Pizzo Basodino (3272m) dalla Capanna Basodino CAS (1856)


Publiziert von Michea82 , 18. Oktober 2019 um 01:59. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Locarnese
Tour Datum:17 August 2019
Wandern Schwierigkeit: T4 - Alpinwandern
Hochtouren Schwierigkeit: WS-
Klettern Schwierigkeit: I (UIAA-Skala)
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   I   Gruppo Basodino   Gruppo Pizzo Castello   Gruppo Cristallina   Gruppo Pizzo San Giacomo 
Zeitbedarf: 11:45
Aufstieg: 1440 m
Abstieg: 1430 m
Strecke:Andata e ritorno con variante
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Locarno prendere la cantonale per la Valle Maggia, a Cevio andare a destra verso Bignasco e qui a sinistra verso Cavergno. Quindi risalire la Val Bavona fino alla fine della strada, a S.Carlo, e parcheggiare presso la funivia per Robiei. Con la funivia salire a Robiei, e quindi scendere a piedi verso la capanna, segnalata dai cartelli.
Zufahrt zum Ankunftspunkt:Si arriva alla stazione della funivia a Robiei direttamente dai sentieri del Basodino.
Unterkunftmöglichkeiten:Capanna Basodino CAS a Robiei, Albergo Robiei
Kartennummer:1271 swisstopo

