Valsolda (CO) la riserva integrale e i suoi bivacchi: seconda parte!
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Anche oggi alla scoperta di un altro angolino dove pensavo di pernottare....
Alle 8,30 parto da Drano per risalire la sterrata che avevo visto il giorno precedente,il percorso sale abbastanza in piedi e oltrepassato l'Alpe Serte di quota 889 la sterrata finisce e si procede tramite una mulattiera in alcuni tratti gradinata,costeggiando il torrente che si fa sempre più silenzioso.
Questo percorso se si osserva bene,è decisamente meglio evitarlo in caso di abbondanti piogge,son ben evidenti i segni del passaggio di acqua anche se ora è inesistente,ma nel periodo di piogge,tanti corsi ora asciutti si riempiono e possono creare problemi non da poco.
Il percorso dapprima tiene a destra il torrente,poi al bivio per la tana dell'orso,il torrente lo terremo alla nostra sinistra anche se ora l'acqua non la si vede e per un tratto si cammina in piano fino al passo Stretto dopo il quale ben si nota la formazione di un torrentello che terremo alla nostra destra per poi giungere ad un bivio dove si seguono le indicazioni per Fiorina.
Il percorso attraversa il torrente che ne discende la valle,il quale ha una buona portata di acqua e che un buon ci accompagnerà con il suo rumore vitale: il sentiero sale con numerosi tornanti poi con una lunga sorta di diagonale,segue la lunga valle dove alle ore 11,20 raggiungo la stupenda zona di Alpe Fiorina nella quale vi sono ubicate 2 strutture.
Nei pressi vi sono alcuni escursionisti giunti da Seghebbia,la struttura non sembra al momento occupata: un pannello solare,spunta il comignolo,posizione soleggiata,acqua nella fontana e che si vuole di più?....Mi avvicino e cerco di aprire: nulla! Un chiodo fisso in una trave sembra indicare che ci fosse una chiave....nulla di che,poi alcuni giovani aprono l'altra struttura....2 tavoli e niente più: vuoi vedere che è questo il bivacco per gli escursionisti? L' ERSAF perché non ha costruito una medesima struttura come quella ad uso delle guardie della riserva?
Un cartello dice pure che non si deve sostare per più di 2 ore....ma che senso ha? Chi passa di qui mica si mette a fare casino o tiene concerti,anzi,se possibile non sarebbe male poter trascorrere la notte quassù per osservare la fauna della zona visto che siamo al confine con la riserva integrale di Valsolda.
Quindi,decido che è meglio optare per l'Alpe Pessina e ritorno fino al bivio che ne indica la deviazione: questo percorso in caso di pioggia è meglio evitarlo dato che è erto e in buona parte su roccia. Giungo alla Tana del Lupo,dove è ben visibile una sorta di piccola grotta poi ad un bivio dove vi sono 2 frecce in legno e una grande roccia che offre riparo nel caso servisse in caso di maltempo e dove si fatica a leggere ciò che sta scritto,o meglio,nulla si legge ma il Bradipo provvede con la sua attrezzatura: a sinistra si sale alla terrazza panoramica tramite comodi scalini in legno dove sotto vi è,in alcuni tratti, il vuoto.
Il panorama da quassù è spettacolare!!!!!
Ridiscendo i gradini arrivato al bivio procedo seguendo le indicazioni B/R che non mancano e giunto nei pressi dell'alpe Pessina alle ore 12,54 vedo che il comignolo emette del fumo: vuoi vedere che vi è qualcuno? Infatti vi sono 2 famiglie di Drano con bambini appresso: cercano di cucinare le salsicce sul camino,il quale fa una fumera forse a causa del forte vento che faceva ritornare il fumo all'interno.
Ora vediamo un po se riesco a fare partire la stufa a legna....parte alla grande e senza fare fumo nonostante la lunga canna di scarico: ovviamente la roncola in dotazione,meglio di nulla,non batte l'ascia che mi porto appresso quando vado in certi posti che non l'anno in dotazione e vi assicuro che è un peso non da poco averla sulle spalle,ma è di confortevole aiuto che il "capanatt" Bradipo delle Alpi vi assicura.
Tra il fumo precedente che pizzica gli occhi e la preparazione della scorta di legna per l'eventuale pernottamento,finalmente riesco a scaldare la pizza,mentre,grazie alla stufa ben funzionante,i componenti adulti delle 2 famiglie si possono fare un caffé.
Poi le due famiglie proseguono il girhttp://navigazione.biblio/logino mentre io provvedo a mettere su dell'acqua per vedere se posso lavare qualche pentola....l'acqua in breve bolle ma a causa della fumo assorbito dai vestiti che tanfavano alla grande,decido di procedere verso valle: ad ogni modo il rifugio è dotato di pentole grandi e anche di quelle basse,vi sono varie caffettiere,prodotti per lavare i pochi bicchieri e le pentole ma i piatti vi consiglio di portarli appresso come le relative posate date che non ne ho viste.
Parto per la via del ritorno,al bivio mi dirigo alla vicina altana per osservare lo spettacolo che questo angolino offre al turista e poi via verso valle dove arrivato in prossimità delle ultime case di Drano,una turista mi chiede delle informazioni inerenti alla zona che ha intenzione di girare.
Bene,per quanto mi riguarda ho visto parte della zona ma nello specifico i bivacchi e ricoveri che possono essere di conforto nel caso di necessità di cui tenevo ad esserne a conoscenza,spero che ciò possa essere di aiuto chi volesse intraprenderne tali percorsi: le foto come al solito,non sono sicuramente di qualità,ma quello a cui tengo è dare una piccola idea di cosa si potrebbe vedere,decisamente meglio di persona.
Ciao a tutti e alla prossima!

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