Hoher Burgstall (2611 m), sulle orme di Sir Edmund Hillary
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L’Hoher Burgstall fu la prima vetta alpina conquistata da Edmund Hillary nel 1949, in preparazione alla spedizione in Himàlaia, sul Monte Everest (29.5.1953). Hillary parlò in termini entusiastici dei pregi dell’Alpinismo in Austria e della relativa “semplicità” delle vette delle Alpi dello Stubai rispetto alle aspre montagne neozelandesi.
Inizio dell’escursione: ore 9:40
Fine dell’escursione: ore 12:30
Temperatura alla partenza: 6°C
Temperatura al rientro: 18°C
Pressione atmosferica ore 9.00: 1023 hPa
Isoterma di 0°C a 1900 m
Sorgere del sole: 6.22
Tramonto del sole: 19.27
L’escursione odierna inizia da uno dei paesi più popolati della Stubaital: Fulpmes, che conta circa 4200 abitanti. La località tirolese, nota come “paese della fucina”, è considerata il centro dell’industria del ferro nella valle. Simbolo per questo è l’incudine nello stemma comunale. Inoltre: lo “STUBAI Werkzeug” è un marchio per attrezzi di lavoro conosciuto in tutto il mondo!
Lasciata l’auto sul grande piazzale degli impianti del centro sciistico ed escursionistico Schlick 2000, salgo sulla cabinovia della Kreuzjochbahn, che mi porta fino a 2136 m di quota, in un ambiente tardo autunnale. Le decine di sdraio bianco-azzurre allineate sul piazzale della stazione a monte sono ricoperte da una spolverata di neve, idem per i pascoli e i pini mugo che rivestono il versante settentrionale del crinale che porta alla catena del Kalkkögel. È una zona di straordinaria bellezza, spesso chiamata “Dolomiti Nordtirolesi”. I sedimenti triassici di calcare e dolomia conferiscono al paesaggio un eccezionale pregio estetico, oggi ancora più magico grazie alla nebbia evanescente che lambisce le cime più elevate.
Sono tra i primi a partire, tant’è vero che dopo un’ora di cammino mi trovo già al Burgstalljoch (2422 m). Da qui si presentano due possibilità: la via direttissima e la via più dolce sul versante meridionale. Scelgo la via diretta, descritta dalle guide come “anspruchsvolle, Trittsicherheit und Schwindelfreiheit erfordende Bergtour”.

Hoher Burgstall (2611 m)
Oggi sono il primo a salire da questa parte: le mie orme sulla neve fresca si mischiano con quelle dei camosci. Il paesaggio diventa sempre più severo, in particolare all’attacco finale, su una parete rocciosa ricoperta da un velo di neve. Una fune d’acciaio e delle zanche metalliche offrono sicurezza e agevolano la salita anche ai meno allenati.
Guadagnato il giogo terminale scopro che quattro alpinisti hanno già raggiunto la cima dal versante meridionale. Si tratta di quattro cittadini Cechi di Brno, con i quali condividerò la vetta per alcuni minuti.
Dopo circa 1 h 30 min di cammino posso affermare: Hoher Burgstall (2611 m) geschafft!
Scrivo gli abituali saluti sul libro di vetta, quindi affronto la discesa sul versante meridionale, più tranquillo rispetto alla via direttissima della salita.
Escursione in un bellissimo ambiente alpino, con la prima spolverata di neve della stagione, sulla propaggine più meridionale della catena del Kalkkögel.
Tempo di salita: 1 h 30 min
Tempo totale: 2 h 50 min
Tempi parziali:
Bergstation Kreuzjoch (2136 m) – Burgstalljoch (2422 m): 1 h 05 min
Burgstalljoch (2422 m) – Hoher Burgstall (2611 m): 25 min
Dislivello in salita: 477 m
Sviluppo complessivo: 6,5 km
Difficoltà: T3 (T3+ sull'ultimo tratto della direttissima)
Copertura della rete cellulare: buona
Libro di vetta: sì.

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