Pizzo Ciapè (2394m) - Valle Antrona
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Torniamo dopo quasi un anno nella bellissima Valle Antrona,come meta il Pizzo Ciapè,da tempo nei miei progetti.Lasciata l'auto nel comodo parcheggio dell'alpe Campo(1240m) ci dirigiamo,costeggiando ai piedi della montagna su sentiero invaso da altissima erba e prelibate fragoline,verso un imponente bastionata.Il sentiero, sempre segnato,si impenna e con pendenze che non mollano mai arriviamo all'alpe Cama inferiore in circa un'ora dalla partenza.Risaliamo ancora un po e ci portiamo alla croce di Cama(1639m),che è un punto molto panoramico,dove possiamo ammirare sotto di noi Antronapiana con i suoi laghi.Dopo una breve sosta ripartiamo verso l'alpe Cama di Mezzo(1700m),dove deviamo a destra su sentiero C20 alla palina segnaletica.Da qui in poi diventa difficile seguire il sentiero,in quanto non si trovano più i segnavia e si viaggia a vista seguendo esili tracce.Noi poco prima dell'alpe Cama superiore abbiamo deviato verso sinistra con un lungo traverso,tagliando su percorso libero tra rododendri in fiore e roccette,poi con un ultimo sforzo ci siamo portati sulla dorsale(2 ore e 30 min.).Qui Barbara si ferma mentre io proseguo verso la meta.Ora il percorso è tracciato bene e aggirata a destra la cima scialpinistica lo scenario cambia radicalmente,passando da pendii erbosi ad un ambiente dominato dalla roccia.Seguo la cresta e tagliando sotto al Ciapè vado a risalire un breve canalino che mi porta ad un colletto,poi taglio a destra e con alcuni passaggi un po esposti di arrampicata raggiungo la vetta(3 ore 30 min).Dalla cima il panorama è notevole nonostante il Monte rosa e le cime più alte oggi siano coperte da nuvole.Si vedono ben cinque laghi,Campliccioli,Antrona,Lago dei Cavalli di Cheggio e in lontananza il lago di Mergozzo e il "Maggiore".Ritornato al colletto, decido di seguire per cresta verso sud e risalire una elevazione rocciosa che raggiungo dopo alcuni passaggi esposti.Al ritorno risalgo anche sulla cima scialpinistica. Raggiunto Barbara, ritorniamo insieme passando per la dorsale e l'alpe Cama Superiore(1873m) e poi sul percorso di andata ritorniamo all'auto,dopo aver fatto un pediluvio rigenerante in un ruscello.
Gran bella e impegnativa escursione in un ambiente veramente affascinante,grandi panorami e grandi montagne.

Con l'escursione di oggi ho ammirato la Valle Antrona da una nuova prospettiva, che mi ha permesso uno sguardo d'insieme da Antronapiana a Cheggio con i rispettivi laghi di diverso colore (quello di Cheggio caraibico!), e poi su dalla diga di Campliccioli fino ad incontrare il pizzo Andolla e scorgere appena l'omonimo rifugio (meta negli anni scorsi di memorabili mirtillate!). Questo sguardo d'insieme si ha con piacevole sorpresa arrivando all'alpe Cama inferiore. Qui subito si rimane colpiti dalla vista di un "grande prato verde" che sembra l'immagine ispiratrice della celebre canzone di Morandi, e che subito inizio a canticchiare con le sue speranze, i ragazzi e tutto quanto il seguito..grande sensazione di libertà, stile "casa nella prateria" con pensieri fantasiosi di un recupero dell'Alpe con posto di ristoro..poi si commenta che è zona parco, che forse non c'è acqua..troppi problemi..progetto abbandonato! Comunque quella per me potrebbe già essere la meta di oggi ma non sia mai.. abbandonare così presto il cammino!
E allora, dopo l'irrinunciabile sosta spuntino, via..su sentieri non ben definiti zigzagando su ripidi pendii..mi sento un po' Cico, fedele compagno di Zagor..acc..malediz..dannazz..!!! La segnaletica della zona lascia mooolto a desiderare, così giunti al colletto non esito a parcheggiare lo zaino e a tirare fuori l'immancabile copertina! Alla prossima!
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