Un salto sul Dosso Tondo!
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Menek66
Oggi sono sulle montagne di “casa”, “casa” in tutti i sensi, vuoi perché ci abito vicino, vuoi perché da sempre bazzico queste zone… se poi ci aggiungo il fatto che qua abitano diversi miei amici, il cerchio è chiuso.
Quando parto da Crema, sono le 8:00 e la nebbia avvolge tutto, il termometro sfiora lo zero e penso a quanto freddo ci sarà in montagna, dato che le previsioni dicono che le temperature si abbasseranno di molto… quindi. Quindi un caz… Zone 684 Mt, + 6… inversione termica con Sole bruciapelle! Mica male…
Parcheggiata l’auto a Cusato, io e Piero il Cinghiale attraversiamo la piccola frazione, ed invece di seguire per la Corna Trentapassi, giriamo a sinistra seguendo una stretta via, subito dopo, troviamo l’indicazione per il M. Vignole sentiero N° 229 A (se non ricordo male). Passata la zona pic nic, il sentiero ora prosegue a sinistra su una stradina cementata che fa guadagnare metri in poco tempo, e raggiunta una prima palina, teniamo la destra sino ad immetterci in un bellissimo e raro bosco di Pino Nero.
E’ un sentiero molto godibile, e i numerosi tornati, aiutano non poco la salita che non è mai troppo ripida, una volta sbucati dal bosco, ci troviamo in prossimità di una seconda palina posta sul crinale; come da indicazioni, seguiamo a sinistra per lo stretto sentiero, e con un breve strappo ci portiamo sul Dosso Tondo.
Effettuato un breve pit stop, io decido di continuare per il M. Vignole, mentre Piero si sdraia sull’erba riscaldata dal Sole stile “Balena spiaggiata”. Dopo aver perso leggermente quota, in prossimità di un forcellino con bivio, trovo una freccia rossa che mi indica per il M. Vignole, e seguendo la bollatura rossa, mi porto sull’esposta cresta che in breve tempo mi fa raggiungere la mia seconda cima. M. Vignole. Qua il panorama è bellissimo, come del resto sul Dosso, non c’è anima viva e mi godo i miei 5 minuti di riposo contemplativo, scatto un tot di foto e subito dopo decido di proseguire su questo aereo crinale sino a quello che i locali (erroneamente) chiamano il M. Cunicolo, un “dente” in dolomia con qualche raro ciuffo d’erba. Se si vuole continuare per la Punta Cunicolo invece, bisogna scendere in maniera ripida il crinale, portarsi sul Forcellino del Gadol, e poi spararsi un ripido e insidioso sentiero che conduce sino alla cima; avrei prolungato volentieri l’escursione, ma non ho voluto lasciare troppo solo il mio socio di escursione, quindi… dietrofront!
Ripercorrendo a ritroso il crinale, poco prima della salitella per il M. Vignole, noto che una traccia di sentiero si stacca sulla destra, mi immetto facendo molta attenzione visto che è malagevole, e così facendo mi porto in prossimità della freccia indicativa per il M. Vignole che ho trovato all’andata. Breve strappo ed eccomi sul Dosso, dove Piero sta riposando nella classica posizione di mamma Cinghiale mentre allatta i piccoli.
Da qua adesso si scende in maniera ripida, e giunti al trivio (Vello, Cusato, Trentapassi), io proseguo per l’ennesimo aereo crinale, mentre Piero, scende direttamente a Cusato seguendo il sentiero dell’andata. Senza dare troppa confidenza al sentiero, supero le piccole difficoltà che di volta in volta si palesano, e dopo qualche breve passaggio esposto, mi ritrovo sull’affollatissimo Forcellino di Cogoreto. Due parole con gli astanti e poi via… per l’evidente e rinnovato sentiero densamente bollato di rosso, che mi riporta abbastanza velocemente a Cusato. Dal Forcellino seguire l’ indicazione Zone scritto in rosso.
Nota 1: Giro parzialmente ad anello da tenere buono quando ci si vuol cimentare in una breve escursione, le cime sono basse ma panoramicissime, ed in giornate come quella di oggi, le foto vanno “fordianamente” a nastro. I crinali non sono difficili, ma in alcuni casi serve passo fermo e assenza di vertigini, ci sono alcuni brevi tratti esposti e dare troppa confidenza potrebbe risultare fatale.
Nota 2: Sulla Corna Trentapassi c’era talmente tanta gente, che la Sagra dela Busecca che si svolge a Pescate, a confronto sembra un cimitero tibetano.
A La Prochaine! Menek, Piero “the Cinghial” und Olmo.

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