Al Forte di Orino dalla dorsale Nord - Campo dei Fiori
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Breve gita invernale sulle montagne di casa in una giornata poco adatta ad escursioni più impegnative.
Dopo essere salito già in diverse occasioni al Forte di Orino seguendo i sentieri ufficiali del Parco Regionale del Campo dei Fiori (per intenderci: quelli indicati in rosso sui tabelloni del parco e segnalati sul posto con vernice verde e gialla), ho cercato il sentiero alternativo che percorre la dorsale nord, che termina in località La Colma, situata immediatamente a O del Forte di Orino. Il giorno prima ero salito in perlustrazione fino al tratto più ripido, poi ho lasciato perdere sul più bello perché dovevo rientrare a casa per l'ora di pranzo... Il giorno dopo, ritorno sui miei passi ma il cielo azzurro del giorno precedente è solo un ricordo: oggi nevica ed è tutto grigio.
Parto da Orino (parcheggio in Via S. Lorenzo a circa 430 m), mi dirigo verso il lavatoio (indicazioni per Rocca di Orino - Masso Erratico - Brinzio) e salgo a dx lungo Via della Gesiola. Arrivato in cima alla strada acciottolata, si trovano dei cartelli di legno che puntano tutti a dx: qui però si va a sx (sì, a dx c'è solo il Crotto Gesiola!) e, dopo pochi metri, a dx, imboccando la mulattiera indicata sui cartelli del parco come "Anulare Valcuviano". Poco prima di arrivare alla radura di Pian delle Noci, dove la strada appiana davanti ad un gruppo di abeti, imbocco il sentiero sulla sx (circa 720 m, bivio non segnalato). Dopo una svolta a sx, il sentiero porta sulla dorsale nord, passando davanti ad un tronco con la scritta "FORTE". Il sentiero è evidente e segnalato da vernice gialla e rossa. Si segue la dorsale arrivando davanti ad un grande faggio crollato con la scritta "Fò Gros". Poco dopo la dorsale si restringe e affiora qualche roccia, assumendo quasi i connotati di una vera e propria cresta. Si giunge senza difficoltà alla base di un salto che si supera traversando a dx e poi salendo direttamente un ripido pendio, che in questo caso ha richiesto attenzione perché il terreno era ghiacciato. Meglio mettere i piedi dove ci sono foglie secche, che isolano il terreno mantenendolo soffice. Superato il tratto ripido si segue ancora la cresta per qualche metro, poi si traversa sul lato sx e con un passaggio (elementare) su roccette si guadagna la dorsale sommitale, arrivando ad incrociare il sentiero "ufficiale" in località Colma. Da qui in pochi minuti al Forte, già imbiancato dalla debole nevicata (fin qui 1:35).
Discesa lungo il sentiero "ufficiale" che percorre inizialmente la dorsale O, curiosamente indicato in ben 3 modi diversi: sentiero E1, numero 302 sui cartelli indicatori, numero 02 sui cartelloni del parco (55').
Dopo essere salito già in diverse occasioni al Forte di Orino seguendo i sentieri ufficiali del Parco Regionale del Campo dei Fiori (per intenderci: quelli indicati in rosso sui tabelloni del parco e segnalati sul posto con vernice verde e gialla), ho cercato il sentiero alternativo che percorre la dorsale nord, che termina in località La Colma, situata immediatamente a O del Forte di Orino. Il giorno prima ero salito in perlustrazione fino al tratto più ripido, poi ho lasciato perdere sul più bello perché dovevo rientrare a casa per l'ora di pranzo... Il giorno dopo, ritorno sui miei passi ma il cielo azzurro del giorno precedente è solo un ricordo: oggi nevica ed è tutto grigio.
Parto da Orino (parcheggio in Via S. Lorenzo a circa 430 m), mi dirigo verso il lavatoio (indicazioni per Rocca di Orino - Masso Erratico - Brinzio) e salgo a dx lungo Via della Gesiola. Arrivato in cima alla strada acciottolata, si trovano dei cartelli di legno che puntano tutti a dx: qui però si va a sx (sì, a dx c'è solo il Crotto Gesiola!) e, dopo pochi metri, a dx, imboccando la mulattiera indicata sui cartelli del parco come "Anulare Valcuviano". Poco prima di arrivare alla radura di Pian delle Noci, dove la strada appiana davanti ad un gruppo di abeti, imbocco il sentiero sulla sx (circa 720 m, bivio non segnalato). Dopo una svolta a sx, il sentiero porta sulla dorsale nord, passando davanti ad un tronco con la scritta "FORTE". Il sentiero è evidente e segnalato da vernice gialla e rossa. Si segue la dorsale arrivando davanti ad un grande faggio crollato con la scritta "Fò Gros". Poco dopo la dorsale si restringe e affiora qualche roccia, assumendo quasi i connotati di una vera e propria cresta. Si giunge senza difficoltà alla base di un salto che si supera traversando a dx e poi salendo direttamente un ripido pendio, che in questo caso ha richiesto attenzione perché il terreno era ghiacciato. Meglio mettere i piedi dove ci sono foglie secche, che isolano il terreno mantenendolo soffice. Superato il tratto ripido si segue ancora la cresta per qualche metro, poi si traversa sul lato sx e con un passaggio (elementare) su roccette si guadagna la dorsale sommitale, arrivando ad incrociare il sentiero "ufficiale" in località Colma. Da qui in pochi minuti al Forte, già imbiancato dalla debole nevicata (fin qui 1:35).
Discesa lungo il sentiero "ufficiale" che percorre inizialmente la dorsale O, curiosamente indicato in ben 3 modi diversi: sentiero E1, numero 302 sui cartelli indicatori, numero 02 sui cartelloni del parco (55').
Tourengänger:
atal

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Kommentare (4)