Wilderness in Mesolcina. Val di Groven e Cima di Nomnon


Publiziert von blepori , 24. Mai 2015 um 18:30.

Region: Welt » Schweiz » Graubünden » Misox
Tour Datum:24 Mai 2015
Wandern Schwierigkeit: T3+ - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Arbeola-Molera   CH-GR 
Zeitbedarf: 1 Tage 6:30
Aufstieg: 2200 m
Abstieg: 2200 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Lostallo, centro paese (uscita A13 Lostallo).
Zufahrt zum Ankunftspunkt:Soazza, Paese. E' senz'altro opportuno lasciare una seconda auto o servirsi dei mezzi pubblici.
Unterkunftmöglichkeiten:Rifugio Alp de Groven.
Kartennummer:CNS 1294 Grono

Dove vado domenica? La prima idea è il Pizzo Paglia, salita dalla Val Grono e lunga scivolata sul nevaio in Val Leggia. Un po' scontato però. La guida delle Alpi Mesolcinesi mi viene in aiuto: all'itinerario 289 descrive così la salita alla Bocchetta di Groven da Lostallo: "questo che entra nell'appartata Val de Groven è uno tra i viaggi selvaggi più interessanti, ripidi e ingegnosi del Moesano".

Quanto basta per convincermi. Uno sguardo alla carta rivela la fattibilità dell'itinerario: tutto il percorso è esposto a sud-est e quindi probabilmente privo di neve fino alla bella Cima di Nonnon (2633 m). Di lì potrò scendere al Pass de Buffalora e tornare a Soazza, realizzando un bel anello.

Poco dopo le sette sono già a Lostallo e attacco la salita. La partenza del sentiero non è evidentissimo, si segue la stradina sopra il paese e poi il sentierino che passa sotto un traliccio dell'alta tensione. Il sentiero veramente poco evidente sale ripidamente a fianco del torrente e poi lo attraversa sopra la prima cascata in un ambiente veramente selvaggio. Dopo il torrente si sale a svolte, spesso su scalette, fin verso quata 800 m, dove si riattraversa il torrente e si raggiunge la cascina di Dro (815 m). Qui è importante non sbagliare: il sentiero, poco evidente, fa una lunga traversata in piano traversando diverse vallette fino all'altro lato della valle. Poi si riprende a salire ripidamente a svolte, con scale e passaggi obbligati, su terreno molto selvaggio e precipite. All'improvviso raggiungo un costone fitto di abeti e poi l'apertura del prato di Orgiò, sospeso sul bordo di un precipizio. Il posto apre una vista straordinaria sul Sass Castel e la Mesolcina: sullo sfondo emerge bianco come un lenzuolo il Piz Paglia.

Sono circa le 8.30, salgo alla bella cascina di Orgiò: di lì il sentiero, non molto evidente, sale ripido nel bosco alla destra delle cascine e poi inizia una lunga traversa in leggera salita nel bosco che mi porta in Val de Groven: uno sguardo verso l'alto conferma che il mio calcolo è stato esatto, a perdita d'occhio solo prati e pietraie. Usciti dal bosco è importante mantenere la traccia che continua a salire fra le drose, attraversando alcuni torrenti, altrimenti l'incedere sarebbe molto faticoso. Sbuco sul prato dell'Alp de Groven: il sito è veramente incantato, una conca letteramente sospesa sul fondovalle dominato dalla mole del Piz Groven, che è ancora ben innevato.

Dall'Alpe traverso verso destra quasi in piano per aggirare una fascia di rocce (sentiero obbligato su di una cengia dopo il torrente) e poi comincio a salire a zig zag fra erba, rododendri e fasce di rocce. Questo tratto è veramente faticoso nonostante la vegetazione sia ancora bassa, credo che in piena estate il passaggio sarebbe veramente complicato. Sembra di non raggiungere mai la cresta, ma finalmente mi trovo in alto e con una lunga traversata su ripidi prati raggiungo la sospirata bocchetta: ho nelle gambe circa 2'000 metri di dislivello da Lostallo, molti su terreno complesso.

L'apertura del passo è affascinante: come la Val de Groven è calda e solare, così la conca dell'Alpe di Aion è ancora coperta da una coltre bianca e immersa in pieno inverno. Sopra di me la cresta della cima di Aion tutta in erba, dietro la mole turrita del Groven ancora in pieno abito invernale. E al di sopra, l'azzurro del cielo di una bella e calda giornata di fine primavera. Dalla bocchetta salgo rapidamente alla cima d'Aion e poi alla Cima di Nonnon, con un percorso facile e praticamente senza neve. Prima delle 11 sono in vetta. Il panorama è semplicemente strepitoso, come solo queste giornate di primavera sanno offrire. Di fronte si offre alla mia vista tutta la Catena Mesolcina, dal Piz Curciusa fino al Gesero, acnora scintillante di neve nella parte alta, già verdeggiante verso il fondovalle. E dall'altro lato la Val Calanca e le bianche e silenziose conche degli alpi ancora sepolti dalla neve.

La discesa al Pas de Buffalora è su di una bella cresta innevata, anche ripida ma non difficile perché la neve è abbastanza molle; bisogna solo prestare attenzione ai buchi! Mi affido alla traccia di un camoscio, che probabilmente conosce bene il posto. In una mezz'ora sono al passo, scendo gli ultimi nevai di neve ormai fradicia e raggiungo i pascoli, pieni di torrentelli che portano a valle l'acqua di fusione. Seguendo il sentiero bianco e rosso raggiungo rapidamente l'Alp de Bec, poi un paio di chilometri di strada e di lì il ripido sentiero nel bosco che raggiunge Soazza. Di qui, purtroppo, ci sono circa 6 km a Lostallo per concludere il giro.

Qualche consiglio: giro di classe per escursionisti resistenti visto il dislivello e il terreno. La salita in Val De Groven è quanto di più bello si può immaginare, ma richiede un po' di attenzione perché il sentiero non è sempre evidente. Probabilmente da sconsigliare in piena estate quando la vegetazione è particolarmente fitta, molto consigliabile in autunno. Chi volesse cimentarsi in tarda primavera valuti bene il livello di innevamento perché il terreno è spesso ripido: con neve ghiacciata la discesa sul Pass de Buffalora richiederebbe i ramponi. Calcolare senz'altro una decina di ore di tempo di percorrenza.

Tourengänger: blepori


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Kommentare (4)


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Zaza hat gesagt:
Gesendet am 24. Mai 2015 um 19:48
Ciao

Peccato, ci siamo mancati di poco! Ti abbiamo visto sulla cresta fra Cima de Nomnom e Passo di Buffalora, dovo siamo arrivati pochi minuti dopo di te. Siamo arrivati dal versante Calanchino, salita da Cassiné, discesa dall'Alp de Nomnom. 100 % wilderness!

ciao, zaza

blepori hat gesagt: RE:
Gesendet am 24. Mai 2015 um 21:07
Peccato davvero, dovremmo combinare una qualche volta una gita, però da quella parte di neve ne avete pestata proprio tanta...benedetto

Zaza hat gesagt: RE:
Gesendet am 25. Mai 2015 um 11:07
Volentieri! Ma dovresti camminare un po più lento ;-)

Ciao, zaza

danicomo hat gesagt:
Gesendet am 24. Mai 2015 um 19:52
Bravissimo,
molto bello e molto duro...
Daniele


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