Monte Legnone - Direttissima
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Per chi come me vive vicino a Milano, le prime montagne che possiamo incontrare di un certo "spessore" sono quasi sicuramente Grignone, Pizzo dei Tre Signori e Legnone.
Possiamo quasi considerarle le nostre "montagne di casa" (anche se poi di fatto ne abbiamo qualcuna più vicina) e quindi vengono visitate spesso anche perchè tutte offrono molteplici itinerari di salita.
Ritorno al Legnone, questa volta per un nuovo (per me) itinerario, bello e ingaggioso. La giornata è stratosferica e rimpiango di non avere ancora una macchina fotografica decente che possa immortalare tutte le bellezze di oggi, compresi quattro stambecchi (due femmine e due piccoli) osservati con calma a non più di 5 metri.
Una volta giunto a Colico e imbroccata la giusta strada per Fontanedo/Rusico, parcheggio in uno slargo, mi preparo, faccio qualche passo e dopo uno sguardo all'altimetro, mi rendo conto di essere ancora parecchio in basso. Quattro calcoli sul dislivello aggiuntivo ... no, per oggi sarebbe troppo ... ritorno quindi alla macchina proprio mentre una carovana di circa 8 macchine di escursionisti mi passa di fronte con la consapevolezza che quasi sicuramente prenderanno tutti i posti disponibili.
Mi metto in coda con loro e quando presumo di essere giunto a Fontanedo imbocco una breve deviazione e riesco a trovare il mio parcheggio "privato". Riparto a camminare, stavolta dal posto giusto, e saluto alcuni del gruppone che rivedrò soltanto a fine giro.
Seguo il sentiero 1B che passando dall'Alpe Prato porta al Rifugio Scoggione (oggi chiuso) e poi alla Baita del Lago dove alcuni yak stanno tranquillamente brucando l'erba. Da qui inizia ufficialmente la Direttissima, ben segnata con bolli rosso/arancio.
Prima si sale sul pendio erboso sopra al laghetto della Baita, poi si alternano tratti di brevi rocce con tratti più erbosi fino a sbucare sulla dorsale del Monte Colombano. Qui volendo c'è una "via di fuga" (o una via di accesso) a sinistra che si ricollega al sentiero 1B (da cui si passa al ritorno).
Arriva il momento di affrontare i tratti di arrampicata, il primo più impegnativo (forse III°) e poi alcuni passaggi di II°. L'arrampicata è discontinua fino a quando la Direttissima si addolcisce e si ricollega al percorso della via normale proveniente da Roccoli-Lorla. Si affronta l'ultimo strappo sulla dorsale con qualche tratto attrezzato e si arriva in vetta dove, fortunatamente, stando poco sotto si è risparmiati dal freddo vento e ci si può godere una meritata sosta al tepore del sole.
Per il rientro, ritorno sui miei passi fino al bivio con il sentiero 1B (non segnato su alcune cartine che avevo con me ma ben chiaro sulla più semplice mappa scaricabile dal sito del Cai di Colico). Il primo tratto è abbastanza ripido e non immediatamente logico ma con i segnavia ben visibili non ci si può sbagliare. Poi il sentiero affronta una breve risalita e con qualche bel tratto attrezzato supera alcune placche rocciose per riportarsi quasi sotto alla Direttissima e successivamente traversa su prati verso il Passo Colombano.
Dal Passo faccio una breve visita al Monte Colombano e uno sguardo alla bella mulattiera che scende dal passo mi convince a non passare anche dall'Alpe Laghetto ma scendere direttamente alla Baita del Lago. Seguo un cacciatore che mi fa fare una piccola variante tagliando alcuni tornati e una volta giunti alla Baita proseguo verso la Cima Scoggione dove finalmente vedo da vicino la croce che di sera si illumina di blu.
Con qualche taglio nel bosco, passando dalle trincee ritorno al Rifugio Scoggione e poi ancora giù fino ad un bivio dove prendo il sentiero 3 (del Bregamin) che molto ripidamente (con tratti in cui fare attenzione) mi riporta a Fontanedo.
