Alpe Pena - Valle Antrona


Publiziert von atal , 13. April 2016 um 23:59.

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum:11 April 2016
Wandern Schwierigkeit: T5+ - anspruchsvolles Alpinwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 8:00
Aufstieg: 1300 m
Abstieg: 1300 m

Impegnativo percorso ad anello effettuato in compagnia di Ferruccio, ispirato da un'interessante relazione pubblicata sul sito itinerAlp.

L'Alpe Pena (1757 m) è un alpeggio situato sulla dorsale che si origina dalla cresta SO del Pizzo Ciapè e che termina bruscamente precipitando sull'abitato di Schieranco con un'articolata parete alta più di 500 m. Il motivo di interesse per questo giro non è tanto l'alpeggio in sé, quanto l'ardito e ingegnoso sentiero che si percorrere per raggiungerlo, superando il dirupato versante che incombe sul paese.

Avvertenze
Diciamo subito che è un percorso "per amatori": di difficile orientamento, a tratti esposto, e con una grande quantità di rovi nella parte bassa.
Purtroppo non abbiamo trovato la prima parte del sentiero ma siamo riusciti ugualmente nell'intento di raggiungere l'Alpe Pena. Segnalo che la difficoltà T5+ è riferita alla parte iniziale che abbiamo percorso fuori traccia. Il percorso seguito al ritorno invece non presenta difficoltà particolari e offre l'opportunità di compiere un interessante anello toccando ambienti molto diversi (e più rilassanti) rispetto a quelli dell'andata.

Attrezzatura consigliata
Spezzone di corda, guanti da giardiniere, cesoie.

Andata
Siamo partiti dal ponte sul torrente Ovesca lungo la strada che da Madonna porta a Schieranco, in modo da evitare la risalita al ritorno, visto che l'idea è quella di compiere un anello scendendo dalla zona dell'Alpe Cama.

Giunti a Schieranco raggiungiamo la fontana alle spalle della chiesa e e imbocchiamo una mulattiera che sale in direzione della montagna. Subito si arriva in vista di un edificio dell'acquedotto e, senza raggiungerlo, si sale senza traccia tra i terrazzamenti poggiando a sinistra (NO). Attraversato un canale con resti di gradini a circa 850 m di quota, traversiamo su una cengia sempre verso sinistra e quindi saliamo nel bosco cambiando direzione (E). Giunti in corrispondenza di una giavina, la attraversiamo e saliamo nel bosco alla sua destra fino ad arrivare alla base della parete sovrastante a circa 1080 m di quota.
Traversiamo quindi a sinistra (O) e ci affacciamo su un canale, non menzionato nella relazione di itinerAlp. Iniziamo a dubitare di essere sul percorso giusto. Dall'altra parte del canale nessuna traccia... 
Cambiamo quindi direzione, trovando dei resti di un muro di sostegno e dei tagli fatti col seghetto che invitano a salire a sinistra su un'esposta cengia che adduce ad un ripido prato da dove però, dopo vari tentativi, ci sembra impossibile proseguire. Dopo 45' siamo di ritorno davanti ai resti del muretto. Traversiamo quindi a destra (E), imboccando una stretta cengia che ci porta su un ripido pendio erboso infestato dai rovi. Saliamo puntando ad una sorta di intaglio sulla destra e, giunti su un colletto (circa 1100 m), ci volgiamo a sinistra e raggiungiamo un terrazzo alla base di un salto. Da qui si prosegue solo superando un traverso delicato ed esposto (max II, con un appoggio bagnato e solo ciuffi d'erba come appigli) che permette di uscire sulla destra su terreno più facile, dove continuiamo a salire fino alla base di una parete. Qui siamo costretti a svoltare nuovamente a sinistra (NO), raggiungendo così un poggio panoramico a circa 1200 m, nei pressi di un ruscello. Appare presto evidente che non è il punto con la medesima quota citato nella relazione...
Con non poche perplessità, saliamo su una rampa (I grado, roccia sporca) sulla destra del ruscello. Superato il salto, su terreno più facile, attraversiamo il ruscello e incontriamo finalmente i gradini del sentiero, proveniente da sinistra, che da qui in avanti è ben indicato da vecchi tagli di falcetto (non di seghetto...). Siamo solo a circa 1260 m di quota e siamo partiti da più di 3 ore. Il sentiero aggira uno sperone sulla sinistra (O) ed entra in un anfiteatro, dal quale si esce con un passaggio obbligato in alto a destra (E). Si prosegue quindi traversando su cenge sempre verso destra (E) fino ad un pendio con muretti di sostegno, dove si volge a sinistra. Attraversato un canalino, si risale la sponda opposta affidando il proprio peso ad un cavo da elettricista, che si presenta in buone condizioni e ben ancorato (circa quota 1400 m). Il sentiero prosegue a destra traversando brevemente sul lato del vallone di Pena e risale - su terreno facile ma con percorso a tratti poco evidente - aggirando qualche risalto fino a raggiungere l'ampia dorsale dell'Alpe Pena intorno ai 1600 m di quota. L'alpeggio è costituito da diversi gruppi di ruderi. La quota 1757 della carta svizzera è riferita ad un rudere isolato posto sulla dorsale, pochi metri più in basso del nucleo più consistente, che invece è affacciato sull'omonimo vallone.

