Cima della Laurasca m.2195 e Cimone di Cortechiuso m.2183
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Ci troviamo in quartetto, con Ale, Cristian e Giampiero, per una bella trasferta in una valle che conosciamo di fama ma non di fatto... la Val Loana.
Partiamo abbastanza tardi da Fondo li Gabbi, dove notiamo un parcheggio già bello pieno d'auto, ma la salita all'alpe Scaredi è un'autentica goduria su una splendida mulattiera che con poca fatica ci porta a destinazione. Il bivacco dell'Alpe, posto su una terrazza panoramica di prim'ordine, è - come previsto - pieno di escursionisti. Godiamo un attimo la bellezza del luogo, quindi ci affrettiamo a salire sul nostro obiettivo primario, la Cima della Laurasca, speranzosi di non trovarvi troppo affollamento. La salita non è difficile, ma è presente quel pochino di ghiaccio nelle zone più in ombra da renderla comunque degna di assoluta concentrazione... quando giriamo a ovest e infine ci sporgiamo a sud è uno spettacolo di quelli indimenticabili, con un mare di nebbia che copre tutto fuorchè le montagne più alte e lontane. Dietro lo Zeda si scorgono giusto giusto le punte del Tamaro e Gradiccioli, poi è un emergere più o meno evidente di cime note e meno note, dalla vicina Cima Sasso al lontano Monte Rosa, dalle Grigne al Legnone, dal Gridone a uno sfondo inimmaginabile di cime alpine... Bellissime sono tuttavia le due creste est e ovest contigue alla Cima della Laurasca, raggiunta in due ore, tanto che decidiamo di tirare a sorte per raggiungere una seconda vetta. La sorte reclama la vittoria del Cimone di Cortechiuso, ma la cresta è piuttosto impegnativa, dunque va da sè che ci abbassiamo alla Bocchetta Scaredi per poi solcare in falsopiano il lato nord di quest'ultima elevazione. A differenza della Laurasca, il sentiero di salita è meno evidente, ma noi saliamo disinvoltamente il pendio fino a giungere sotto la cresta terminale e percorrendola integralmente vicino al filo strapiombante con alcuni facili placche prima del panettone terminale. Lo spettacolo ammirato prima dalla Laurasca ora è soltanto per noi quattro, ormai lontani dall'affollamento colà trovato... Discendiamo per prati anzichè come prima sul filo e decidiamo anche una rapida e non integrale visitina alla bella ma esposta crestina senza nome (e spesso anche senza quota sulle carte), chiamata dall'amico
Gbal "crestina dell'amicizia".
Dalla selletta, anzichè tornare all'Alpe Scaredi per il sentiero normale scendiamo dritti per prati, piccole ganne e quindi spettacolari placche - su cui è una vera manna camminare - intercettando una traccia di sentiero che ci porta direttamente all'Alpe Cortenuovo. Da lì ripercorriamo il sentiero fatto all'andata, deviando però sul lato orografico destro della Val Loana e toccando pertanto anche l'omonima alpe.
In breve, una giornata di montagna davvero goduriosa e spettacolare, in un ambiente superbo e capace di regalare forti emozioni: grazie ad Ale, Cristian e Giampiero per averla vissuta assieme.
froloccone
Che dire????? Emiliano ha già descritto perfettamente il percorso effettuato.Anche da parte mia e penso di tutti,gli elogi a una valle stupenda!!!! Queste cime strameritano una visita!!!!!I colori autunnali hanno reso il tutto più magico e l'oceano di nubi è stato un premio inaspettato.Grande giornata di montagna con splendida compagnia;grazie a tutti per l'esperienza e alla prox.
Partiamo abbastanza tardi da Fondo li Gabbi, dove notiamo un parcheggio già bello pieno d'auto, ma la salita all'alpe Scaredi è un'autentica goduria su una splendida mulattiera che con poca fatica ci porta a destinazione. Il bivacco dell'Alpe, posto su una terrazza panoramica di prim'ordine, è - come previsto - pieno di escursionisti. Godiamo un attimo la bellezza del luogo, quindi ci affrettiamo a salire sul nostro obiettivo primario, la Cima della Laurasca, speranzosi di non trovarvi troppo affollamento. La salita non è difficile, ma è presente quel pochino di ghiaccio nelle zone più in ombra da renderla comunque degna di assoluta concentrazione... quando giriamo a ovest e infine ci sporgiamo a sud è uno spettacolo di quelli indimenticabili, con un mare di nebbia che copre tutto fuorchè le montagne più alte e lontane. Dietro lo Zeda si scorgono giusto giusto le punte del Tamaro e Gradiccioli, poi è un emergere più o meno evidente di cime note e meno note, dalla vicina Cima Sasso al lontano Monte Rosa, dalle Grigne al Legnone, dal Gridone a uno sfondo inimmaginabile di cime alpine... Bellissime sono tuttavia le due creste est e ovest contigue alla Cima della Laurasca, raggiunta in due ore, tanto che decidiamo di tirare a sorte per raggiungere una seconda vetta. La sorte reclama la vittoria del Cimone di Cortechiuso, ma la cresta è piuttosto impegnativa, dunque va da sè che ci abbassiamo alla Bocchetta Scaredi per poi solcare in falsopiano il lato nord di quest'ultima elevazione. A differenza della Laurasca, il sentiero di salita è meno evidente, ma noi saliamo disinvoltamente il pendio fino a giungere sotto la cresta terminale e percorrendola integralmente vicino al filo strapiombante con alcuni facili placche prima del panettone terminale. Lo spettacolo ammirato prima dalla Laurasca ora è soltanto per noi quattro, ormai lontani dall'affollamento colà trovato... Discendiamo per prati anzichè come prima sul filo e decidiamo anche una rapida e non integrale visitina alla bella ma esposta crestina senza nome (e spesso anche senza quota sulle carte), chiamata dall'amico

Dalla selletta, anzichè tornare all'Alpe Scaredi per il sentiero normale scendiamo dritti per prati, piccole ganne e quindi spettacolari placche - su cui è una vera manna camminare - intercettando una traccia di sentiero che ci porta direttamente all'Alpe Cortenuovo. Da lì ripercorriamo il sentiero fatto all'andata, deviando però sul lato orografico destro della Val Loana e toccando pertanto anche l'omonima alpe.
In breve, una giornata di montagna davvero goduriosa e spettacolare, in un ambiente superbo e capace di regalare forti emozioni: grazie ad Ale, Cristian e Giampiero per averla vissuta assieme.

Che dire????? Emiliano ha già descritto perfettamente il percorso effettuato.Anche da parte mia e penso di tutti,gli elogi a una valle stupenda!!!! Queste cime strameritano una visita!!!!!I colori autunnali hanno reso il tutto più magico e l'oceano di nubi è stato un premio inaspettato.Grande giornata di montagna con splendida compagnia;grazie a tutti per l'esperienza e alla prox.
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Kommentare (15)