La Direttissima è un gran bel percorso su una super-classica montagna ma anche il sentiero 1B potrebbe essere utilizzato come alternativa di salita alla vetta.
Possiamo quasi considerarle le nostre "montagne di casa" (anche se poi di fatto ne abbiamo qualcuna più vicina) e quindi vengono visitate spesso anche perchè tutte offrono molteplici itinerari di salita.
Ritorno al Legnone, questa volta per un nuovo (per me) itinerario, bello e ingaggioso. La giornata è stratosferica e rimpiango di non avere ancora una macchina fotografica decente che possa immortalare tutte le bellezze di oggi, compresi quattro stambecchi (due femmine e due piccoli) osservati con calma a non più di 5 metri.
Una volta giunto a Colico e imbroccata la giusta strada per Fontanedo/Rusico, parcheggio in uno slargo, mi preparo, faccio qualche passo e dopo uno sguardo all'altimetro, mi rendo conto di essere ancora parecchio in basso. Quattro calcoli sul dislivello aggiuntivo ... no, per oggi sarebbe troppo ... ritorno quindi alla macchina proprio mentre una carovana di circa 8 macchine di escursionisti mi passa di fronte con la consapevolezza che quasi sicuramente prenderanno tutti i posti disponibili.
Mi metto in coda con loro e quando presumo di essere giunto a Fontanedo imbocco una breve deviazione e riesco a trovare il mio parcheggio "privato". Riparto a camminare, stavolta dal posto giusto, e saluto alcuni del gruppone che rivedrò soltanto a fine giro.
Seguo il sentiero 1B che passando dall'Alpe Prato porta al Rifugio Scoggione (oggi chiuso) e poi alla Baita del Lago dove alcuni yak stanno tranquillamente brucando l'erba. Da qui inizia ufficialmente la Direttissima, ben segnata con bolli rosso/arancio.
Prima si sale sul pendio erboso sopra al laghetto della Baita, poi si alternano tratti di brevi rocce con tratti più erbosi fino a sbucare sulla dorsale del Monte Colombano. Qui volendo c'è una "via di fuga" (o una via di accesso) a sinistra che si ricollega al sentiero 1B (da cui si passa al ritorno).
Arriva il momento di affrontare i tratti di arrampicata, il primo più impegnativo (forse III°) e poi alcuni passaggi di II°. L'arrampicata è discontinua fino a quando la Direttissima si addolcisce e si ricollega al percorso della via normale proveniente da Roccoli-Lorla. Si affronta l'ultimo strappo sulla dorsale con qualche tratto attrezzato e si arriva in vetta dove, fortunatamente, stando poco sotto si è risparmiati dal freddo vento e ci si può godere una meritata sosta al tepore del sole.
Per il rientro, ritorno sui miei passi fino al bivio con il sentiero 1B (non segnato su alcune cartine che avevo con me ma ben chiaro sulla più semplice mappa scaricabile dal sito del Cai di Colico). Il primo tratto è abbastanza ripido e non immediatamente logico ma con i segnavia ben visibili non ci si può sbagliare. Poi il sentiero affronta una breve risalita e con qualche bel tratto attrezzato supera alcune placche rocciose per riportarsi quasi sotto alla Direttissima e successivamente traversa su prati verso il Passo Colombano.
Dal Passo faccio una breve visita al Monte Colombano e uno sguardo alla bella mulattiera che scende dal passo mi convince a non passare anche dall'Alpe Laghetto ma scendere direttamente alla Baita del Lago. Seguo un cacciatore che mi fa fare una piccola variante tagliando alcuni tornati e una volta giunti alla Baita proseguo verso la Cima Scoggione dove finalmente vedo da vicino la croce che di sera si illumina di blu.
Con qualche taglio nel bosco, passando dalle trincee ritorno al Rifugio Scoggione e poi ancora giù fino ad un bivio dove prendo il sentiero 3 (del Bregamin) che molto ripidamente (con tratti in cui fare attenzione) mi riporta a Fontanedo.
La Direttissima è un gran bel percorso su una super-classica montagna ma anche il sentiero 1B potrebbe essere utilizzato come alternativa di salita alla vetta.
Tourengänger:
Andrea!

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Kommentare (11)