Tignolino (2246)- Val Grande
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Il Pizzo Tignolino è una cima situata all'estremità nord-ovest del parco della Val Grande tra Val d'Ossola e Val Vigezzo. Le visuali che si aprono sulla vetta spaziano tra le valli dell'Ossola, le alpi vallesi e bernesi, ai valloni della Val Grande, ai laghi, le prealpi lombarde, la pianura e il profilo degli Appennini. Tutto ciò fa del Tignolino la montagna più panoramica di questa zona.
Organizzata dal CAI di Laveno e condotta da Andrea, la gita vede la partecipazione di un composito gruppo di 15 escursionisti.
Arrivati a Trontano cerchiamo la strada di salita. Dopo aver sbagliato strada seguendo i cartelli di sentiero, in direzione opposta a quelli stradali, troviamo la via giusta che sale a tornanti con tratti tortuosi di sterrato. Lasciate le macchine lungo la strada poco prima del parcheggio (950) iniziamo il cammino sul sentiero che, attraversate le baite dell'Alpe Faievo (980) sale verso il rifugio. Tornati brevemente sulla sterrata per il rifugio, riprendiamo il sentiero che,attraversata una valle, risale al Rifugio Parpinasca (1210). Dopo la pausa-caffè riprendiamo la salita prima su pascoli poi su tratti boschivi raggiungendo la panoramica terrazza dell'Alpe Campo (1450). Ricompattato il gruppo riprendiamo la via prima su un tratto pianeggiante poi sul ripido versante che, con vari tornanti, sale sul dosso erboso della Costa dei Bagnoli (1745). Ci immettiamo nella conca del Fornale dove, dopo un lungo traverso pianeggiante prende a salire decisamente salendo a zigzag fino ad arrivare al Passo di Basagrana (2070). Si apre la visuale sulla Val Grande, il Verbano e, finalmente, la nostra meta. Due di noi decidono di fermarsi qui e di aspettarci al ritorno. Iniziamo la salita alla vetta. Parte del gruppo, a causa di una indicazione mal interpretata, inizia a scendere sul sentiero verso il passo dei Tri Omen mentre, con il resto del gruppo, procedo tagliando la costa verso l'attacco della cresta est pensando che, aggirato il dosso, i due gruppi si possano ricongiungere. Arrivati alla base del tratto finale, restiamo sul versante della Val Grande a pochi metri della linea di cresta e saliamo fra sfasciumi e, prestando attenzione ai massi instabili, guadagnando la cima del Pizzo Tignolino (2246). Il resto del gruppo, invece, raggiunge la cresta sud e sale su una via ben più impegnativa di quella della cresta est. Ritrovatoci in vetta scendiamo con attenzione lungo la via percorsa in salita ritrovando i nostri compagni al Passo di Basagrana. Dopo la pausa-pranzo (alle 3 del pomeriggio!) iniziamo la lunga discesa seguendo fedelmente la via di salita. Arrivati al rifugio Parpinasca ci concediamo una pausa-birra. Contrariamente alla salita scendiamo sulla comoda pista sterrata che ci riconduce alle macchine.
Partecipanti 15: Andrea (capogita), Roberto C., Beppe, Dario, Ezio, Cristina, Emilio, Daria, Luigi, Roberto G., Bea, Stefano, Raffaella, Fabio, Emilia.
Tempi di percorrenza: salita 4h05' (30' soste), sosta 50', discesa 4h30' (1h'10 soste) tot 9h25' (2h10'soste).
Lunghezza del percorso: 14,5km
Meteo: bello, limpido.
Organizzata dal CAI di Laveno e condotta da Andrea, la gita vede la partecipazione di un composito gruppo di 15 escursionisti.
Arrivati a Trontano cerchiamo la strada di salita. Dopo aver sbagliato strada seguendo i cartelli di sentiero, in direzione opposta a quelli stradali, troviamo la via giusta che sale a tornanti con tratti tortuosi di sterrato. Lasciate le macchine lungo la strada poco prima del parcheggio (950) iniziamo il cammino sul sentiero che, attraversate le baite dell'Alpe Faievo (980) sale verso il rifugio. Tornati brevemente sulla sterrata per il rifugio, riprendiamo il sentiero che,attraversata una valle, risale al Rifugio Parpinasca (1210). Dopo la pausa-caffè riprendiamo la salita prima su pascoli poi su tratti boschivi raggiungendo la panoramica terrazza dell'Alpe Campo (1450). Ricompattato il gruppo riprendiamo la via prima su un tratto pianeggiante poi sul ripido versante che, con vari tornanti, sale sul dosso erboso della Costa dei Bagnoli (1745). Ci immettiamo nella conca del Fornale dove, dopo un lungo traverso pianeggiante prende a salire decisamente salendo a zigzag fino ad arrivare al Passo di Basagrana (2070). Si apre la visuale sulla Val Grande, il Verbano e, finalmente, la nostra meta. Due di noi decidono di fermarsi qui e di aspettarci al ritorno. Iniziamo la salita alla vetta. Parte del gruppo, a causa di una indicazione mal interpretata, inizia a scendere sul sentiero verso il passo dei Tri Omen mentre, con il resto del gruppo, procedo tagliando la costa verso l'attacco della cresta est pensando che, aggirato il dosso, i due gruppi si possano ricongiungere. Arrivati alla base del tratto finale, restiamo sul versante della Val Grande a pochi metri della linea di cresta e saliamo fra sfasciumi e, prestando attenzione ai massi instabili, guadagnando la cima del Pizzo Tignolino (2246). Il resto del gruppo, invece, raggiunge la cresta sud e sale su una via ben più impegnativa di quella della cresta est. Ritrovatoci in vetta scendiamo con attenzione lungo la via percorsa in salita ritrovando i nostri compagni al Passo di Basagrana. Dopo la pausa-pranzo (alle 3 del pomeriggio!) iniziamo la lunga discesa seguendo fedelmente la via di salita. Arrivati al rifugio Parpinasca ci concediamo una pausa-birra. Contrariamente alla salita scendiamo sulla comoda pista sterrata che ci riconduce alle macchine.
Partecipanti 15: Andrea (capogita), Roberto C., Beppe, Dario, Ezio, Cristina, Emilio, Daria, Luigi, Roberto G., Bea, Stefano, Raffaella, Fabio, Emilia.
Tempi di percorrenza: salita 4h05' (30' soste), sosta 50', discesa 4h30' (1h'10 soste) tot 9h25' (2h10'soste).
Lunghezza del percorso: 14,5km
Meteo: bello, limpido.
Tourengänger:
morgan

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