Risott al baitel del laac
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massimo Come spesso succede quando il meteo è incerto arriviamo a venerdi pome e non sappiamo ancora la destinazione per il sabato. Arriva una proposta allettante dai soci ma personalmente ho avuto una settimana abbastanza stressante e dispendiosa perciò non ho voglia di sbattimenti e levatacce e mi lancio su un escursione più tranquilla e vicina a casa.
Meta prescelta la Baita del Lago viste le non belle previsioni meteo con la possibilità di cucinare anche un piatto caldo che con questo clima non si disdegna mai.
Ritrovo al Bione alle 7.15 con Ivan e Mario, e partenza da Rusico alle 8.10.
A metà salita inizia a piovere abbastanza seriamente ma tempo 10 minuti e l'intensità cala decisamente, oltre i 1500m. di quota la pioggia lascia posto alla neve e ai piedi dell'Alpe Scoggione fiocca di brutto...... uno spettacolo in perfetto clima natalizio!!
Poco prima delle 10.30 siamo al "baitel del laac" e iniziamo i preparativi per la nostra permanenza in capanna.
C'è chi spacca legna, chi accende il camino, chi prepara l'aperitivo e finalmente quando tutto è a posto inizio a preparare il famigerato piatto caldo, oggi propongo ai soci che faranno da cavia un risotto radicchio, speck, zola e noci; con risultato finale più che soddisfacente viste le foto e la padella che resta completamente vuota ....... da riproporre in occasioni future.
Il tutto accompagnato dal solito beverage di ottima qualità e dopo il sonnellino del "pisolo" ...... azz mi sono dimenticato di immortalarlo, ci gustiamo un buon caffè accompagnato da grappe varie. Dopo esserci gustato il tepore creatosi nella struttura viene l'ora di resettare, lavare i piatti e ramazzare nel frattempo fuori fiocca bene ..... male a scendere beccheremo parecchia acqua. Alle 14.30 lasciamo la struttura e facciamo una capatina al monte Scoggione ad ammirare "il lago più bello del mondo", poi discesa ma fortunatamente ha smesso di fioccare perciò niente acqua durante la discesa.Durante il cammino bisogna porre molta attenzione alla scivolosità dei sassi presenti sul percorso, dapprima imbiancati e successivamente bagnati e ricoperti dal fogliame, ma fortunatamente tutto fila liscio e poco dopo le 16.30 siamo di ritorno all'auto in perfetto orario sulla tabella di marcia.
Grazie agli amici per l'ottima giornata trascorsa in loro compagnia.
ivanbutti Come sempre poca voglia di pestare neve ed inoltre un leggero mal di gola che va e viene, e così, nonostante il meteo non prometta nulla di buono, aderisco alla proposta di Max per una capannata tranquilla, saremo solo in 3. A Lecco piove ma al via, a Rusico, niente acqua, e così partiamo in tutto relax. La neve, che ci pareva guardandoci intorno avesse imbiancato già intorno ai 1200 m., la troviamo in realtà a 1550 m. circa; anzi, quando siamo a quella quota è da un pò che ha iniziato a piovere e visto che salendo diventa nevischio, arriviamo allo Scoggione sotto una bella fioccata. Poi però diminuisce di intensità, e così con l'ultimo strappo siamo alla Baita del Lago. E' presto ma iniziamo subito i lavori per preparare la capanna; la legna umida causa inizialmente un mezzo affumicamento (o forse anche intero), ma quando poi il camino prende la situazione migliora decisamente e ci scaldiamo per bene. Dopo l'antipasto con strolghino e formaggio, arriva l'ottimo risotto preparato da Max, decisamente promossa la sua creatività. Poi dolcetti con passito e per finire un bel caffè corretto e anche ammazzacaffè a parte. Ce la pigliamo comoda e dopo avere riassettato iniziamo la discesa, col tempo uggioso che ogni tanto scarica una leggera pioggerella che non infastidisce più di tanto. Obiettivo di giornata pienamente raggiunto, come ultima nota aggiungo che un avviso dentro la Baita informa che, se continueranno atti vandalici, si vedranno costretti a chiudere la struttura, che per chi non la conoscesse è una capanna Five Star. La psiche umana è davvero un mistero insondabile, non riesco proprio a capire chi si fa comunque 1000 metri di dislivello ed invece di ringraziare per trovare una bella ed accogliente struttura, lascia tutto per aria o peggio ancora si mette magari a devastare. Speriamo ovviamente che ciò non accada e di potere usufruirne anche in futuro.
