Rifugio Bietti
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Seconda escursione dell'anno se consideriamo la " passeggiata " di ieri, una volta tanto abbandoniamo valli e cime del Ticino per recarci in una delle zone che tutto il mondo ci invidia ... Le Grigne, obbiettivo della giornata il Rifugio Bietti da raggiungere partendo dalla località di Sonvico poco sopra Mandello del Lario.
Subito alle spalle del paese di Sonvico sale il sentiero in parte a scalinate che passando dalla Cappella di Santa Preda e dal Santuario di Santa Maria al Monte Olcio porta fino al bivio per Calivazzo o per Era che è quello che fa al caso nostro infatti dopo una piccola perdita di quota raggiungo in breve il pianoro dell'Alpe di Era e la sua caratteristica Chiesetta, da qui si ricomincia a salire seriamente passando dall'Alpe Cetra dopodiché mi inoltro nuovamente nel bosco e quando finalmente ci esco sono quasi in vista del Rifugio, continuo a salire e quando sono quasi sotto all'ultimo strappo che porta al Bietti comincio a sentire ( sono circa le 12.45 ) un continuo e lancinante ululato probabilmente di un cane che risponde ai miei fischi ma non si avvicina segno che ho è ferito o è legato, la zona è abbastanza impervia io sono bello sudato decido quindi di soprassedere salire al Bietti a cambiarmi poi vedrò cosa si può eventualmente fare.
Quasi al rifugio incontro altri due escursionisti che però mi rassicurano ... il cane è un Husky di uno sci-alpinista che è salito verso una bocchetta in mezzo alle Grigne e lo ha lasciato lì ad aspettarlo fino al suo ritorno quindi smetto di preoccuparmi anche se per sicurezza scendo fino al bivacco del C.A.I. di Mandello provo a chiamarlo ma non risponde più e così penso che sia già tornato a riprenderlo il suo padrone.
Al Rifugio dove il sole è pallido ma oggi si sta abbastanza bene perché non c'è il vento dei giorni scorsi ci sono altri due escursionisti, chiaccheriamo un po' poi anche loro si avviano verso valle e quasi subito dopo mi appare lo sci-alpinista Carlo che mi chiede se ho visto un Husky che era con lui ma che è scappato inseguendo una colonia di camosci, io gli dico che l'ho sentito ululare fino alle 13 che poi però non l'avevo più sentito e anche quello che mi avevano detto i due escursionisti in discesa, rimaniamo d'accordo che se eventualmente lo avessi trovato l'avrei subito chiamato visto che il suo numero era ben inciso sulla medaglietta e così Carlo si avvia verso il Cainallo da dove era partito questa mattina, ma proprio in quel momento appare invece uno sky-runner che gli dice di aver sentito ancora un cane lamentarsi più o meno nel punto che avevo indicato anche io perciò Carlo pur stanco si convince ad andare a cercarlo abbandona al rifugio zaino e sci e scende insieme all'ultimo arrivato a cercarlo.
Poco dopo mi muovo anche io e li raggiungo più in basso, Carlo si è già inoltrato nello scosceso pendio tra i rovi, io e l'altro cerchiamo nel possibile di guidarlo dall'alto, dai lamenti sempre più flebili il cane secondo me non dovrebbe essere però troppo lontano da Carlo che continua a chiamarlo ma il cane non risponde più.
Ma proprio quando noi due "assistenti" decidiamo che è ora di scendere a valle prima che si faccia troppo buio facendoci comunque dare per sicurezza il numero di telefono di Carlo per richiamarlo quando saremo a valle ... invece lo trova, Malù questo è il suo nome non si è fatto fortunatamente niente è solo bloccato su un masso, sopra non riesce a risalire ... sotto vede il vuoto ed ha paura a buttarsi ... arriva Carlo e lo cala giù tenendolo per il collare, io resto ad aspettarli per indicargli la via più breve e meno pericolosa per tornare sul sentiero e così un Carlo che deve essere ovviamente stanchissimo e un Malù invece in buone condizioni raggiungono finalmente il sentiero ... sono quasi le 15.30 quel povero cane ha ululato ed è stato fermo su un sasso per quasi 3 ore ma tutto e bene quel che finisce bene !
Ci salutiamo Carlo e Malu risalgono verso il Rifugio per poi tornare al Cainallo io continuo a scendere verso Sonvico che raggiungo nella penombra delle 17.00.
