Notte stellata sul Pizzo di Vogorno - "L'uomo che sussurrava alle pecore"


Publiziert von Pippo76 , 14. August 2011 um 10:18.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Locarnese
Tour Datum: 9 August 2011
Wandern Schwierigkeit: T4 - Alpinwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   Gruppo Cima dell'Uomo   Gruppo Poncione Rosso 
Zeitbedarf: 2 Tage
Abstieg: 2600 m
Strecke:Lavertezzo - Val Carecchio - Bocchetta di Rognoi - Pizzo Vogorno - Madone - Bocchetta di Cazzane - Capanna Borgna - Forcola - Monti della Gana - Agarone - Cugnasco
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Lavertezzo è raggiungibile con i mezzi pubblici. C'è un autopostale ogni ora.
Unterkunftmöglichkeiten:Bivacco "cimalmonte" ;-)
Kartennummer:1293 Osogna - 1313 Bellinzona

Cappuccino e cornetto in tarda mattinata: 4.50, biglietto di sola andata Gordola-Lavertezzo: 7.20, cena liofilizzata: 9.50, sacco da bivacco: 49.-, tramonto e alba sul Pizzo di Vogorno?
NON HA PREZZO !!! (per tutto il resto devi camminare)

Potrebbe essere riassunta così, come uno spot pubblicitario, la mia avventura sul Pizzo di Vogorno.

LA SALITA
È strano trovarsi in salita verso il Pizzo di Vogorno a pomeriggio inoltrato. Questa volta il mio passo è da lumachina e nonostante l'orario mi concedo  pause insolitamente lunghe. Sono partito da Lavertezzo per risalire la Val Carecchio fino alla Bocchetta di Rognoi, per poi proseguire fino alla cima. La valle è lunga e selvaggia, ma il sentiero è sempre ben tracciato e curato.
Le abbondanti precipitazioni degli ultimi giorni hanno ingrossato il fiume che scorre sul fondovalle e dai versanti scendono molti ruscelli che spesso invadono il cammino e costringono a qualche guado. Impiego moltissimo tempo nella salita, ma oggi non ho fretta. L'unica preoccupazione è il cielo, che nelle ultime ore si è riempito di nuvoloni provenienti da nord. Le previsioni davano una giornata e una notte serena, ma a questo punto ho più di un dubbio a riguardo. Giunto alla bocchetta dovrò decidere se proseguire verso la cima, o optare per una discesa sull'altro versante dove, alla Capanna Borgna, troverei un rifugio sicuro per la notte. Per avere qualche elemento in più, con un SMS chiedo a mia moglie che è a casa un ultimo aggiornamento del bollettino meteo: "La notte sarà serena - nessuna precipitazione - ma ci sarà un po' di vento". Con questa preziosa informazione arrivo alla bocchetta di Rognoi dove posso osservare a sud un cielo limpido. Decido di attenermi al piano A: mi abbasso di un centinaio di metri per imboccare il sentiero che porta alla cima. Il sentiero si alza subito e poi traversa il pendio sotto una fascia di roccie, per poi risalire un ripido canale e un ultimo facile tratto. Arrivo in vetta che sono le 18.30: qualche migliaio di metri più un basso è già aperò-time!


IL BIVACCO
Il panorama dalla cima del Pizzo di Vogorno è qualcosa che toglie il fiato. La mia meta è raggiunta e per una volta non mi devo preoccupare della discesa!
Indosso subito una maglietta asciutta, degli abiti caldi e mi siedo per un attimo a contemplare il panorama che si arricchisce delle ombre basse della sera. C'è ancora qualche ora di luce e mi metto alla ricerca di un posto adatto per bivaccare che individuo subito in una conca tra due grosse pietre, al riparo dal vento che pian piano si sta alzando. Sembra fatto apposta per me e non devo che spostare qualche sasso per avere un fondo piatto su cui dormire. Alla base del palo che sostiene la gamella con il libro di vetta, trovo delle bandiere tibetane probabilmente strappate dal vento. Inevitabile un pensiero... Le libero e le fisso come posso. Stanotte abbelliranno il mio bivacco e con il loro sventolare mi porteranno spero un po' di fortuna.
In poco tempo è tutto pronto: materassino, sacco a pelo e sacco da bivacco mi garantiranno un minimo di "comfort". Mi dedico allora alla preparazione della cena con il mio fido fornellino a gas. Il menu non compete di certo con i "banchetti" che compaiono in certe gite ;-) ma non potevo farmi mancare qualcosa di caldo. 
Con la pancia piena mi infilo quindi nel mio "sarcofago" e mi gusto una tazza di tè in attesa del tramonto, che non si fa attendere. Il sole è sempre più basso, si nasconde prima dietro le nuvole per poi scomparire definitivamente dietro le montagne. Il cielo è però ancora chiaro, per vedere le stelle dovrò attendere ancora.
Intanto laggiù si accendono le prime luci delle città...


