Sentiero glaciologico del Basòdino, sotto la guida entusiasta ed esperta di Giovanni Kappenberger.
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Abbondante, la documentazione. Ghiaccio e affini sono materie che mi affascinano (e non poco intimoriscono) da sempre...
- Innanzitutto, l' opuscolo: "Sentiero glaciologico del Basòdino" edito dal Dipartimento del Territorio del Canton Ticino, opera collettiva, con contribuzioni varie tra cui quella di Giovanni Kappenberger. Opuscolo molto ben fatto, esauriente, con numerose foto.
- "Cold (Little, Brown & Company Ed.), ossia "Gelo" del biologo Bill Streever (edizioni EDT), fantastico, avvincente come un giallo, drammatico studio sui diversi aspetti del Freddo. "Avventure nei luoghi PIU FREDDI del mondo", precisa la copertina. Alla sola lettura, freddo nelle ossa garantito!
- "Ghiacciai ticinesi" del grande fotografo Ely Riva (Salvioni editore). Non solo fotografo, il Riva, ma anche grande conoscitore ed esploratore del nostro territorio, capace di condividerne con il lettore il suo immenso amore.
- Sempre di Ely Riva "Gli occhi delle montagne" (Salvioni editore), che fotografa e racconta i laghetti del Ticino. Belle foto di quello del Zött, dei Celestini o Laghetti del Ghiacciaio, dei Laghetti della Randinascia, tutti toccati dal Sentiero Glaciologico.
- "Cristallina, sogno d' inverno e d' estate" del naturologo Angelo Valsecchi, infaticabile studioso di flora, fauna, mineralogia del nostro cantone: raccolta di informazioni e documenti appassionanti.
- I francofoni interessati al tema "ghiaccio-ghiacciai" non manchino di guardare su internet l' affascinante documentario del francese Vincent Amouroux: "Planète Glace-Groenland: Le voyage sous la glace" di recente in concorso al Festival du Film de Montagne dei Diablerets!
- Propongo anche di consultare il sito della Società Ticinese di Scienze Naturali: www.stsn.ch, per una loro prossima uscita sul Sentiero Glaciologico sotto la guida di G. Kappenberger, presumibilmente l' estate prossima.
"Non preoccupatevi, oggi niente pioggia, magari solo qualche goccia a fine pomeriggio!"
Se lo dice Giovanni Kappenberger, noto meteorologo (per anni responsabile delle previsioni di Locarno-Monti) e glaciologo, nonostante quello sentito alla radio e in televisione, lo crediamo fiduciosi, e lo seguiremo attentamente spiegarci i come e perché per tutta la nostra giornata seguendo il Sentiero Glaciologico.
Appassionante! camminare sotto la sua guida entusiasta! Siamo tutti sotto il suo charme; la sua erudizione ci appassionerà durante tutto il percorso!
Come il Valsecchi, col quale feci una gita naturalistica in zona Greina anni fa, Giovanni ha il dono di trasmettere conoscenze ostiche al più ignorante e digiuno di scienze naturali.
Nel gruppo (accanto a una decina di membri della Società Escursionistica Verzaschese), una decina di "esperti" della Società Ticinese di Scienze Naturali, che organizza regolarmente questa uscita con Giovanni: chi chimico, chi biologo, chi naturalista, chi mineralogista, chi meteorologo, ognuno proporrà la sua contribuzione scientifica, arricchendo così di molto le nostre conoscenze.
Primi passi scendendo dalla teleferica a Robiei, primo pannello esplicativo, prime spiegazioni di Giovanni!
Oltre a un modesto zaino rosso, Giovanni porta in spalla un sacchetto della spesa di stoffa, colmo di dépliants, opuscoli (quello, ufficiale, edito dal Dipartimento del Territorio, l' ha già distribuito a tutti noi alla partenza in valle, con l' ordine di studiarlo durante la salita sul vuoto!), grafici che aiutano a capire meglio le sue spiegazioni.
Chissà che non ci sia un interrogazione a fine gita, con relativi voti!!!
Impossibile raccontare su questa paginetta tutte le cose imparate. Rimando gli interessati all' esauriente opuscolo citato sopra.