Giorgio
NB ... tempi indicati soste escluse
Sonvico - Rifugio Bietti > 2h25'
Rifugio Bietti - Sonvico > 1h50'
Subito alle spalle del paese di Sonvico sale il sentiero in parte a scalinate che passando dalla Cappella di Santa Preda e dal Santuario di Santa Maria al Monte Olcio porta fino al bivio per Calivazzo o per Era che è quello che fa al caso nostro infatti dopo una piccola perdita di quota raggiungo in breve il pianoro dell'Alpe di Era e la sua caratteristica Chiesetta, da qui si ricomincia a salire seriamente passando dall'Alpe Cetra dopodiché mi inoltro nuovamente nel bosco e quando finalmente ci esco sono quasi in vista del Rifugio, continuo a salire e quando sono quasi sotto all'ultimo strappo che porta al Bietti comincio a sentire ( sono circa le 12.45 ) un continuo e lancinante ululato probabilmente di un cane che risponde ai miei fischi ma non si avvicina segno che ho è ferito o è legato, la zona è abbastanza impervia io sono bello sudato decido quindi di soprassedere salire al Bietti a cambiarmi poi vedrò cosa si può eventualmente fare.
Quasi al rifugio incontro altri due escursionisti che però mi rassicurano ... il cane è un Husky di uno sci-alpinista che è salito verso una bocchetta in mezzo alle Grigne e lo ha lasciato lì ad aspettarlo fino al suo ritorno quindi smetto di preoccuparmi anche se per sicurezza scendo fino al bivacco del C.A.I. di Mandello provo a chiamarlo ma non risponde più e così penso che sia già tornato a riprenderlo il suo padrone.
Al Rifugio dove il sole è pallido ma oggi si sta abbastanza bene perché non c'è il vento dei giorni scorsi ci sono altri due escursionisti, chiaccheriamo un po' poi anche loro si avviano verso valle e quasi subito dopo mi appare lo sci-alpinista Carlo che mi chiede se ho visto un Husky che era con lui ma che è scappato inseguendo una colonia di camosci, io gli dico che l'ho sentito ululare fino alle 13 che poi però non l'avevo più sentito e anche quello che mi avevano detto i due escursionisti in discesa, rimaniamo d'accordo che se eventualmente lo avessi trovato l'avrei subito chiamato visto che il suo numero era ben inciso sulla medaglietta e così Carlo si avvia verso il Cainallo da dove era partito questa mattina, ma proprio in quel momento appare invece uno sky-runner che gli dice di aver sentito ancora un cane lamentarsi più o meno nel punto che avevo indicato anche io perciò Carlo pur stanco si convince ad andare a cercarlo abbandona al rifugio zaino e sci e scende insieme all'ultimo arrivato a cercarlo.
Poco dopo mi muovo anche io e li raggiungo più in basso, Carlo si è già inoltrato nello scosceso pendio tra i rovi, io e l'altro cerchiamo nel possibile di guidarlo dall'alto, dai lamenti sempre più flebili il cane secondo me non dovrebbe essere però troppo lontano da Carlo che continua a chiamarlo ma il cane non risponde più.
Ma proprio quando noi due "assistenti" decidiamo che è ora di scendere a valle prima che si faccia troppo buio facendoci comunque dare per sicurezza il numero di telefono di Carlo per richiamarlo quando saremo a valle ... invece lo trova, Malù questo è il suo nome non si è fatto fortunatamente niente è solo bloccato su un masso, sopra non riesce a risalire ... sotto vede il vuoto ed ha paura a buttarsi ... arriva Carlo e lo cala giù tenendolo per il collare, io resto ad aspettarli per indicargli la via più breve e meno pericolosa per tornare sul sentiero e così un Carlo che deve essere ovviamente stanchissimo e un Malù invece in buone condizioni raggiungono finalmente il sentiero ... sono quasi le 15.30 quel povero cane ha ululato ed è stato fermo su un sasso per quasi 3 ore ma tutto e bene quel che finisce bene !
Ci salutiamo Carlo e Malu risalgono verso il Rifugio per poi tornare al Cainallo io continuo a scendere verso Sonvico che raggiungo nella penombra delle 17.00.
Giorgio
NB ... tempi indicati soste escluse
Sonvico - Rifugio Bietti > 2h25'
Rifugio Bietti - Sonvico > 1h50'
Tourengänger:
GIBI

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Kommentare (7)