PRESENZE "INQUIETANTI"
Mi sono sistemato al caldo nel mio sacco a pelo. È ancora troppo presto per vedere le stelle. Fuori dal mio sarcofago l'aria fredda sibila. Le bandierine tibetane crepitano tese al vento. Riapro gli occhi dopo un attimo di assopimento e... cosa vedo? Sopra di me tre strani visi che osservano incuriositi questo grosso "verme" rosso. Mi alzo di scatto spaventando le tre pecore che mi stavano scrutando. Chi sarà stato il più spaventato?
Sulla cima si sono radunati una decina di ovini, che evidentemente non soffrono di vertigini e non temono il freddo. Solitamente animali schivi e paurosi, questa volta non sembrano intimoriti dalla mia presenza e restano nelle vicinanze. All'inizio la loro presenza mi inquietava un po'. Continuavano a gironzolare a pochi metri da me e mi sentivo "circondato". Per almeno un paio d'ore hanno sostato intorno a me, e pian piano abbiamo "fatto amicizia" e mi sono sorpreso a parlare con loro attendendo la prima stella.


NOTTE STELLATA

La notte non è sicuramente delle più buie. Una grossa luna illumina il cielo impedendo di godere al massimo dello spettacolo che sta cominciando. Il cielo è ancora chiaro quando improvvisamente eccola lì: come una lampadina si accende in mezzo all'azzurro la prima stella, poi un'altra, poi un'altra ancora. Uno dopo l'altro tanti piccoli puntini accendono la notte e a poco a poco il blu si fa più intenso. Di stelle cadenti neanche l'ombra. Non sarò salito fin qua per niente? Inganno l'attesa scrutando il cielo alla ricerca di puntini in movimento. Qualche aereo che vola ad alta quota, altri puntini (probabilmente satelliti) che sembrano stelle ma si muovono veloci nella volta celeste. E poi inaspettato un lampo: una striscia di luce attraversa il cielo. È grandissima e la sua scia persiste per qualche istante, forse 1 o 2 secondi. La mia reazione è un grosso UUUUUOOOOOOOUUUUUUU, che esprimo ad alta voce.
Durante questa magica notte vedrò decine di stelle cadenti, ma nessuna grande come la prima. Solo quel lampo di luce valeva lo sforzo della salita.

RISVEGLIO
La notte trascorre lenta. A dire il vero non dormo molto. Verso le 5.45 il cielo comincia a rischiararsi. Nelle ultime ore della notte ha fatto molto freddo. La temperatura è scesa attorno agli 0 gradi. La condensa è ghiacciata a contatto col sacco da bivacco.Rimango nel mio bozzolo fino all'ultimo momento,  poi mi alzo. Non voglio perdermi nemmeno un momento di questa alba. Il cielo si rischiara, poi si tinge di rosso, l'orizzonte si infiamma ed eccolo lì il primo raggio di luce. Attendo che il sole mi scaldi un po', poi faccio colazione e preparo lo zaino. Tutto dovrà tornare com'era prima: nessuna traccia del mio passaggio, se non nel libro di vetta. Mentre riordino le mie cose un'amica pecora viene a salutarmi. Si lascia accarezzare e ci facciamo qualche autoscatto insieme.
Sono le 7.30, è ora di partire. Sono dispiaciuto di lasciare questa cima e questo panorama.

LA DISCESA
La discesa è sempre la parte che mi piace meno. Per non passare la  giornata solo in discesa decido di salire al Madone. Ripercorro il sentiero che il giorno prima mi aveva portato in vetta, se possibile ancora con maggiore attenzione. I muscoli sono freddi e non è proprio il caso di farsi male! Giunto in prossimità del bivio per la Capanna Borgna, risalgo alcune decine di metri verso la bocchetta di Rognoi, poi traverso cercando di non perdere quota. Raggiunto l'erboso pendio sud del Madone risalgo con fatica fin sotto la cima, che raggiungo per un canale franoso. Anche la cima del Madone è una bella soddisfazione, ma questa volta mi fermo solo qualche minuto, mi aspetta ancora una lunghissima discesa.
È mia intenzione scendere per la cresta ovest fino alla Bocchetta di Cazzane, ma appena sotto la cima, un salto roccioso (IV) non permette un percorso diretto. Riscendo quindi per il canale di salita e traverso sotto la fascia rocciosa fino alla facile cresta. L'ultimo tratto prima della Bocchetta di Cazzane richiede attenzione, passo sicuro e l'utilizzo delle mani (I). Dalla bocchetta di Cazzane imbocco il sentiero che porta alla capanna Borgna, dove mi concedo una pausa. Da lì continuo verso la Forcola e inizio la lunga ed estenuante discesa che passa dai Monti della Gana e poi continua fino ad Agarone e infine Cugnasco.
Arrivo al piano provato dalla lunga discesa, ma felice per questa splendida avventura.