Otto le fermate sul percorso, con pannelli esplicativi molto ben fatti; molte più quelle di Giovanni. Tanti gli aneddoti. I brevi fuori percorso.
Ad esempio, a cospetto dello stupefacente Pizzo Pecora, l' affacciarsi sui dirupi della Val Bavona. O l' esplorazione della grotta del Pavone, o dello splüi di Randinascia. O la visita nelle viscere della diga di Robiei.
"Vedrete che acustica da cattedrale là dentro! Micaela, ti voglio sentire cantare, prometto sarà un momento impressionante!"
Bellissimo il camminare su due dei miei terreni preferiti, le morene laterali che scendono dal ghiacciaio e le splendide rocce montonate appena sotto di esso, punto più alto toccato dal Sentiero Glaciologico.
Una festa di minerali, di fiori, di acque!
"Domande? Ci sono domande?"
Fioccano, le domande!
Tornati a Robiei, Giovanni si procura la "chiave magica", porta d' entrata alle viscere della diga. Continuano le sorprese, l' incanto di un momento particolare.
Subito, davanti al primo cunicolo, primi suoni umani, accordi improvvisati. L' eco è da brividi...Emozione.
A cinque riprese, ci fermiamo davanti ad un vano con schermo gigante. Scegli: italiano o tedesco, premi il pulsante e parte il filmato. Ognuno su un tema che riguarda la costruzione, l' utilità, il funzionamento, i segreti tutti delle varie dighe della zona Robiei. Molto ben fatti ed esaurienti, affascinanti, anche perché visti in questi antri freddi e umidi.
Ultimo cunicolo: sale il canto; ho scelto la meravigliosa ninna-nanna di De Falla. Rabbrividisco.
Sale il canto di Fabiana ( grande figura della SEV, appassionata conoscitrice di montagna, affamata della sua Bellezza), con due canti della montagna; con Giovanni uniamo le nostre voci alla sua. Rabbrividiamo tutti.
Che potenza salita dall' anima scaturisce da una semplice voce umana...
...amplificata da questa acustica di cattedrale, nel quasi buio. Brividi.
Grazie, Giovanni Kappenberger!
- Innanzitutto, l' opuscolo: "Sentiero glaciologico del Basòdino" edito dal Dipartimento del Territorio del Canton Ticino, opera collettiva, con contribuzioni varie tra cui quella di Giovanni Kappenberger. Opuscolo molto ben fatto, esauriente, con numerose foto.
- "Cold (Little, Brown & Company Ed.), ossia "Gelo" del biologo Bill Streever (edizioni EDT), fantastico, avvincente come un giallo, drammatico studio sui diversi aspetti del Freddo. "Avventure nei luoghi PIU FREDDI del mondo", precisa la copertina. Alla sola lettura, freddo nelle ossa garantito!
- "Ghiacciai ticinesi" del grande fotografo Ely Riva (Salvioni editore). Non solo fotografo, il Riva, ma anche grande conoscitore ed esploratore del nostro territorio, capace di condividerne con il lettore il suo immenso amore.
- Sempre di Ely Riva "Gli occhi delle montagne" (Salvioni editore), che fotografa e racconta i laghetti del Ticino. Belle foto di quello del Zött, dei Celestini o Laghetti del Ghiacciaio, dei Laghetti della Randinascia, tutti toccati dal Sentiero Glaciologico.
- "Cristallina, sogno d' inverno e d' estate" del naturologo Angelo Valsecchi, infaticabile studioso di flora, fauna, mineralogia del nostro cantone: raccolta di informazioni e documenti appassionanti.
- I francofoni interessati al tema "ghiaccio-ghiacciai" non manchino di guardare su internet l' affascinante documentario del francese Vincent Amouroux: "Planète Glace-Groenland: Le voyage sous la glace" di recente in concorso al Festival du Film de Montagne dei Diablerets!
- Propongo anche di consultare il sito della Società Ticinese di Scienze Naturali: www.stsn.ch, per una loro prossima uscita sul Sentiero Glaciologico sotto la guida di G. Kappenberger, presumibilmente l' estate prossima.
