Pizzo Moro dall'Alpe Veglia


Publiziert von atal , 14. August 2015 um 12:22.

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum:11 August 2015
Wandern Schwierigkeit: T4+ - Alpinwandern
Hochtouren Schwierigkeit: L
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 10:30
Aufstieg: 1800 m
Abstieg: 1800 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Superstrada del Sempione - Uscita Varzo - Seguire l'indicazione per San Domenico - superato San Domenico, proseguire fino al termine della strada; Parcheggio a pagamento (€ 3 al giorno)
Kartennummer:CNS 1290 - Helsenhorn

Il Pizzo Moro è la caratteristica cima isolata posta a cavallo tra la conca dell'Alpe Veglia e la Val Bondolero. Escludo l'accesso dall'alpe Devero perché preferisco raggiungere una cima direttamente da una delle valli su cui si affaccia. Partire da Veglia presenta inoltre l'opportunità di effettuare un anello dal Passo di Valtendra alla conca delle Caldaie, zona che non avevo ancora visitato.

L'andata
Con Ferruccio parto da Ponte Campo e raggiungo il Passo di Valtendra (in circa 3 ore) seguendo il percorso della classica traversata Veglia - Devero. Dal passo ci si volge verso il ripido pendio del Pizzo Moro (Nord) e si punta a sinistra verso una sorta di rampa di erba e rocce che permette di superare il salto roccioso basale. La difficoltà consiste in singoli passaggi di I grado, pendii ripidi e segnaletica completamente assente. Arrivati sopra il salto di roccia ci si volge a destra e, attraversati due canalini, passando pochi metri sotto lo sperone roccioso che li separa, si guadagna la dorsale Sud. Seguendo tracce di camosci a destra della dorsale (versante SE), si sale fino ad un intaglio della cresta affacciato sul canale Ovest-Nord-Ovest (che percorreremo al ritorno...). Da questo punto si seguono ancora tracce di animali praticamente fino in cima (qualche passaggio esposto, più adatto ai camosci che a noi bipedi: in particolare una sorta di cengia con una roccia sporgente molto bassa...), rimanendo leggermente a destra rispetto al filo della cresta. La cima è contraddistinta da una sorta di ometto minimale, a testimonianza della scarsa frequentazione di questa bella montagna (circa 4:30 dal Ponte Campo). Da qui non si vede il Lago del Bianco perché verso Ovest si protende un crestone a blocchi, quasi in piano, fino alla cima Ovest, il punto in cui la cresta sommitale termina bruscamente.

Il ritorno
Per la discesa siamo ritornati fino all'intaglio sulla cresta e da qui ci siamo calati nel canale Ovest-Nord-Ovest. Con non pochi equilibrismi siamo scesi dall'immensa e instabile giavina e abbiamo raggiunto la bella conca delle Caldaie. Reputo il percorso seguito in discesa non consigliabile in quanto pericoloso (oltre che faticoso): in alcune zone ci si muove su massi caduti di recente, dove anche i blocchi di maggiori dimensioni si muovono alla minima sollecitazione.
Dal lago principale delle caldaie abbiamo traversato a sinistra della quota 2496 m e siamo scesi al Pian d'Erbioi superiore su facili prati (ometti), dove si ritrova il sentiero ufficiale in corrispondenza ad un bivio. Da qui in breve arriviamo al Lago del Bianco, bel punto di osservazione da cui ammirare il Pizzo Moro. Seguendo il sentiero siamo ridiscesi al pianoro dell'Alpe Veglia e quindi al parcheggio di Ponte Campo.

Considerazioni finali
Nel complesso un'escursione remunerativa ma faticosa, soprattutto per la discesa dalla cima lungo l'instabile giavina. Volendo ritornare a Veglia dal Pizzo Moro, ritengo preferibile rientrare sempre dal Passo di Valtendra. In questo caso la difficoltà consiste principalmente nel ritrovare in discesa il passaggio che permette di superare il salto roccioso alla base del versante.

Tourengänger: atal


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Kommentare (2)


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Max64 hat gesagt:
Gesendet am 15. August 2015 um 10:29
Bravi e temerari,complimenti.
ciao
Max
Buon Ferragosto

atal hat gesagt: RE:
Gesendet am 15. August 2015 um 11:00
Grazie Max e complimenti anche a te: ho letto le tue ultime relazioni, davvero niente male, soprattutto l'ultima al Tamierhorn, tra l'altro fatta senza nemmeno un giorno di riposo...

Ciao,
Andrea


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