Idea: L'idea di ascendere il Basodino  era maturata in me da tempo, dal 2016 quando lo vidi dal Pizzo Campo Tencia. Volevo inoltre che i miei figli potessero vivere un esperienza sul ghiacciaio prima che questo si sciogliesse (come pare stia avvenendo, ma speriamo si inverta la tendenza). Neofita per quanto riguarda ghiacciai e con poca esperienza sui 3000, ho preparato con calma tutto il necessario, chiesto ad alcuni miei fratelli con esperienza di insegnarmi i rudimenti della progressione su ghiacciaio. Con me sono saliti mio fratello maggiore Davide (davikokar) e i miei due figli maschi, Liam di 16 anni ed Eidan (eidan)) di 11. Per quest' ultimo è stato il primo 3000 in assoluto, e il primo dislivello oltre i 1000 metri in un giorno. Abbiamo affrontato questa splendida montagna con l'umiltà e il rispetto che merita, consapevoli della nostra scarsa esperienza in alta montagna e senza la pretesa assoluta di raggiungerne la vetta. Difatti, come spiegherò, solo 2 di noi sono saliti in cima.
Video della gita: vedi link
[/drive.google.com/file/d/1ZBapviJtF45H9Lm_ACUjzduBHbG_RQrX/v...]
Descrizione: abbiamo pernottato presso la  Capanna Basòdino Cas, picnic serale presso il lago diga, e serata in capanna a giocare a carte. Sveglia alle 04.30, colazione a buffet (ottenibile su richiesta) e pranzo al sacco preparato (su richiesta) dal personale della Capanna. Partenza al buio alle 05.37 con frontalini. Ci siamo diretti nei pressi della Stazione della Funivia di Robiei e da lì abbiamo imboccato il sentiero a dx della strada che procede verso il Lago del Zött. Abbiamo risalito pendii erbosi e imboccato una valle, raggiungendo la località Randinascia, sotto una lesta aurora. La zona é incantevole. Il sentiero procede  lungo il fiume, mantenendosi ad una quota vicina a 2100 m. Al primo bivio abbiamo seguito la traccia sul telefono che ci ha fatto svoltare a sinistra  (poi abbiamo visto le indicazioni sulla roccia), guadagnando un po' di quota e aggirando sul fianco sinistro il colle Mött di Cruséi. Siamo quindi ridiscesi un poco verso un altro corso d'acqua, che scende dal ghiacciaio per immettersi nel sottostante Lago del Zött. Qui si incrocia il sentiero glaciologico (segnato in rosso) e si può anche scendere al Lago Zött. Procediamo invece sulla traccia bianco-blu e il cartello indica 3h 50 minuti per il Basodino, seguendo il fiume e immettendoci in un canale. Qui inizia la salita vera e propria, il sentiero si inerpica ripido a sinistra, risalendo una pietraia e sbucando a quota 2400 alla base della morena. Abbiamo accumulato circa 40 min di ritardo per fotografie e pausette varie. Sono le 08.00 e il ritmo di Eidan inizia a calare, ha dormito poco e non é abituato alla quota. Il sentiero risale lungo il pendio sotto il fronte del ghiacciaio, alla nostra sinistra esso si spinge più in basso, il terreno é roccioso, mai difficile, né troppo ripido, ma richiede equilibrio nei passaggi tra una roccia all'altra. Poco dopo le 09.00 finalmente  raggiungiamo il ghiacciaio, ci incordiamo come abbiamo imparato, indossiamo i ramponi e con entusiasmo  ne risaliamo il lato destro per poi piegare a sinistra, verso sud e attraversarlo in diagonale. Il ghiaccio é vivo, non ci sono accumuli di neve e si sente scorrere l'acqua, c'é una bella crepa longitudinale, che scavalchiamo agevolmente. A causa della stanchezza del più piccolo impieghiamo quasi 2 ore a raggiungerne la sommità. Quindi usciamo dal ghiacciaio, lasciando ramponi e picozze, e ci portiamo sulla cresta sudorientale a quota 3100 m, qui ci sono alcuni passaggi di livello II non esposti. Sono le 11.30, per me sarebbe abbastanza, Eidan non si sente di salire in vetta, ha paura di scalare ed é stanco e affamato. Anche Davide desidera fermarsi per potersi rifocillare e avere il tempo di fare volare il drone. Liam invece desidera  proseguire, ci tiene particolarmente a non rinunciare, allora lo accompagno in cima, e mai mi pentirò di averlo fatto. In 20 minuti, scalando i gradoni che costituiscono gli ultimi 170 metri t(utti lungo la cresta), siamo su, e il panorama é imbattibile. Ci fermiamo il tempo necessario per mangiare e scattare fotografie. La vetta é molto stretta ma non strapiombante. Alle 13.00 raggiungiamo gli altri e ci avviamo, prima lungo il ghiacciaio e poi lungo la morena. La discesa é stata difficile, avevamo premura di arrivare a Robiei entro le 17.40 per l'ultima discesa della funivia (non avrei potuto fare scendere Eidan a piedi fino a S.Carlo), inoltre avevamo lasciato alcuni oggetti in capanna per essere più leggeri e bisognava passare a riprenderli. Così é stata una corsa contro il tempo. Lungo la morena Davide e Liam sono proseguiti spediti, hanno perso il sentiero ma l'hanno poi ritrovato all'incrocio con il sentiero glaciologico, proseguendo come all'andata da Randinascia. Io ed Eidan siamo rimasti indietro, lui é molto prudente e quindi va piano, io lo aspetto e mai gli metto pressioni per accelerare. Abbiamo pure noi perso il sentiero ma più in basso: dove finisce la morena il sentiero piega a sin e discende ripido in una pietraia (che al mattino abbiamo risalito), quindi in fondo segue il fiume fino all'incrocio con il sentiero glaciologico. Io lungo la pietraia, in discesa, non lo riconoscevo (al mattino sembrava meno ripido), e giunto al fiume, convinto di averlo perso, invece di svoltare a destra seguendo il corso del fiume, ho risalito una collina erbosa dall'altro lato e l'ho percorsa parallelamente al fiume, ma, arrivati sopra la piana dell'intersezione dei sentieri, abbiamo dovuto scendere pendii molto ripidi e coperti di vegetazione perdendo tempo. All'intersezione avevamo ancora 1h e 15 min di tempo e il cartello segnava 1h e 30 min, sia da Randinascia, sia dal Lago del Zött. Ho fatto la scelta sbagliata: Lago. Avevo calcolato che, essendo il Lago collegato a Robiei da una strada asfaltata, avremmo guadagnato tempo potendo correre. Ma la discesa fino al lago é molto ripida e il sentiero stretto in mezzo ai cespugli, inoltre bisognava costeggiare tutto il lago, fare ancora alcuni tratti in salita e camminare su rocce, dove per la fretta sono pure caduto nel fiume. Portandomi lo zaino di Eidan per tutto questo tratto lui ha potuto mantenere un buon ritmo, abbiamo superato diversi escursionisti tedeschi, ma fino al lago era impossibile andare veloce, troppo ripido e stretto. Mi sono arrabbiato e ho maledetto chi ha stabilito la tempistica, purtroppo non abbiamo recuperato il ritardo. Finalmente abbiamo raggiunto la strada, ma mancavano 9 minuti. Ho lasciato indietro lui e ho corso fino alla funivia, dove non so come ma sono arrivato alle 17.40 spaccate senza fiato (non sono allenato nella corsa, specie con 2 zaini e dopo un Basodino). Davide e Liam si erano accomodati sulla panchina sottostante ormai ritenendo impossibile che saremmo sbucati all'improvviso (si aspettavano che saremmo scesi da Randinascia e che quindi ci avrebbero visti già da lontano). Erano pronti psicologicamente alla discesa per San Carlo, Liam scalzo si stava rilassando. Sono rimasti sorpesi di vedermi arrivare, Davide mi ha guardato quasi perplesso sul da farsi. Gli ho gridato di bloccare la partenza. Abbiamo bloccato la partenza ritardandola di 2 o 3 minuti per aspettare Eidan, il quale ha mantenuto un morale elevatissimo per tutta la discesa, diversamente da me che alla fine ero inalberato. 
Sulla funivia Davide ci ha offerto birra e gazzosa fresche con la condensa sul vetro, acquistate alla Capanna,  un gesto, che, assieme al fatto di essere riusciti a prendere la funivia, e agli elogi di Liam nei nostri confronti, ha riscattato la complessa fase finale dell'itiinerario. Sono stato davvero felice in quel momento. 
Siamo tornati di buon ora. 
Nei giorni successivi ho fatto fatica a pensare ad altro, il Basodino mi ha davvero entusiasmato. 

