Monte Carmo 1389 m da Verzi
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Le previsioni davano acqua, per cui anche se ieri sera non abbiamo fatto niente di diverso dal solito se non mangiarci un intero Pandolce di Genova (partiamo sempre con metà, un quarto a testa, poi la metà restante ci fa pena e così muore anche lei subito!) ci alziamo con molta calma e già con la luce.
Non piove e il tempo non sembra malaccio. Come da programma ci dirigiamo a Loano per tornare al M.te Carmo ma da Verzi questa volta. In questo modo faremo tappa al rifugio Pian delle Bosse.
Il percorso per il rifugio è ben indicato nella parte alta di Verzi. Noi partiamo sempre dal paese ma si può raggiungere più velocemente salendo in macchina a Castagnabanca.
Cerchiamo di passare via dal rifugio senza farci vedere ma Lorenzo ci avvista, beccati! Scambiamo due parole veloci tanto sa che ci fermeremo al ritorno.
Il tempo sta peggiorando. Sono in arrivo vento e nebbia. Decidiamo di non fare la cresta più che altro perché vorremmo salire in cima per il Sentiero dei Falchi che non abbiamo mai fatto. Dicono sia molto carino ma da evitare in discesa.
Ci dirigiamo quindi verso il Giogo di Giustenice, senza raggiungerlo deviamo a sx seguendo una traccia e dei radi bolli gialli sulle betulle, chi non sa che c’è forse farà un po’ di fatica ad individuarlo. L’alternativa è raggiungere il Giogo e prendere l’AV. Facendo come abbiamo fatto noi si risparmiano forse 15 min e francamente non so se ne valga la pena!
Raggiunta l’AV, svoltiamo a sx e velocemente arriviamo alla pianta dove c’è un cartello che indica le varie salite al Carmo. La nostra è quella di mezzo. Fatichiamo un poco ad individuare il primo passaggio, la traccia è molto labile, ma ci sono dei bolli che successivamente guideranno fino in cima. Prestare molta attenzione al primo tratto, il motivo per cui è meglio non farlo in discesa. Si sale molto ripidamente su erba un tratto molto esposto e anche se si è nel bosco se si dovesse scivolare ci si potrebbe fare molto male. Risaliamo una pietraia, attenzione a non muovere troppo i sassi e con qualche passaggio su roccette raggiungiamo quella che penso sia una piccola cresta. Purtroppo la nebbia ci avvolge per cui non sappiamo bene cosa ci sia attorno, ad un certo punto noto i faggi sotto la croce, e sappiamo quindi di essere in dirittura di arrivo.
Foto veloce alla cima e giù verso la cresta. Dato che non si vede un tubo e c’è anche parecchia aria, abbandoniamo l’idea di percorrerla e torniamo alla pianta con il cartello lugno il sentiero della scalette. Da qui in poi tutto come all’andata.
Lunga sosta al rifugio e così facendo riusciamo a tornare a Verzi sotto una leggera pioggerella.
Austostrada bloccata per via dei rientri, ma noi viaggiando nel senso opposto non abbiamo nessun problema e siamo a casa giusti giusti per cena!
Il T3 l'ho messo solo per via del sentiero dei falchi più impegnativo di qualsiasi altro sentiero che arriva al Carmo, circa 20 min di salita dal bivio.
Dislivello 1309 m; km 15,10
Non piove e il tempo non sembra malaccio. Come da programma ci dirigiamo a Loano per tornare al M.te Carmo ma da Verzi questa volta. In questo modo faremo tappa al rifugio Pian delle Bosse.
Il percorso per il rifugio è ben indicato nella parte alta di Verzi. Noi partiamo sempre dal paese ma si può raggiungere più velocemente salendo in macchina a Castagnabanca.
Cerchiamo di passare via dal rifugio senza farci vedere ma Lorenzo ci avvista, beccati! Scambiamo due parole veloci tanto sa che ci fermeremo al ritorno.
Il tempo sta peggiorando. Sono in arrivo vento e nebbia. Decidiamo di non fare la cresta più che altro perché vorremmo salire in cima per il Sentiero dei Falchi che non abbiamo mai fatto. Dicono sia molto carino ma da evitare in discesa.
Ci dirigiamo quindi verso il Giogo di Giustenice, senza raggiungerlo deviamo a sx seguendo una traccia e dei radi bolli gialli sulle betulle, chi non sa che c’è forse farà un po’ di fatica ad individuarlo. L’alternativa è raggiungere il Giogo e prendere l’AV. Facendo come abbiamo fatto noi si risparmiano forse 15 min e francamente non so se ne valga la pena!
Raggiunta l’AV, svoltiamo a sx e velocemente arriviamo alla pianta dove c’è un cartello che indica le varie salite al Carmo. La nostra è quella di mezzo. Fatichiamo un poco ad individuare il primo passaggio, la traccia è molto labile, ma ci sono dei bolli che successivamente guideranno fino in cima. Prestare molta attenzione al primo tratto, il motivo per cui è meglio non farlo in discesa. Si sale molto ripidamente su erba un tratto molto esposto e anche se si è nel bosco se si dovesse scivolare ci si potrebbe fare molto male. Risaliamo una pietraia, attenzione a non muovere troppo i sassi e con qualche passaggio su roccette raggiungiamo quella che penso sia una piccola cresta. Purtroppo la nebbia ci avvolge per cui non sappiamo bene cosa ci sia attorno, ad un certo punto noto i faggi sotto la croce, e sappiamo quindi di essere in dirittura di arrivo.
Foto veloce alla cima e giù verso la cresta. Dato che non si vede un tubo e c’è anche parecchia aria, abbandoniamo l’idea di percorrerla e torniamo alla pianta con il cartello lugno il sentiero della scalette. Da qui in poi tutto come all’andata.
Lunga sosta al rifugio e così facendo riusciamo a tornare a Verzi sotto una leggera pioggerella.
Austostrada bloccata per via dei rientri, ma noi viaggiando nel senso opposto non abbiamo nessun problema e siamo a casa giusti giusti per cena!
Il T3 l'ho messo solo per via del sentiero dei falchi più impegnativo di qualsiasi altro sentiero che arriva al Carmo, circa 20 min di salita dal bivio.
Dislivello 1309 m; km 15,10
Communities: Hikr in italiano, Ticino Selvaggio
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