numbers
…..e anche la baita del lago la spuntiamo dalla famosa lista……
Impegni di varia natura limitano le ore a disposizione oggi, la val d’Aosta attira ma di alzarsi troppo presto non se ne parla, una cena serale mi impone di essere a casa sul presto.
Così l’idea di buttarsi su una nuova scoperta e di andare alla baita del lago, visto il meteo, mi convince subito. Dopo un po di incertezza sulla giusta via x i monti di Rusico ( “è quella giusta…..no forse no…..sicuro è giusta…..o forse no…..” ), la stretta e avventurosa strada ci porta fino ad un ampio pratone, dove parcheggiamo. Molto bella la salita, quasi sempre nel bel bosco, ripida quanto basta, con scorci panoramici…..be oggi non troppo…..sui laghi sottostanti. Un po di pioggia nel primo tratto ci obbiga ad attrezzarci, in località Bancol, poco sopra i 1500, troviamo la prima neve, all’alpe Scoggione la prima nevicata della stagione rende tutto uno spettacolo…..magia dell’inverno.
Veramente deliziosa la baita, ordinata ed attrezzata, magnifica “finestra con vista”,
qualche difficoltà a far tirare bene il camino all’inizio, poi ambiente ben scaldato e quasi impossibile star davanti al camino x il troppo calore alla fine.
Bravo come sempre Ivan il nostro “fuochista”.
E il nostro “chef “ Max oggi ha inventato una ricetta davvero niente male.
Bella giornata. Ottima compagnia.
Soddisfattissimo.
Alla prossima.
Meta prescelta la Baita del Lago viste le non belle previsioni meteo con la possibilità di cucinare anche un piatto caldo che con questo clima non si disdegna mai.
Ritrovo al Bione alle 7.15 con Ivan e Mario, e partenza da Rusico alle 8.10.
A metà salita inizia a piovere abbastanza seriamente ma tempo 10 minuti e l'intensità cala decisamente, oltre i 1500m. di quota la pioggia lascia posto alla neve e ai piedi dell'Alpe Scoggione fiocca di brutto...... uno spettacolo in perfetto clima natalizio!!
Poco prima delle 10.30 siamo al "baitel del laac" e iniziamo i preparativi per la nostra permanenza in capanna.
C'è chi spacca legna, chi accende il camino, chi prepara l'aperitivo e finalmente quando tutto è a posto inizio a preparare il famigerato piatto caldo, oggi propongo ai soci che faranno da cavia un risotto radicchio, speck, zola e noci; con risultato finale più che soddisfacente viste le foto e la padella che resta completamente vuota ....... da riproporre in occasioni future.
Il tutto accompagnato dal solito beverage di ottima qualità e dopo il sonnellino del "pisolo" ...... azz mi sono dimenticato di immortalarlo, ci gustiamo un buon caffè accompagnato da grappe varie. Dopo esserci gustato il tepore creatosi nella struttura viene l'ora di resettare, lavare i piatti e ramazzare nel frattempo fuori fiocca bene ..... male a scendere beccheremo parecchia acqua. Alle 14.30 lasciamo la struttura e facciamo una capatina al monte Scoggione ad ammirare "il lago più bello del mondo", poi discesa ma fortunatamente ha smesso di fioccare perciò niente acqua durante la discesa.Durante il cammino bisogna porre molta attenzione alla scivolosità dei sassi presenti sul percorso, dapprima imbiancati e successivamente bagnati e ricoperti dal fogliame, ma fortunatamente tutto fila liscio e poco dopo le 16.30 siamo di ritorno all'auto in perfetto orario sulla tabella di marcia.
