4:15
Aufstieg: 1560 m
Abstieg: 1560 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Proveniendo da Luino, passare la dogana di Zenna/ Dirinella. Il sentiero inizia subito dopo.

Ieri sera sono andato a vedere lo spettacolo teatrale "In capo al mondo" monologo a cura dell'attore e regista Luca Redaelli, omaggio a Walter Bonatti, uno dei più grandi alpinisti di tutti i tempi e l'ultimo grande esploratore. Organizzato dal CAI di Laveno e dalla biblioteca lo spettacolo è stato messo in scena nel palazzo comunale di Laveno. Bellissimo ed emozionante! Il racconto della vita straordinaria di un eroe dei nostri tempi che conduce lo spettatore nella più coraggiosa delle spedizioni: la realizzazione dei sogni di un uomo libero. Mi sovviene una frase del suddetto eroe "la solitudine è indispensabile per l’uomo perché acutizza la sensibilità ed amplifica le emozioni". Cerco di metterla in pratica. Mi piace andare in montagna da solo. Mi sento libero. Non sono condizionato da nessuno e tengo ritmi naturali che mi si confanno. Immerso nella natura ne assaporo a pieno le sue manifestazioni. Non che disdegni le gite in compagnia, sono anch'esse soddisfacenti e regalano sensazioni ed emozioni diverse.
Oggi vado alla ricerca di un itinerario che unisca impegno fisico e panorami. Il tutto nel volger del tempo di una mattinata. Avendo praticamente esaurito le possibilità di nuovi percorsi a portata di un'ora di strada in macchina, opto per un anello inedito su sentieri già conosciuti.
Abbigliamento (quello delle gite solitarie): fuseaux rattoppati, maglietta di un colore improbabile, vecchie scarpe da corsa su strada che sto cercando di portare alla consuzione totale e ci sono! Quasi.
Attrezzatura: zainetto essenziale con kway, acqua e poco altro, un po' di tecnologia: gps, smartphone e macchina fotografica a portata di mano.
Scopo della gita: allenamento, smaltire lo stress della settimana lavorativa, allontanare i cupi pensieri che albergano nella mia mente, conoscere qualcosa di nuovo o che ho dimenticato, voglia di emulare le gesta di Walter Bonatti, almeno nelle sensazioni di uomo libero.
Passata la dogana di Zenna/ Dirinella individuo l'inizio del sentiero dalla strada principale. I pochi parcheggi sono occupati per cui proseguo oltre. Ci sono vari spiazzi lungo la strada ma, nel dubbio, arrivo, dopo 600 mt ad un parcheggio segnalato. Inizio il cammino. Torno lungo la strada fino all'imbocco del sentiero a Dirinella (197). Il sentiero è una scalinata che passa sotto la linea ferroviaria. Dopo poche decine di metri i miei piedi sono già inzuppati a causa dell'erba bagnate e delle scarpe inadatte. Bene, non dovrò più stare attento a non bagnarmi e non ci faccio più caso. La ripida scalinata acciottolata guadagna subito quota e raggiunge Scaiano (331). La via prosegue sotto forma di ripida mulattiera acciottolata che si alza lungo la profonda valle scavata dal Rio di Dirinella o di Zenna che segna il confine italo- svizzero. Raggiungo i pascoli di Cento Campi e i Monti di Caviano (695) e proseguo sulla mulattiera che si fa ancora più ripida e le pendenze sono attorno al 35%. Arrivo alla terrazza panoramica del rifugio Alpetto di Caviano (1255). Sin qui la via è estremamente redditizia vista dal profilo altimetrico. In poco più di 3,5km si superano i 1000 mt di dislivello. Dopo l'Alpetto la via spiana, se si può chiamare piano una salita del 20% che, però, rapportata ai tratti precedenti, da l'idea. Tornato nel bosco ne esco al Piano della Rogna dove, su pendio erboso, proseguo la salita che mi porta a lambire le rocce del Sasso Torricello (1424) prima e poi sulla tondeggiante cima del Monte Covreto (1594), il clou della giornata. Quando cammino da solo non mi fermo quasi mai, solo brevissime soste per bere o per qualche scatto fotografico e quando la salita è veramente dura rallento e accorcio il passo ma cerco di non mettermi mai nella condizione di dover fermarmi per riprendere fiato. Proseguo scendendo sulla panoramica cresta erbosa e risalendo alla piatta cima del Monte Paglione (1554). Devio momentaneamente fino al punto panoramico (1550) poi tornato indietro punto verso il Sasso Corbaro attraversando la conca prativa. Una breve salita mi porta alla croce di vetta del Sasso Corbaro (1539) dove mi concedo una breve sosta. Riprendo il cammino tagliando il pendio fino ad immettermi sul sentiero proveniente da Monterecchio. Su una vecchia traccia aggiro il Covreto e mi porto al Sasso Torriccello (1424) ritrovando la via di salita. Scendo al Piano della Rogna dove svolto a sinistra scendendo sul versante italiano. Seguendo i nuovi cartelli prendo la direzione di un sentiero invaso da felci che, con qualche difficoltà, sbuca sulla strada ai Monti di Piero (1214). Da qui in avanti sono su pista forestale percorribile da fuoristrada. Corricchio sulla pista sterrata che mi porta ai Monti di Pino (871) e quindi su fondo lastricato scendo a Zenna (205). Scendo a toccare l'acqua del lago e poi, passata a piedi la dogana vado a riprendere la macchina.
Tempi di percorrenza: 1h27' all'Alpetto, 1h58' al Covreto, 2h11' al Paglione, 2h31' al Corbaro. 7' di sosta. Discesa 1h33'. Totale 4h10'
Lunghezza del percorso: 17,2km
Meteo: nuvoloso e schiarite, asciutto

Tourengänger: morgan


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