Baita del Lago mt 1698 da Robustello


Publiziert von turistalpi , 7. Mai 2016 um 15:07.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum: 5 Mai 2016
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 7:45
Aufstieg: 1300 m
Abstieg: 1300 m
Strecke:come waypoints

La nostra meta odierna era un'altra ma una strada chiusa ci ha fatto attuare un piano B. Così con mio fratello Alberto decidiamo di salire al rifugio Scoggione da cui siamo passati tanti anni fa in occasione della traversata Colico-Delebio. Lasciamo l'auto subito dopo il guado sul torrente Inganna nei pressi della località Robustello. Mi era giunto prima un avviso di Pinuccia per abbondante pioggia ad Albavilla ma le previsioni sono buone e qui il cielo è solo nuvoloso tendente a rasserenarsi. Saliamo seguendo la stradina asfaltata e poi cementata e sterrata per poi diventare largo sentiero. Passiamo da Fontanedo, Rusico e ci inoltriamo sempre più nel bosco. La salita è comoda con poche foglie...Passiamo l'Alpe Prato ed a quota 1218 ci fermiamo al bel ripiano di Pian di Formica. Piacevole sosta. Nel frattempo il cielo è diventato completamente sereno. Rimane ora l'ultimo lungo tratto nel folto bosco sempre su sentierone sistemato anche con gradini di legno (anni fa il sentiero era piuttosto rovinato). Il pendio attraversato con numerosi tornanti è ripido e  dirupato. Alberto mi dice che se non ci fossero i grandi alberi con notevoli radici ci sarebbero buone possibilità di diversi smottamenti. Quest'ultimo tratto di bosco è anche piuttosto cupo. Passiamo dal bivio di Bancol dove a sinistra esce il sentiero Bregamin  faticoso ed anche pericoloso. Arriviamo finalmente ai prati sottostanti il rifugio e forte è la sensazione di passare dall'inferno al paradiso. Il rifugio Scoggione(oggi chiuso) è situato in un bellissimo posto con prati fioriti di tantissimi crochi multicolori. La parete nord ovest del Legnone fa un ottimo contrasto e ci attira la Baita del Lago soprastante di poco oltre 100 metri di dislivelli....deve essere un sito particolare. Ricordo di aver letto diverse relazioni in hikr  di Alberto Montecchi "il bradipo delle Alpi" che ha dormito varie  volte alla Baita ed anche in inverno. Andiamo su a vedere. Dopo un breve tratto di stradina seguiamo tracce varie nel lariceto ed in ultimo qualche lenzuolo di neve innocua ed arriviamo: oh! questo si che è il paradiso con il rifugetto ubicato in bellissima posizione e poi verso ovest una bella cappelletta appena sopra il laghetto oggi ancora semi ghiacciato e poi sul crinale verso ovest grandioso panorama  e più avanti verso nord  la croce  della cima Scoggione (e qualche bella marmottina che correva fra i sassi...). Entriamo nel rifugio pulitissimo ed in ordine e molto accogliente (legnaia coperta, wc e doccia, due stufe, il camino e poi complete suppellettili ed alcuni viveri di prima necessità). Ora capisco il notevole attaccamento del "bradipo delle Alpi" a questo posto e rifugio. Con tempo bello e caldo iniziamo a mangiare sui bei tavoli antistanti al rifugio......ma(c'è sempre un ma...) arriva un leggero venticello fresco che ha portato sopra il Legnone alcune nuvole note in loco come "il cappello del Legnone". Quindi proseguiamo il pranzo nel rifugio (temperatura interna + 9). Arrivano due altri escursionisti di Lecco con cui parliamo ovviamente di montagne (loro conoscono benissimo il bradipo ed hanno anche loro dormito alla Baita). Ora il sole va e viene ma si sta abbastanza bene. Salutiamo i due lecchesi e ripartiamo in discesa. Al rifugio Scoggione ci fermiamo un poco dove Alberto effettua qualche foto con la nuova fotocamera e poi proseguiamo sul sentiero dell'andata parlando del più e del meno. Tranquillamente siamo all'auto. Bella gita con l'arrivo veramente fantastico mentre il percorso è a tratti un poco monotono e cupo....infatti per me la gita potrebbe intitolarsi : "dall'inferno al paradiso" e la sensazione è notevole. Mio fratello è soddisfatto anche per l'occasione di allenamento dopo tre mesi che non frequenta i monti. Un complimento particolare, se mi legge,  al "bradipo delle alpi" Alberto Montecchi per la frequenza e permanenza del sito anche in inverno e con tanta neve (vedasi le relazioni hikr)....effettivamente il posto merita.Nota: come sempre le mie foto non sono eccezionali mentre le ultime undici foto sono di mio fratello ed ovviamente di una ben altra qualità (....e fotocamera).

Tourengänger: turistalpi
Communities: Hikr in italiano


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