"LA ROSSA" .........al Devero, quando guardi la Rossa, ti senti un pò invadere da un senso di rispetto e anche di timore. Questa bellissima cima, che con altre fa da cornice alla Piana dell'Alpe, sembra invitarti a raggiungerla e ad accarezzare le sue ruvide rocce rosse.
Tutte le relazioni che si trovano sulla Punta della Rossa però, descrivono le ascensioni per la normale o per la via alpinistica dallo spigolo est o sud\est, nessuna prende in considerazione la via, che ha scelto per noi Roby (tignoelino), ovvero: salita per la via degli Svizzeri, (lato nord) e discesa per la normale italiana (lato sud). Il percorso è molto bello ed interessante, sia per le variabili tecniche che per le esposizioni panoramiche.
L'appuntamento è per sabato alle sette, a Pontemaglio, vicino a casa di Roby e Lucia, dalla provincia di Varese ci raggiungono Ale (
froccolone) e Emiliano (
Poncione). Sono le sette meno cinque esco dalla galleria, attraverso il ponte trionfante e mi dico : "questa volta non sono l'ultimo", invece sono già tutti lì che aspettano solo me. Pazienza. Trasferiamo zaini, attrezzatura e l'allegra combricola su un unica auto e ci dirigiamo verso l'Alpe Devero con sosta (consigliata) alla cooperativa di Croveo, per una colazione e rifornimento di panini con farcitura super (prodotti nostrani).Come raggiungere l'Alpe Devero oramai lo sapete tutti, vero!? Dal parcheggio, salire ai Piani della Rossa, seguire il bel sentiero che porta al Passo della Rossa, dopo lo scollinamento, prima di raggiungere il passo, si attraversa un ambiente introvabile in ambito terrestre. Dopo il laghetto, che si trova tra i Pizzi di Crampiolo sud e nord e la Punta della Rossa e prima di raggiungere il Passo, bisogna seguire i bolli gialli sulle rocce, che fanno deviare verso sinistra, abbandonando il sentiero principale del passo. Quando i bolli gialli portano a perdere quota, è necessario deviare ancora a sinistra, salendo in diagonale il versante nord della Rossa, puntando verso le ultime guglie ad ovest. Salendo abbiamo attraversato ripidi nevai dove è stato necessario l'uso dei ramponi.
Quando ci si avvicina alla cresta, bisogna puntare verso un grosso masso con una spaccatura ben visibile. A questo punto si sale verso la cresta fino a scavalcare le ultime rocce che riportano sul versante italiano. Qui si supera in diagonale una bella placca che riporta sulla parte terminale della normale italiana. L'ultimo tratto non presenta alcuna difficoltà, rispetto al precedente, che riserva qualche bel passaggio di II e III. La vetta, che si presenta con uno pianoro piuttosto ampio, offre uno spettacolo eccezionale a 360 °. Strette di mano, foto, panini ed immancabile birra. Indossiamo l'imbragatura e cominciamo la discesa superando qualche placca e il sentiero che ci porta al punto delle due calate. Il primo di una ventina di metri viene affrontato in sicurezza mentre il tratto successivo decidiamo di affrontarlo liberamente. Il tratto successivo, prima di raggiungere il sentiero che scende dal gruppo del Cervandone, si percorre su sfasciumi poco stabili e friabili. Raggiunti i Piani della Rossa guadando numerosi ruscelli ed discendendo un paio di nevai, ci si ricongiunge alla parte iniziale del tracciato di salita e si rientra al Devero con la soddisfazione di aver conquistato anche la Punta della Rossa, degustando ancora una strameritata fresca birra.
Grazie Roby, Lucia, Ale e Emiliano, per la bella compagnia e... alla prossima!
Note tecniche:
Alpe Devero-Buca della Rossa T3+
Buca della Rossa-Punta della Rossa(Via degli Svizzeri) T5 o F
Punta della Rossa-Piani della Rossa(via normale italiana) PD
Piani della Rossa-Alpe Devero T3
Poncione
Prima di tutto un doveroso omaggio al monumentale Roby
tignoelino che, non contento di essersi preso la rivincita sulla "Via degli svizzeri", ha poi calato quattro persone una dopo l'altra lungo la delicata cresta ovest della Rossa, dove corre la via normale italiana.
Già la Rossa/Rothorn (il cui nome in versione teutonica sembra un ulteriore omaggio al cagnolino dello stesso Roby)... cima decisamente scomoda e altezzosa, la quale mi ha un po' ricordato nel tipo d'avvicinamento una "conquista" recente come il Torent Basso, nel senso che occorre girarle intorno lungamente prima di potervi salire, pur mancando la forte esposizione di quella. L'ambiente montano incontrato qui è davvero dei più aspri e spettacolari, e la cospicua presenza di porfido mi ha fatto sentire un po' "a casa".
Salita e compagnia spettacolari, grazie a tutti per la bella proposta.
froloccone
Da un messaggio, mandato così ,in modo un po scherzoso,a una signora cima conquistata,il passo è stato breve. Breve ma intenso direi,visto che la Rossa non si fa salire facilmente..............Grazie a Roberto,è stato possibile chiudere un anello spettacolare per ambienti e varietà di percorso.Ma la compagnia di tutti,è stata la vera ciliegina della giornata!!!! Grazie ragazzi e alla prossima!!!!!!!!!
Tigno: Dopo qualche anno, grazie alla fiducia dei Soci, mi sono tolto un bel sassolino dalla scarpa portando a termine la salita di questa via. Malgrado ci fossi già stato, fino alla quota 2880, la strada
è abbastanza difficile da individuare per la carenza di ometti che vengono spazzati via dalle slavine.
La discesa per la " normale " ( solo di nome ) la percorriamo con attenzione, senza però risparmiarci
allegre battute. Gita di grande soddifazione: grazie per la bella giornata, Amici, alla prossima.
P.S. : per le calate è sufficiente una corda da 40 mt
Lucia
Per chiudere questo mio primo anno di gite in montagna...cominciate così per scherzo....
mi mancava la ciliegina sulla torta....di che colore sono le ciliegie??? Rosso no???
E dove si trovano di quel colore??? Sulla cima della ROSSA!!!!!
GRAZIE!!! GRAZIE RAGAZZI!!!!!
E' grazie a voi che ho trovato la ciliegina che mi mancava!!!!
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