Corno Vitello m 3057
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lumi
La proposta di Lella e Grandemago mi dipinge completamente, in un ambiente conosciuto e nel mio cuore. M’incammino con sensazioni contrastanti, in un attimo sento un’eccitazione piacevole, forte, osservando i colori intensi, i toni del cielo azzurro….poi, all’improvviso, l’intesa si rompe, non saprei dire perché….il flusso di energia si perde…come se tra me e la montagna ci fossero tanti rimproveri.
Una sensazione di dejà vu m’invade, sono stata già qui, la panoramica Val d’Ayas, Corno Bussola due volte, due esperienze completamente diverse, i ricordi sono ben stoccati, ma ora sembra una nuova, negli stessi ambienti…valloni con verdi pascoli nella parte bassa, laghi alpini accoglienti, pietraie, palestre di roccia ed ambienti selvaggi tipici dell’alta quota.
Percepisco una sensazione di frustrazione come l’incontrare una persona nuova, interessante, con cui vorresti bastasse uno sguardo, un gesto…una semplice parola per raggiungere subito l’empatia, l’intensa.
Cammino per un po’ in solitudine, andando con il desiderio di staccarmi dai pensieri, dalle voci, …questa conversazione tra me e me deve finire.
Dai laghi Valfredda comincia la conquista della cima, di fatto la conquista della tranquillità, mi sento di nuovo nel grembo materno della montagna perché sono “a casa”. Respiro con calma per toccare in profondità questa sensazione. Mi sento “alleggerita” e vivo QUESTA esperienza….ripidi tornanti sino al Colle di Valfredda, sui pendii pietrosi del Dente del Vitello, fin sulla cresta terminale della vetta…
grandemago
Voglia di prenderci una “scaldata” non ne abbiamo, quindi si deve andare in alto … quindi, apriamo il cassetto e cerchiamo nella sezione “Facili 3000” qualcosa da fare, possibilmente di inedito per noi.
Sarà “Corno Vitello”, da tempo nel mirino, quindi rompiamo il salvadanaio e andiamo nella Vallée!
Per risparmiare qualche euro usciamo dall’autostrada dorata a Quincinetto, poi lungo la statale raggiungiamo Verres e la Val d’Ayas.
Dal parcheggio di Estoul prendiamo con buon passo il sentiero per il Rifugio Arp e raggiunto questo proseguiamo per il Corno Vitello lungo il sentiero 5B.
Giunti ai bei Laghi di Valfredda il mio compito è finito e da buon gregario mi faccio da parte lasciando involare le due fanciulle verso la cima, mentre io mi ritaglio un buon posto al sole.
Alle 14 sono già di ritorno …. la mia pennica oggi è stata breve! Scendiamo sfiorando nuovamente il “Condominio” Arp (orrendo), poi proseguiamo a mezza costa passando dall’Alpe Palasina, tanto per variare un pochino la discesa, infine giù a valle.
Bella giornata!
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