PULPITO (2616 m) da San Carlo, via Sevinèra


Publiziert von GM , 10. Juli 2015 um 10:49.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Locarnese
Tour Datum: 9 Juli 2015
Wandern Schwierigkeit: T5 - anspruchsvolles Alpinwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   Gruppo Pizzo Castello   Gruppo Cristallina   Gruppo Pizzo San Giacomo   Gruppo Basodino 
Zeitbedarf: 8:15
Aufstieg: 1980 m
Abstieg: 1150 m
Strecke:12,5 km

Dal parcheggio della funivia per Robiei (1040 m) si percorre la strada asfaltata fino al primo tornante, dove si inoltra nella boscaglia il sentierino, poco evidente ma abbastanza continuo, che porta dapprima al masso con le incisioni rupestri (1260 m ca.) e quindi al Corte della Baneta (1320 m ca.) che è il Corte di Fondo dell'Alpe Sevinèra.
Dal Corte della Baneta un sentierino poco evidente entra diretto nel solco della forra.
(Un invitante sentiero con numerosi ometti in pietra prosegue verso nord, ma non centra nulla con l'escursione; puo' ingannare se si prende per buona la posizione del Corte della Baneta riportato sulla carta del libro Alpi di Val Bavona, ma la posizione reale è invece decisamente piu' a est di quella indicata, proprio al margine della forra stessa).
Si entra su pietraie nel solco della forra. Non si prosegue lungo di essa ma va ricercata sul lato sinistro orografico una grande freccia rossa dipinta su un sasso. Si attraversa la forra (il Crös de la Baneta) e si entra in una valletta boscosa. Qui il sentiero è decisamente evidente e sono presenti diversi segnavia rossi.
Si risale la valletta a zigzag nel suo centro piuttosto che alla sua destra (salendo) fino al termine della stessa; qui il sentiero piega decisamente verso sinistra e fa una traversata orizzontale di una cinquantina di metri, quindi riprende a salire, contorna a sinistra una paretina rocciosa e rientra nel Crös de la Baneta che si presenta qui sostanzialmente erboso, con pietrame e rada vegetazione. Il sentiero è scomparso e non sono piu' presenti segnavia, ma la salita è abbastanza logica. 
Superato al centro della forra un evidente masso con sotto un riparo di fortuna, potendo intuire subito a monte dello stesso due diverse opzioni di salita, bisogna scegliere di proseguire verso destra dove si ritrova il sentierino. Ora il percorso è abbastanza evidente e si ritrovano piu' in alto anche delle scalinate in pietra. Una ultima scalinata permette di uscire verso destra dalla forra e dopo pochi metri si giunge cosi alla cascina del Corte Grande (1804 m; 2h15' da san Carlo).
"Che bello, la parte difficile è passata senza particolari problemi. E ora arriva il facile" pensavo. Come no!
Dal Corte Grande per raggiungere il Corte di Là bisogna seguire un sentiero in leggera ascesa verso est con brevi tratti di salita piu' ripidi. Il sentiero è abbastanza intuibile ma la vegetazione (intendendo con tale termine sostanzialmente felci e altre piante primitive che crescono in posti umidi senza sole...) non è mai piu' bassa delle ginocchia e per buona parte del tragitto non si vede assolutamente dove si appoggiano i piedi. Comunque, si attraversa in orizzontale un riale (segnavia rosso al suo centro) dopo il quale ci si alza decisamente in una valletta (qui la vegetazione arriva alle spalle) che termina contro un costone di roccia; il sentiero passa sul suo filo su muretti in sasso (bollo rosso con freccia su masso frontale al sentiero). Si passa un secondo riale in direzione di un ultimo ed enorme bollo arancione, si risale ancora per prati su terreno libero e si giunge finalmente al Corte di Là (2060 m; 1h00' dal Corte Grande).
La cascina è veramente integrata al terreno, che è formato da piccoli dossi e vallette, e per vederla ci si deve proprio arrivare davanti. Dall'anticima ESE del Pulpito è tuttavia visibilissima.
Da Corte di Là la salita verso la Bocchetta di Srodan (o meglio da quella che io ho chiamato Bocchetta del Corte di là riprendendo un toponimo della CNS) è abbastanza semplice, su terreno libero o sassi, e il percorso, quasi obbligato, non presenta alcun problema di orientamento (2560 m circa; 1h15' dal Corte di Là)
Dalla Bocchetta bisogna scendere di circa 150 metri per traversare verso la Bocchetta del Masnee su pietraie abbastanza stabili e nevai residui (la traversata diretta in quota è resa difficoltosa da alcune placche inclinate). Arrivato sotto la verticale del canale che taglia la parete E del Pulpito risalgo diritto nel canale stesso, cosparso di pietrame poco stabile, ma risalibile abbastanza agevolmente sul lato sinistro, contro parete. Dal canale si sbuca sulla selletta compresa tra l'anticima ESE e la vetta vera e propria del Pulpito. La crestina che porta in vetta è piu' difficoltosa da vedere che da fare; si passa agevolmente prima sul lato est su placche, quindi si passa sul lato ovest scendendo alcuni metri per prendere la corta rampa erbosa che porta all'ometto di vetta del Pulpito (2616 m; 1745 m e 5h15' da San Carlo).
La vetta, sul lato Sevinèra, è proprio sulla verticale della cascina del Corte Grande. Che sembra cosi vicino..
Dalla vetta in pochi minuti si scende nel canale e si attraversa alla Bocchetta del Masnee. Dalla bocchetta la discesa verso Zota è ben segnata (segnavia bianco-azzurri) e molto comoda, e il rudere della cascina di Zota (2115 m) si raggiunge in circa mezzora.
Da Zota alla discesa diretta a Campo (che comunque conosco) preferisco la discesa diretta ..in funivia. In circa un'ora si raggiunge  quindi la Capanna Basodino e quindi Robiei, senza difficoltà particolari ma con un ulteriore dislivello positivo di circa 200 metri.

Tourengänger: GM


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