Tempo impiegato: 4:30 tutto compreso

Ritorno
Saliamo con percorso libero la dorsale sovrastante l'alpe fino all'elevazione quotata 1973 m (30' dall'Alpe Pena), da dove scendiamo nella neve marcia in direzione N fino ai ruderi dell'Alpe Cama Superiore (1866 m). Proseguiamo la discesa sulla destra idrografica del vallone di Cama fino a Cama di Mezzo e quindi a Cama Inferiore (1612 m; 1 ora dall'Alpe Pena), dove ci ripariamo dalla pioggia in una stalla con il tetto ancora in piedi.

Passato il momento peggiore, scendiamo verso destra seguendo i segnavia che portano a scendere verso il torrente che scorre a Nord dell'alpeggio. Si scende sulla sinistra idrografica (anche se intorno ai 1500 m di quota appare una traccia invitante sulla destra) cercando i segni di vernice. Giunti in una zona più ripida, il sentiero presenta dei tratti gradinati attrezzati con catene corrimano. Raggiunto l'Alpe Gi Togn, su terreno facile e senza percorso obbligato, scendiamo all'Alpe Fraccia (o Le Fraccie sulla carta svizzera) e quindi traversiamo verso sinistra (S), incontrando diversi ruderi, fino ad un ponte di cemento sul torrente Loranco (919m CNS). Questa parte dell'itinerario si svolge su sentiero poco frequentato (e poco evidente) ed è segnalato da qualche segno di vernice molto vecchio. Superato il ponte, si prende la stradina sterrata sulla sinistra (S), che in breve porta ad una centrale idroelettrica. Questa è collegata da un ponte carrabile alla strada principale del fondovalle, che si percorre fino al punto di partenza (2 ore da Cama Inferiore).

Considerazioni finali
Ovviamente la soddisfazione sarebbe stata maggiore se avessimo trovato il sentiero anche nella prima parte della salita, tuttavia è stato comunque un giro molto vario e interessante. Prima o poi bisognerà ritornare...

Tourengänger: atal
Communities: Hikr in italiano


Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden

Galerie


In einem neuen Fenster öffnen · Im gleichen Fenster öffnen

T5 L I
5 Nov 20
Pizzo Ciapè (2394 m) · emanuele80
T5 L
T3+ L
14 Okt 21
Pizzo Ciape' da Alpe Campo · Panoramix
T4
T4-
24 Jun 12
Pizzo Ciapè m. 2394 Valle Antrona · tignoelino
T3
23 Jul 14
Pizzo Ciapè (2394m) · cappef
T5

Kommentare (12)


Kommentar hinzufügen

Zaza hat gesagt:
Gesendet am 14. April 2016 um 06:50
Ciao, ci vogliono sempre due tentative per trovare questo sentiero spettacolare ;-) Ho sentito che questi tagli di seghetto che portano nella falsa direzione siano stati fatti di un altro amico Hikriano due anni fa...

Ciao, zaza

atal hat gesagt: RE:
Gesendet am 14. April 2016 um 10:09
Ciao Zaza, peccato non averlo saputo prima che i tagli fatti col seghetto non erano affidabili...da dove abbiamo iniziato a trovare le roncolate (circa 1260 m di quota), tutto è andato liscio
Andrea

Zaza hat gesagt: RE:
Gesendet am 16. April 2016 um 18:31
Un altro sentiero in zona ancora da risolvere completamente è la traversata Alpe Cavallo - Alpe Pena. Il terreno è molto complicato nel versante di Cavallo!

