Al Forte di Orino sotto la neve
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Escursione alla cima del Forte di Orino, punta orientale del massiccio del Campo dei Fiori. Normalmente è una facile e regolare salita ma con le condizioni che ho incontrato si è trasformata in un'autentica impresa.
Durante la notte è piovuto e nevicato e alla mattina il fondovalle è coperto da uno uno strato di 5cm di neve bagnata. A Cuveglio cade la pioggia con qualche fiocco di neve. Immagino che se guadagno un po' di quota la pioggia si trasformi in neve. Parto da casa in auto e mi sposto ad Orino, ma anche lì piove fitto. Armato di ombrello inizio il cammino. Raggiungo la piazza della chiesa di Orino (437) ed inizio a salire in direzione del forte. Seguo la strada forestale, prima acciottolata poi sterrata, che sale nel bosco. Su un fondo di poltiglia nevosa arrivo al bivio del pian delle noci ma anche qui piove. Ora su sentiero proseguo per raggiungere la costa est. Finalmente a quota 800 la pioggia si tramuta in neve per cui metto l'ombrello nello zaino e proseguo la salita. Da qui in poi le condizioni cambiano rapidamente. Lo spessore nevoso cresce a dismisura e i rami carichi di neve intralciano il cammino. Pensavo di trovare 30-40cm di neve fresca per cui non avevo con me le ciaspole. Naturalmente non è passato ancora nessuno sul sentiero e la progressione diventa sempre più difficoltosa. I 10cm diventano 20, poi 30, 40, 50, 60. Devo guadagnarmi un varco spingendo la neve con le ginocchia. A questo punto qualunque escursionista di buon senso avrebbe desistito. Non ci sono pericoli oggettivi ma la prospettiva di uno sforzo fuori dalla norma. Il buon senso questa volta l'ho dimenticato a casa per cui proseguo per arrivare su una cima che avevo già salito perlomeno una trentina di volte. Guadagno metro su metro spingendo con le gambe, le braccia e le spalle finché raggiungo l'agognata cima del Forte di Orino (1139) dove il manto nevoso fresco raggiunge lo spessore di un metro. Riprendo subito il cammino tornando sui miei passi. La discesa sulla neve alta risulta anch'essa faticosa. Durante il cammino incontro 3 escursionisti che stanno salendo sulle mie tracce. Faccio una deviazione per passare dal Pian delle Noci (713) e dalla Gesiola e, sotto la pioggia, arrivo ad Orino.
Partecipanti: Dario
Tempi di percorrenza: salita 1h45', discesa 1h15', tot 3h00'
Lunghezza del percorso: 7,8km.
Meteo: pioggia e neve sopra gli 800m.
Note: mi si è spento il GPS. Pubblico una traccia rilevata in un' altra occasione su identico percorso.
Durante la notte è piovuto e nevicato e alla mattina il fondovalle è coperto da uno uno strato di 5cm di neve bagnata. A Cuveglio cade la pioggia con qualche fiocco di neve. Immagino che se guadagno un po' di quota la pioggia si trasformi in neve. Parto da casa in auto e mi sposto ad Orino, ma anche lì piove fitto. Armato di ombrello inizio il cammino. Raggiungo la piazza della chiesa di Orino (437) ed inizio a salire in direzione del forte. Seguo la strada forestale, prima acciottolata poi sterrata, che sale nel bosco. Su un fondo di poltiglia nevosa arrivo al bivio del pian delle noci ma anche qui piove. Ora su sentiero proseguo per raggiungere la costa est. Finalmente a quota 800 la pioggia si tramuta in neve per cui metto l'ombrello nello zaino e proseguo la salita. Da qui in poi le condizioni cambiano rapidamente. Lo spessore nevoso cresce a dismisura e i rami carichi di neve intralciano il cammino. Pensavo di trovare 30-40cm di neve fresca per cui non avevo con me le ciaspole. Naturalmente non è passato ancora nessuno sul sentiero e la progressione diventa sempre più difficoltosa. I 10cm diventano 20, poi 30, 40, 50, 60. Devo guadagnarmi un varco spingendo la neve con le ginocchia. A questo punto qualunque escursionista di buon senso avrebbe desistito. Non ci sono pericoli oggettivi ma la prospettiva di uno sforzo fuori dalla norma. Il buon senso questa volta l'ho dimenticato a casa per cui proseguo per arrivare su una cima che avevo già salito perlomeno una trentina di volte. Guadagno metro su metro spingendo con le gambe, le braccia e le spalle finché raggiungo l'agognata cima del Forte di Orino (1139) dove il manto nevoso fresco raggiunge lo spessore di un metro. Riprendo subito il cammino tornando sui miei passi. La discesa sulla neve alta risulta anch'essa faticosa. Durante il cammino incontro 3 escursionisti che stanno salendo sulle mie tracce. Faccio una deviazione per passare dal Pian delle Noci (713) e dalla Gesiola e, sotto la pioggia, arrivo ad Orino.
Partecipanti: Dario
Tempi di percorrenza: salita 1h45', discesa 1h15', tot 3h00'
Lunghezza del percorso: 7,8km.
Meteo: pioggia e neve sopra gli 800m.
Note: mi si è spento il GPS. Pubblico una traccia rilevata in un' altra occasione su identico percorso.
Tourengänger:
morgan

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