Tourengänger: Michea82, davikokar, Eidan, Liamseddio
Communities: Hikr in italiano


Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden


Geodaten
 46501.gpx Traccia di Giovannibad di wikiloc che abbiamo seguito per la salita
 46524.gpx Traccia del ritorno con Eidan, a partire dalla cresta

Galerie


In einem neuen Fenster öffnen · Im gleichen Fenster öffnen


Kommentare (11)


Kommentar hinzufügen

davikokar hat gesagt:
Gesendet am 18. Oktober 2019 um 09:19
bella lì!

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 18. Oktober 2019 um 09:26
Tàl là davikokar Ho narrato la gita dell'anno. Benvenuto su hikr

Francesco hat gesagt: Bella conquista.
Gesendet am 18. Oktober 2019 um 16:10
..Evvai cosi Michea,tra qualche anno ,anche tu avrai report a 3 cifre.

gbal hat gesagt:
Gesendet am 19. Oktober 2019 um 11:25
Complimenti per organizzazione e salita, specialmente al più piccolo. Molto bello il film report con un bel montaggio. Pregevole la ripresa con drone che effettivamente consente effetti imoensabili senza mezzo aereo. Davvero bello e immagino sia stata davvero una esperienza indimenticabile per tutti.
Un suggerimento per l'orientamento mancato al ritorno? Un GPS, meglio non App su Smartphone ma tradizionale ti consente di ritrovare e seguire la traccia di andata con la funzione Trackback. Qualche info qui: *E’ arrivato il GPS……

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 19. Oktober 2019 um 14:14
Innanzitutto grazie anche ti aver dedicato tempo alla visione del mio lunghissimo videom Allora: il video è mio. Le riprese con il drone le ha fatte davikokar, mio fratellone. Magari un giorno chiederò a Natale + compleanno un drone pure io. Per il gps Eidan ha un piccolo Garmin che ha tracciato il nostro ritorno (l'andata gli si era bloccata inavvertitamente). È un file di 4 mega formato gpx che hikr non mi consente di caricare. Dovrò studiarmi sul web un modo per ridurlo. Ora mi spiega come usarlo

gbal hat gesagt: RE:
Gesendet am 19. Oktober 2019 um 14:27
Figurati. Dunque la dimensione dei file gpx dipende da quanto frequente viene fatta la lettura automatica della posizione ossia le coordinate. Questo si può predisporre sulle Impostazioni; va da sé che quanto più è frequente tanto più sarà precisa la traccia a scapito della dimensione. Io mi regolo così: procedendo a piedi una lettura ogni 5-10" (o 5-10 m) è più che sufficiente vista la velocità con cui si procede. In bicicletta o peggio in auto è necessario aumentare di molto la frequenza.
Un modo per ridurre il peso di un file di una traccia ridondante (qual'è la tua) può essere questo: [/www.bikeitalia.it/semplificare-traccia-gps-ridurre-numero-p...].
Un saluto

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 19. Oktober 2019 um 16:40
Mi sono salvato l'articolo e proverò a casa con il PC. Grazie ancora:)

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 20. Oktober 2019 um 00:07
Grazie sono riuscito, ho importato la traccia del mio ritorno con eidan.

gbal hat gesagt: RE:
Gesendet am 20. Oktober 2019 um 23:02
Ho piacere di esserti stato utile.

Gelöschter Kommentar

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 19. Oktober 2019 um 14:17
Grazie! È stata un' avventura indimenticabile


Kommentar hinzufügen»