Punta della Rossa (2887) via normale- Val Devero

Ascensione alla Punta della Rossa, elegante becco che sovrasta la Piana del Devero. La colorazione rossastra è dovuta alla presenza di ossido di ferro nelle rocce. Cima di grande soddisfazione ma da non sottovalutare. Passaggi esposti su roccia richiedono una certa esperienza alpinistica e la massima concentrazione. E' necessaria attrezzatura alpinistica (casco, imbrago, corda, cordini, moschettoni, discensori). Da evitarsi in caso di terreno bagnato.
All'uscita, organizzata dal CAI di Laveno e condotta da Roberto, partecipano 10 escursionisti. 
Lasciamo le auto nell'autosilo dell'Alpe Devero e, dopo il caffè, ci inoltriamo nella piana. Su strada sterrata raggiungiamo le Baite Cantone (1656), puntando verso il canale fra la Punta della Rossa e il Pizzo Crampiolo. Seguendo la direzione del Passo della Rossa iniziamo a salire sul versante orografico sinistro della valle del Torrente della Rossa. Il ripido sentiero ci conduce, passando dall'Alpe Campello ai Piani della Rossa (2050). Abbandoniamo il sentiero segnato per il Passo della Rossa tenendo la sinistra per seguire una traccia evidente che risale su terreno morenico. Ci portiamo ad una spianata superiore e proseguiamo la salita tra grossi massi. Troviamo bolli rossi sulle rocce e ne seguiamo il percorso. Giunti ad un tratto impegnativo salutiamo Roberto G. , che era venuto con noi per fare una passeggiata con il cane, e ci diamo appuntamento al Devero. Arriviamo all'imbocco di un canale che scende dalla cima dove sulla parete di roccia destra è posto un grosso bollo rosso. Poco sopra, sulla roccia c'è una freccia blu che indica la via di salita. Vediamo che questa direzione non è facile e ci viene il dubbio che non sia la via normale ma una via di arrampicata. Il canale è percorribile con semplice arrampicata ma non ci sono né segnali né ometti. Ci fermiamo per valutare la situazione consultando le varie relazioni di salita che avevamo portato. Nel frattempo Ezio con Cristina e Valeriano sono più avanti di noi avendo fatto un percorso diverso e stanno risalendo il canale. Fortunatamente, mentre aspettiamo, incontriamo un alpinista che sta scendendo e chiediamo informazioni. Ci conferma che quella che stiamo salendo è la via normale dove il tratto più difficile è proprio l'inizio e che la via del canale non porta alla vetta. Ci arrampichiamo su una cengia non del tutto semplice che ci porta ad un ballatoio dove c'è uno split per l'ancoraggio. Affrontiamo ora un'arrampicata di 20mt su buona roccia con tanti appigli ma parecchio esposta. In cima alla parete c'è un'altra terrazza anch'essa attrezzata con split. Da qui in avanti il percorso è meno difficile ma richiede comunque la massima attenzione. Seguendo gli ometti, che propongono anche più di una via, risaliamo la cresta in un susseguirsi di cenge, canalini e grossi massi che ci portano alla cima della Punta della Rossa (2887) che, sorprendentemente, è una grande spianata rocciosa. La vetta offre un panorama a 360° sulla corona alpina. Ci spostiamo sulla piana cercando le diverse visuali e visitando la piccola croce di vetta dove è posto il libro di vetta che firmiamo. Altre due croci sono state divelte dalle intemperie. Dopo lo spuntino ci prepariamo per la discesa indossando l'imbrago che ci servirà per la calata. Durante la discesa  incontriamo Ezio con Cristina e Valeriano che, dopo la tentata salita sul canale avevano dovuto scendere e risalire sulla via normale. Poi accade un imprevisto. Stefano, in un attimo di disattenzione, incespica mentre sta percorrendo una facile cengia, il masso dove si era attaccato si stacca, perde l'equilibrio e inizia a rotolare su una placca di ruvida roccia. Per fortuna un canalino che taglia la placca ferma la caduta e Stefano si ritrova seduto in questo intaglio. Non ha preso botte ma solo escoriazioni al volto e alle mani e se la cava con un grosso spavento che coinvolge tutto il gruppo. Ripresa la discesa arriviamo alla sommità della parete dove c'è la terrazza attrezzata per la calata. Raggiunti da Ezio, Cristina e Valeriano al ritorno dalla cima scendiamo uno alla volta in corda doppia. Al sottostante ballatoio attrezziamo un'altra via per calata in doppia. Ricompattato il gruppo alla base della parete iniziamo la discesa, questa volta seguendo fedelmente i bolli rossi che ci portano a compiere un giro più ampio ma più semplice per tornare ai Piani della Rossa. Sulla stessa via torniamo al punto di partenza.
Partecipanti: Roberto C.(capogita), Dario, Emilio, Claudio, Stefano, Raffaella, Ezio, Cristina, Valeriano, Roberto G. (+ Black).
Tempi di percorrenza: Salita: 4h26' sosta 1h10', discesa 4h49'. Totale 10h25'
Lunghezza del percorso: 10,0km
Meteo: bello.