"Non preoccupatevi, oggi niente pioggia, magari solo qualche goccia a fine pomeriggio!"
Se lo dice Giovanni Kappenberger, noto meteorologo (per anni responsabile delle previsioni di Locarno-Monti) e glaciologo, nonostante quello sentito alla radio e in televisione, lo crediamo fiduciosi, e lo seguiremo attentamente spiegarci i come e perché per tutta la nostra giornata seguendo il Sentiero Glaciologico.
Appassionante! camminare sotto la sua guida entusiasta! Siamo tutti sotto il suo charme; la sua erudizione ci appassionerà durante tutto il percorso!
Come il Valsecchi, col quale feci una gita naturalistica in zona Greina anni fa, Giovanni ha il dono di trasmettere conoscenze ostiche al più ignorante e digiuno di scienze naturali.
Nel gruppo (accanto a una decina di membri della Società Escursionistica Verzaschese), una decina di "esperti" della Società Ticinese di Scienze Naturali, che organizza regolarmente questa uscita con Giovanni: chi chimico, chi biologo, chi naturalista, chi mineralogista, chi meteorologo, ognuno proporrà la sua contribuzione scientifica, arricchendo così di molto le nostre conoscenze.
Primi passi scendendo dalla teleferica a Robiei, primo pannello esplicativo, prime spiegazioni di Giovanni!
Oltre a un modesto zaino rosso, Giovanni porta in spalla un sacchetto della spesa di stoffa, colmo di dépliants, opuscoli (quello, ufficiale, edito dal Dipartimento del Territorio, l' ha già distribuito a tutti noi alla partenza in valle, con l' ordine di studiarlo durante la salita sul vuoto!), grafici che aiutano a capire meglio le sue spiegazioni.
Chissà che non ci sia un interrogazione a fine gita, con relativi voti!!!
Impossibile raccontare su questa paginetta tutte le cose imparate. Rimando gli interessati all' esauriente opuscolo citato sopra.
Otto le fermate sul percorso, con pannelli esplicativi molto ben fatti; molte più quelle di Giovanni. Tanti gli aneddoti. I brevi fuori percorso.
Ad esempio, a cospetto dello stupefacente Pizzo Pecora, l' affacciarsi sui dirupi della Val Bavona. O l' esplorazione della grotta del Pavone, o dello splüi di Randinascia. O la visita nelle viscere della diga di Robiei.
"Vedrete che acustica da cattedrale là dentro! Micaela, ti voglio sentire cantare, prometto sarà un momento impressionante!"
Bellissimo il camminare su due dei miei terreni preferiti, le morene laterali che scendono dal ghiacciaio e le splendide rocce montonate appena sotto di esso, punto più alto toccato dal Sentiero Glaciologico.
Una festa di minerali, di fiori, di acque!
"Domande? Ci sono domande?"
Fioccano, le domande!
Tornati a Robiei, Giovanni si procura la "chiave magica", porta d' entrata alle viscere della diga. Continuano le sorprese, l' incanto di un momento particolare.
Subito, davanti al primo cunicolo, primi suoni umani, accordi improvvisati. L' eco è da brividi...Emozione.
A cinque riprese, ci fermiamo davanti ad un vano con schermo gigante. Scegli: italiano o tedesco, premi il pulsante e parte il filmato. Ognuno su un tema che riguarda la costruzione, l' utilità, il funzionamento, i segreti tutti delle varie dighe della zona Robiei. Molto ben fatti ed esaurienti, affascinanti, anche perché visti in questi antri freddi e umidi.
Ultimo cunicolo: sale il canto; ho scelto la meravigliosa ninna-nanna di De Falla. Rabbrividisco.
Sale il canto di Fabiana ( grande figura della SEV, appassionata conoscitrice di montagna, affamata della sua Bellezza), con due canti della montagna; con Giovanni uniamo le nostre voci alla sua. Rabbrividiamo tutti.
Che potenza salita dall' anima scaturisce da una semplice voce umana...
...amplificata da questa acustica di cattedrale, nel quasi buio. Brividi.
Grazie, Giovanni Kappenberger!
Tourengänger:
micaela

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