Grazie agli amici per l'ottima giornata trascorsa in loro compagnia.
ivanbutti Come sempre poca voglia di pestare neve ed inoltre un leggero mal di gola che va e viene, e così, nonostante il meteo non prometta nulla di buono, aderisco alla proposta di Max per una capannata tranquilla, saremo solo in 3. A Lecco piove ma al via, a Rusico, niente acqua, e così partiamo in tutto relax. La neve, che ci pareva guardandoci intorno avesse imbiancato già intorno ai 1200 m., la troviamo in realtà a 1550 m. circa; anzi, quando siamo a quella quota è da un pò che ha iniziato a piovere e visto che salendo diventa nevischio, arriviamo allo Scoggione sotto una bella fioccata. Poi però diminuisce di intensità, e così con l'ultimo strappo siamo alla Baita del Lago. E' presto ma iniziamo subito i lavori per preparare la capanna; la legna umida causa inizialmente un mezzo affumicamento (o forse anche intero), ma quando poi il camino prende la situazione migliora decisamente e ci scaldiamo per bene. Dopo l'antipasto con strolghino e formaggio, arriva l'ottimo risotto preparato da Max, decisamente promossa la sua creatività. Poi dolcetti con passito e per finire un bel caffè corretto e anche ammazzacaffè a parte. Ce la pigliamo comoda e dopo avere riassettato iniziamo la discesa, col tempo uggioso che ogni tanto scarica una leggera pioggerella che non infastidisce più di tanto. Obiettivo di giornata pienamente raggiunto, come ultima nota aggiungo che un avviso dentro la Baita informa che, se continueranno atti vandalici, si vedranno costretti a chiudere la struttura, che per chi non la conoscesse è una capanna Five Star. La psiche umana è davvero un mistero insondabile, non riesco proprio a capire chi si fa comunque 1000 metri di dislivello ed invece di ringraziare per trovare una bella ed accogliente struttura, lascia tutto per aria o peggio ancora si mette magari a devastare. Speriamo ovviamente che ciò non accada e di potere usufruirne anche in futuro.
numbers
…..e anche la baita del lago la spuntiamo dalla famosa lista……
Impegni di varia natura limitano le ore a disposizione oggi, la val d’Aosta attira ma di alzarsi troppo presto non se ne parla, una cena serale mi impone di essere a casa sul presto.
Così l’idea di buttarsi su una nuova scoperta e di andare alla baita del lago, visto il meteo, mi convince subito. Dopo un po di incertezza sulla giusta via x i monti di Rusico ( “è quella giusta…..no forse no…..sicuro è giusta…..o forse no…..” ), la stretta e avventurosa strada ci porta fino ad un ampio pratone, dove parcheggiamo. Molto bella la salita, quasi sempre nel bel bosco, ripida quanto basta, con scorci panoramici…..be oggi non troppo…..sui laghi sottostanti. Un po di pioggia nel primo tratto ci obbiga ad attrezzarci, in località Bancol, poco sopra i 1500, troviamo la prima neve, all’alpe Scoggione la prima nevicata della stagione rende tutto uno spettacolo…..magia dell’inverno.
Veramente deliziosa la baita, ordinata ed attrezzata, magnifica “finestra con vista”,
qualche difficoltà a far tirare bene il camino all’inizio, poi ambiente ben scaldato e quasi impossibile star davanti al camino x il troppo calore alla fine.
Bravo come sempre Ivan il nostro “fuochista”.
E il nostro “chef “ Max oggi ha inventato una ricetta davvero niente male.
Bella giornata. Ottima compagnia.
Soddisfattissimo.
Alla prossima.
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