Ciao e buone ravanate, zaza

atal hat gesagt: RE:
Gesendet am 16. April 2016 um 22:33
Sì, ed è una cosa a cui stiamo pensando...sembra però che ci sia stata una frana nel vallone di Pena (fonte locale) e questo potrebbe rendere l'impresa ancora più complicata, se non impossibile...

Andrea

itineralp hat gesagt:
Gesendet am 14. April 2016 um 08:44
Confermo: al primo colpo non si riesce a indovinare tutto il percorso, ed anche al secondo qualche piccolo naufragio è da mettere in conto :)

atal hat gesagt: RE:
Gesendet am 14. April 2016 um 11:23
rileggendo la tua relazione, è chiaro che dopo il tratto gradinato iniziale a 850 m avremmo dovuto trovare la placca (che non ricordo di aver visto) e comunque tenerci più a sinistra. Pensavamo che la pietraia che abbiamo trovato noi fosse la stessa della tua relazione. Poi visto che a sinistra c'era un canalino non menzionato, abbiamo cominciato a farci delle domande...
Ad ogni modo grazie per averci dato lo spunto per andare a cercare un percorso così interessante,
Andrea

itineralp hat gesagt: RE:
Gesendet am 14. April 2016 um 11:46
A memoria (con possibili errori): la placca è difficile trovarla per via dei rovi e della vegetazione, ma è un passaggio abbastanza obbligato. Il tratto dove ci si perde con facilità è “Ben presto si abbandona la traccia che prosegue verso W per salire lungo la massima pendenza, senza traccia, sino poco oltre quota 1000m”: in questo tratto si sale a vista infilandosi nella vegetazione.
Può darsi che il sentiero originale passasse da qualche altra parte, ma abbiamo vagato abbastanza in quel settore e l’unica possibilità ci è parsa quella (ci sono comunque tracce di animali e mi sembra anche qualche roncolata). Diciamo che l’obbiettivo cui puntare è la base della la parete rocciosa con i tetti. E’ certamente pane per i vostri denti.
Grazie a te e Ferruccio per l’appassionata esplorazione di questo territorio e per le vostre preziose relazioni.
Buone ravanate.

tignoelino hat gesagt:
Gesendet am 14. April 2016 um 19:20
Chapeau, Andrea: da bocia, ci andavo a caccia con mio Padre.
Ti assicuro che non saprei più, dove si possa passare.
Complimenti, bella ravanata. Sei passato dall' Alpe Campo in discesa? Ciao a Te ed a Manuel zaza.
roby

atal hat gesagt: RE:
Gesendet am 14. April 2016 um 20:47
Grazie Roby dell'apprezzamento. Vista la tua esperienza, ha un certo peso...Per quanto riguarda la discesa, niente Alpe Campo: dovevamo tornare alla macchina (che era in località Madonna) e abbiamo optato per un sentiero che rimane sulla sinistra idrografica del torrente Loranco (passando da Le Fraccie) fino ad un ponte di cemento. In questo modo abbiamo tagliato un po' di asfalto e abbiamo visto altri alpeggi poco frequentati...
Andrea

martynred hat gesagt:
Gesendet am 15. April 2016 um 06:20
Complimenti! Bello impegnativo ed avventuriero! Proporrò sicuramente all amate di queste scoperte a Simo86. Ciao!!!

martynred hat gesagt:
Gesendet am 15. April 2016 um 06:20
Complimenti! Bello impegnativo ed avventuriero! Proporrò sicuramente all amate di queste scoperte a Simo86. Ciao!!!

atal hat gesagt: RE:
Gesendet am 15. April 2016 um 19:35
Ciao Martynred e grazie per il commento. Se decidete di andare, vi suggerisco di leggere anche la relazione di itinerAlp citata in apertura, oltre a quella che ha fatto Ferruccio sul suo sito: http://www.in-montagna.it/Alpe-Pena.php
Attenzione: cercate i tagli fatti col falcetto, non quelli fatti col seghetto
Ciao e buone escursioni,
Andrea


Kommentar hinzufügen»