Alp de Bec Sura (1740 m) – EMTB


Publiziert von siso , 1. Juni 2019 um 12:10.

Region: Welt » Schweiz » Graubünden » Misox
Tour Datum:30 Mai 2019
Mountainbike Schwierigkeit: WS - Gut fahrbar
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Arbeola-Molera   CH-GR 
Zeitbedarf: 4:00
Aufstieg: 1258 m
Strecke:Soazza (610 m) – Drin (660 m) – Tinges (970 m) – Mónt Grand – Cassan (1225 m) – Cascata Ri de Buffalora – Alp de Bec Sot (1516 m) – Alp de Bec Sura (1740 m).
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Bellinzona nord – Autostrada A13 – uscita Lostallo – Soazza.
Unterkunftmöglichkeiten:Albergo Soazza, Soazza.
Kartennummer:C.N.S. No. 1274 – Mesocco - 1:25000.

L’Alpe del Buco, nel comune di Soazza, si suddivide in due insediamenti: Bec Sot, servito da una bella stradina forestale di una decina di km con fondo in cemento e asfalto, e Bec Sura, raggiungibile solo con un ripido sentierino, poco o per nulla adatto alla mountain bike.

Il toponimo Bec non ha quindi nulla  a che fare con il “becco”, maschio della capra. Nel dialetto mesolcinese “bec” è l’equivalente di “böcc”, buco.

È difficile risalire a quale buco si riferisca il toponimo; forse ha il significato di depressione, non evidente comunque sui due terrazzi dell’alpeggio, a meno che si relazioni alla valle del Ri de Buffalora.

 

Inizio dell’escursione: ore 8.15

Fine dell’escursione: ore 12.05

Pressione atmosferica, ore 9.00: 1023 hPa

Temperatura alla partenza: 14,5°C

Temperatura all’Alp de Bec Sura, ore 10.10: 8,5°C

Temperatura al rientro: 21,5°C

Isoterma di 0°C, ore 9.00: 2400 m

Velocità media del vento: 15 km/h

Sorgere del sole: 6.01

Tramonto del sole: 20.39

 

Oggi visito per la prima volta Soazza, villaggio che ho sempre visto di sfuggita passando dalla sottostante autostrada. Arrivato alle otto al parcheggio, sono colto da una sorpresa: il paese è ancora in piena ombra, dovuta all’imponente catena di montagne che cinge il versante orientale della Valle Mesolcina. E pensare che sono partito da casa con il sole già alto in cielo. Scatterò qualche foto al rientro.

Parto alle 8:15 dal parcheggio posto vicino alla Cappella della Madonna Addolorata. La strada forestale, il cui accesso è vietato alle auto e alle moto prive di autorizzazione, sale con una pendenza media del 10,3%. Bene ho fatto ad indossare indumenti con le maniche lunghe: il vento sostenuto fa sentire di più il frescolino. Arrivo finalmente al sole, quando mancano tre minuti alle nove. Mi trovo al Bacino Antincendio Cramegn, a circa 1140 m di quota. Il colpo d’occhio sulla Cima de Nomnom è stupendo. Per la prima volta vedo il versante orientale innevato di questa montagna che raggiunsi il 14.9.2013. Riprendo a pedalare con determinazione fino alla cascata del Ri de Buffalora, dove si impone una sosta fotografica. Pochi metri dopo il ponte c’è il piccolo parcheggio per gli utenti dell’alpeggio. Dopo un’ora di salita pervengo all’Alp de Bec Sot (1516 m). Ho consumato solo il 55% di carica della batteria: mi viene la tentazione di continuare fino all’alpe superiore.

Il Rifugio Alp de Bec, di proprietà del comune di Soazza, è chiuso e privo di ogni minima scritta o di un indizio che possa far pensare ad una capanna: mistero! L’ho trovato solo grazie alle indicazioni di un “local”.

Mi informo sul sentiero che sale all’alpeggio superiore: il primo interlocutore scuote la testa e mi dice che non è percorribile con la bicicletta. Il secondo è più possibilista. Decido di provarci. Di fatto, la salita sarà quasi completamente a spinta. In alcuni tratti estremamente ripidi e sconnessi (gradoni o sentiero incassato nel terreno) la progressione è veramente dura. Raggiungo la meta in 35 minuti, paonazzo, dopo una fatica immane, ma soddisfatto. La salita con una bici di 23 kg è molto gravosa!

La radura è circondata da lariceti; suppongo che in autunno sia un grande spettacolo della natura!

 

La discesa è piacevole, in particolare sulla strada forestale, dotata di un manto perfetto.

Ritrovo il villaggio di Soazza completamente illuminato dal sole. Ne approfitto per scattare delle fotografie, in particolare alla bellissima Chiesa di San Martino di Tours, purtroppo chiusa. Il naturale epilogo di questa bella giornata trascorsa in Mesolcina è un pranzetto, consumato all’esterno di un grotto di Soazza.
 

                               Soazza, Chiesa di San Martino di Tours


Escursione in Mesolcina, alla scoperta di Soazza e dei suoi monti, che negli ultimi anni hanno visto un crescente interesse da parte degli enti preposti alla loro protezione. Sono così sorti dei progetti di tutela delle selve castanili, di recupero dei terreni agricoli, di recupero dei muri a secco e dei terrazzamenti. Per quanto riguarda la mountain bike posso confermare che la strada forestale è un terreno ideale per le due ruote, visto che il traffico delle auto è ridotto ai minimi termini. Potrebbero entrare in considerazione anche le gite “Bike and Hike”: con la bici fino all’Alp de Bec Sot e proseguimento a piedi fino al Pass de Buffalora e la Cima de Nomnom.

 

Tempo totale: 3 h 55 min

Tempo di salita: 2 h (soste comprese)

Tempi parziali

Soazza (610 m) – Alp de Bec Sot (1515 m): 1 h

Alp de Bec Sot (1515 m) – Alp de Bec Sura (1740 m): 35 min

Dislivello in salita: 1258 m

Quota massima: 1737 m

Quota minima: 602 m

Sviluppo complessivo: 23,4 km

Difficoltà: PD

Pendenza massima: 39,6%

Consumo batteria: 58%

Copertura della rete cellulare: Swisscom, alcune zone d’ombra

Coordinate Alp de Bec Sura: 734'237 / 134'269

Tourengänger: siso


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Kommentare (2)


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danicomo hat gesagt:
Gesendet am 1. Juni 2019 um 19:45
Bello l'utilizzo che fai del grandangolo. A molti non piace ma a me "intriga" molto....
Ciao
D

siso hat gesagt: RE:
Gesendet am 1. Juni 2019 um 23:20
La GoPro è impostata per default sul grandangolo. È una camera molto versatile che dà dei buoni risultati solo se c'è un'intensa illuminazione. Con tempo nuvoloso o scarsa luce le foto sono poco piacevoli. Un altro difetto è il riflesso ovoidale rosa che si crea nei controluce. In ogni caso pesa poco ed è ideale da portare sulla pettorina. Permette di fotografare e filmare anche sott'acqua.
Ciao,
siso.


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