DIFFICOLTÀ E TEMPI
La maggior parte del percorso ha difficoltà T3, ad eccezione dell'ultimo tratto di salita al Madone e l'ultimo tratto di discesa verso la Bocchetta di Cazzane, che valuto T4.
I tempi di percorrenza sono stati più lunghi di quanto indicato nelle guide e nei cartelli segnavia. Me la sono insomma presa comoda :-)
Lavertezzo -B.di Rognoi - Pizzo di Vogorno:            7 ore e mezza (incluse pause)
Pizzo di Vogorno - Madone - Forcola- Cugnasco:   8 ore (incluse pause)


COSA HO IMPARATO DA QUESTA GITA (6 consigli semiseri):
  1. I cibi liofilizzati pesano poco, sono comodi, facili da preparare... ma il gusto non è compreso nel prezzo!
  2. In questa pazza estate 2011 fidarsi dei bollettini meteo è bene, non fidarsi è meglio! Questa volta mi sono fidato, e ci hanno azzeccato!
  3. Se il sacco da bivacco ha la cerniera a sinistra e il sacco a pelo ha la cerniera a destra hai sbagliato qualcosa! 
  4. Se devi fare pipì pensaci prima di essere al caldo nel sacco a pelo (soprattutto se sei nella situazione del punto 2). Io ho aspettato tutta la notte ;-)
  5. Se vuoi vedere il film in Piazza Grande porta un buon binocolo (per poi scoprire che sei dalla parte sbagliata dello schermo!).
  6. Le pecore sono animali da compagnia.

Tourengänger: Pippo76


Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden

Galerie


In einem neuen Fenster öffnen · Im gleichen Fenster öffnen

T4+
21 Mai 16
Pizzo di Vogorno 2442m · igor
T4
24 Mai 15
Madone di Vogorno (2395 m) · micaela
T4+ II
L III
31 Mär 90
Pizzo Vogorno im Schnee · basodino
T4 I
18 Jun 17
Madone di Vogorno 2395mt · giorgio59m (Girovagando)
T4
2 Nov 15
Madone - 2395 m · irgi99

Kommentare (8)


Kommentar hinzufügen

tapio hat gesagt: Vogorno by night
Gesendet am 14. August 2011 um 11:29
Complimenti!!!
Il racconto, le foto, la notte sul Pizzo, le pecore...
Tutto stupendo, grazie per aver condiviso questa esperienza!
Ciao, Fabio

Pippo76 hat gesagt: RE:Vogorno by night
Gesendet am 16. August 2011 um 09:17
Ti ringrazio per i complimenti. È stata un'esperienza magica e condividerla con il "popolo di Hikr" è un piacere.

Un saluto
Giancarlo

Massimo hat gesagt: MITICO
Gesendet am 14. August 2011 um 11:56
Esperienza unica, indimenticabile.
Solo chi va in montagna concepisce e apprezza questo modo di fare vacanza che richiede tanta volontà........ ma poi si è ripagati da questi spettacoli unici.

Complimenti
Ciao, Max

Pippo76 hat gesagt: RE:MITICO
Gesendet am 16. August 2011 um 09:25
Ciao Massimo. Hai proprio ragione!
Non è per questo che andiamo in montagna?

Buona guarigione.
Giancarlo

gbal hat gesagt: Indimenticabile....
Gesendet am 15. August 2011 um 15:38
Credo che l'esperienza che hai vissuta dopo averla concepita sia indimenticabile e oltre ad invidiartela, il tuo racconto così bello e coinvolgente mi ha permesso in un certo senso di viverla come alle volte un buon libro fa volare la nostra fantasia in realtà che non sono le nostre.
Ottimo Pippo, mai complimenti sono stati mai meritati!
Giulio

Pippo76 hat gesagt: RE:Indimenticabile....
Gesendet am 16. August 2011 um 10:08
Ciao Giulio. Sei troppo gentile!
Mi sono divertito a raccontare questa esperienza. È stato un modo per riviverla e condividerla con voi.

Giancarlo

surlando hat gesagt: Bello!
Gesendet am 15. August 2011 um 19:20
Che invidia, per il dislivello ed il freddo non lo farò mai questo itinerario, e quindi ti ringrazio per averlo condiviso. Bella anche la descrizione :) Come si chiama il paese/la città tutto illuminato sul promontorio? Sono ignorante riguardo al Lago Maggiore....
Ciao!

Pippo76 hat gesagt: RE:Bello!
Gesendet am 16. August 2011 um 10:27
Grazie del commento.
La città che si vede in primo piano nelle foto è Locarno. In realtà non si tratta di un promontorio ma del delta del fiume Maggia. In una delle fotografie si vedono anche delle luci molto forti a sud. Non ne sono sicuro ma dovrebbe essere l'aeroporto di Milano Malpensa.

Saluti
Giancarlo


Kommentar hinzufügen»