Punta della Rossa Quota 2800 (Via degli Svizzeri)
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Con Teresa, mi incammino in direzione Passo della Rossa in una fitta nebbia fino quasi alla
scaletta. L' intenzione è di salire alla Punta della Rossa sul versante nord per la Via detta
" degli Svizzeri ". Arrivati al Passo, la visibilità migliora e cominciamo a cercare segnali di
detta Via. In direzione NW ci portiamo sotto le pendici nord della meta nella speranza di
trovare qualche ometto ma, scorgerli in mezzo ad una immensa giavina, è cosa non facile.
Comunque, per naso o fortuna, finalmente li trovo: sono molto radi però sufficienti per
riuscire a seguire un percorso logico. La risalita è molto difficoltosa per le continue variazioni
della giavina, a tratti stabile, ma, dove il pendio diventa più erto, instabile. Dopo dura lotta,
superata un' ultima bastionata rocciosa, siamo sulla cresta finale; purtroppo dobbiamo
attraversare una liscia placconata di una decina di metri che si presenta molto ostica, senza
avere attrezzatura per metterci in sicurezza. Forse per la stanchezza o il ritardo sulla tabella
di marcia (o che da domenica prossima siamo in ferie), decidiamo di rinunciare per oggi, tanto
non sarà nè la prima nè l' ultima cima mancata ( forse è per questo che sono ancora quì a
scrivere su hikr ).
Un pò abbacchiati, prendiamo la faticosa via del ritorno con la nota positiva di aver visto la
strada che, la prossima volta, ci farà risparmiare un bel pò di tempo.
Escursione comunque molto interssante. roby
scaletta. L' intenzione è di salire alla Punta della Rossa sul versante nord per la Via detta
" degli Svizzeri ". Arrivati al Passo, la visibilità migliora e cominciamo a cercare segnali di
detta Via. In direzione NW ci portiamo sotto le pendici nord della meta nella speranza di
trovare qualche ometto ma, scorgerli in mezzo ad una immensa giavina, è cosa non facile.
Comunque, per naso o fortuna, finalmente li trovo: sono molto radi però sufficienti per
riuscire a seguire un percorso logico. La risalita è molto difficoltosa per le continue variazioni
della giavina, a tratti stabile, ma, dove il pendio diventa più erto, instabile. Dopo dura lotta,
superata un' ultima bastionata rocciosa, siamo sulla cresta finale; purtroppo dobbiamo
attraversare una liscia placconata di una decina di metri che si presenta molto ostica, senza
avere attrezzatura per metterci in sicurezza. Forse per la stanchezza o il ritardo sulla tabella
di marcia (o che da domenica prossima siamo in ferie), decidiamo di rinunciare per oggi, tanto
non sarà nè la prima nè l' ultima cima mancata ( forse è per questo che sono ancora quì a
scrivere su hikr ).
Un pò abbacchiati, prendiamo la faticosa via del ritorno con la nota positiva di aver visto la
strada che, la prossima volta, ci farà risparmiare un bel pò di tempo.
Escursione comunque molto interssante. roby
Tourengänger:
tignoelino

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Kommentare (16)